Quoto tutto.
Io vado a lavorare in moto, e ogni mattina uno o due rischi li corro.
Oggi (prendo il più vicino :p) 2:
1) accesso a una rotonda, io sto avvicinandomi alla linea d'arresto sulla sinistra, sulla destra c'è una coda di auto (spazio sufficiente per due auto affiancate, e normalmente ci son due file di auto), uno si stufa e uscendo dalla coda punta secco il mio serbatoio (ovviamente senza freccia, e mentre sto passando). Suono, il tizio inchioda e ha pure da dire.
2) In fila, strada rettilinea con linea tratteggiata, nessun accesso, lunga 2 km. Davanti un camionaro, dietro un tizio su macchinone, dietro ancora io. Metto la freccia, mi accerto che nessuno passi, mi sposto sull'altra corsia e mi accingo a sorpassare (con il mio "poderoso" bicilindrico da 51kw
). Nello stesso istante, ovviamente senza freccia, il tizio davanti a me decide che deve sorpassare anche lui, spingendomi a lato. Strombazzata, apro tutto e lo passo prima che mi spinga nel fosso.
Finita la manovra (e la serqua di improperi), mi son messo a pensare, e mi son detto che con tutta probabilità entrambe le situazioni si sarebbero evitate nel caso gli automobilisti avessere lasciato passare quel secondo-secondo e mezzo tra pensiero e azione, quel tanto che basta per mettere la freccia o guardare lo specchietto.. invece, con totale noncuranza, la sequenza è:
voglio sorpassare-sorpasso.
...invece che, come da codice...
voglio sorpassare - lo segnalo - controllo che ci siano le condizioni - controllo che nessun'altro abbia iniziato la manovra - sorpasso.
Mia opinione.