Wow, un thread lungo quasi 5 anni, fantastico.
Da un nuovissimo arrivato, un grazie per tutte le info inserite qui: sicuramente uno spiraglio più che interessante su luci e ombre del mondo MC.
Dalla lettura, alla fin fine mi è rimasto un dubbio piuttosto importante.
Lungo tutto il thread c'è stato un fitto parlare di concetti aulici come "onore", "rispetto", "colori sudati" etc.
Si parla di "apprendistato" nel MC che dura mesi o anni per guadagnarsi i colori.
Una volta ho conosciuto il "segretario" di un MC e la moglie, che di lui diceva "è il SEGRETARIO" con l'aria di dire "è sua eminenza il Margravio di Assia, veterano della guerra dei trent'anni".
Il suo tono esprimeva tutta l'ammirazione del raggiungimento di un ruolo/grado/livello importante e, soprattutto, sudato.
Da qui la domanda: in cosa consiste, 'sto apprendistato?
E' possibile parlarne senza valicare limiti riservati agli "addetti ai lavori"?
Premetto che per quanto mi riguarda il rispetto è dovuto a prescindere, mi piacerebbe capire cosa ci sia "de facto" dietro ad un simbolo come quello di un MC.
Spiego meglio: se vedo un biker con una patch "Nordkapp", mi piace pensare che si sia fatto quella bella traversata, ragionevolmente segno di passione per i viaggi lunghi in moto.
Dal mio punto di vista, questo spinge all'
ammirazione nei confronti dell'esperienza vissuta (ripeto, il
rispetto viene a prescindere).
Penserò a sudate clamorose in abiti tecnici, moto cariche di pacchi, schiena a pezzi per troppe centinaia di km, sorriso tappezzato di moscerini, etc.
Ma se vedo un gilet di MC, per quali esperienze dovrei ammirarlo?
Ripeto: è una richiesta seria che viene da curiosità ed ignoranza, non una provocazione.
Grazie per chi vorrà/potrà rispondermi, e buona strada a tutti.
PE