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Inviato: 12 Mag 2007 20:43
Oggetto: Report Corso di Guida Sicura
Oggi per ingannare l'attesa per la mia nuova belvetta ho partecipato ad un corso di guida sicura organizzato dall'ACI presso l'autodromo di Vallelunga.
Comincio subito dalla fine: FENOMENALE! E sotto diversissimi punti di vista: gli istruttori, persone veramente d'oro disposte a condividere anni di esperienza con noi affamati di suggerimenti e consigli, l'organizzazione, perfetta nei minimi dettagli ( tolta la pasta che non era proprio il massimo... ), i ragazzi che partecipavano, simpatici e socievoli e sempre pronti alla battuta o a fare due chiacchiere sulla nostra passione comune e la struttura, superba ed estremamente efficace.
La giornata è iniziata con un briefing teorico dopo la registrazione: si è parlato delle cause principali di incidente (grat grat), della dinamica della motocicletta nelle varie condizioni di moto e dell'abbigliamento tecnico che non deve mancare mai nelle nostre uscite, siano molti km da macinare o i 10 metri per andare a prendere il pane. Dopo circa un'ora si è passati alla sezione pratica: uno slalom lento ed uno veloce per prendere confidenza con le moto messe a disposizione dall'organizzazione (Hornet 600 e cbf 600) e poi via verso un percorso un po' più articolato. Si simulava la presenza di un ostacolo improvviso in carreggiata da evitare e da un secondo ostacolo (sempre da evitare ) che rappresentava una vettura nel senso opposto di marcia. In uscita da questa sezione si procedeva verso un otto ( eheh inizialmente l'odio dell'esame è tornato vivo più che mai, ma mi sono riscoperto un maestro della specialità...hihihi) e poi dentro seconda e terza e frenata di emergenza, dove abbiamo imparato a gestire la potenza del freno anteriore e l'alleggerimento della ruota posteriore, controllando qualche saltello che, per i più smaliziati, s'è tramutato in una quindicina di metri con il solo pneumatico anteriore in appoggio.
Dopo alcune ripetizioni del circuito finalmente è arrivato il momento della pausa pranzo e di un po' di relax: ci si è scambiato le impressioni sulla mattinata e le aspettative per gli esercizi del pomeriggio.
La sezione pomeridiana si è aperta con la simulazione di una frenata di emergenza su fondo scivoloso con coefficiente di attrito 0.3 (che per chi non lo sapesse è l'equivalente di uno strato di neve compattata) con l'ausilio di un apposito mezzo, un CB500, equipaggiato con due bracci laterali che terminavano con delle ruotine atte a scongiurare cadute. L'esercizio si è dimostrato quanto di più strano si possa sperimentare: a sensazione di perdere l'avantreno della moto e sentire lo sterzo chiudersi ha fatto scattare più e più volte una vocina nella testa che strillava: "Ti addobbi, metti un piede a terra!!!". Eppure, le direttive erano chiare: nessun piede a terra e lasciar posare la ruota laterale!
Lo scopo del test era quello di arrestare la moto su comando dell'istruttore senza "cadere", modulando il freno anteriore per contrastare la naturale tendenza al bloccaggio della ruota e comportarsi, di fatto, da abs umano. Terribilmente difficile ma anche estremamente utile: sentire la ruota bloccarsi e scivolare sul fondo viscido, lasciarla libera di riprendere aderenza e nuovamente pinzare continuando a rallentare ha sicuramente migliorato la sensibilità e aumentato molto il feeling sull'anteriore. Utilissimo.
Successivamente ci siamo spostati su un circuito circolare, dove ci siamo cimentati con le curve a raggio costante, ossia delle traiettorie circolari, e sullo scarto di un ostacolo durante la percorrenza di curva.
La giornata si è poi conclusa con la frenata di emergenza in discesa (ammazza quant'era ripida!!) e con l'esecuzione di curve a raggio variabile con fondo sconnesso e viscido: sembrava quasi una strada di roma, con tutto quel brecciolino, la polvere, le pozzanghere, il fondo sconnesso...
Infine il tempo dei saluti ed il ritiro dell'attestato di frequenza, un graditissimo ricordo di una giornata divertentissima ed utilissima trascorsa con tanti amici motociclisti.
Fin qui, però, il resoconto della giornata. Permettetemi una divagazione.
Questa è stata la mia prima esperienza "seria" con una moto "seria" e l'emozione è stata veramente tanta. Ho girato la chiave sul quadro della Hornet ad inizio giornata, ho cercato il folle e poi ho azionato l'avviamento: il motore ha iniziato a borbottare al regime di minimo senza la minima esitazione reagendo prontamente alle più piccole rotazioni della manopola destra. E sotto il casco trentadue denti si sono affacciati al mondo dando sfogo a quella gioia che solo la moto sa dare, permettendo a tante emozioni di turbinare dentro il casco trsferendosi alle gambe e dalle gambe al serbatoio e dal serbatoio a tutta la moto: per la prima volta mi sono sentito una sola cosa con la moto, c'eravamo solo io e lei. E anche se non era la mia belvetta ( tanto non sei gelosa, vero??? Lo sai che con te non c'è paragone!! ) è stata capace di farmi felice.
In definitiva: FENOMENALE!!! Lo consiglio a chi non ha tanta esperienza come me perchè consente di non prendere brutte abitudini e di capire un po' meglio alcuni limiti della moto e di noi stessi. Ma mi sento di consigliarlo anche a centauri di vecchia data (che oggi erano presenti in buon numero) perchè si ha la possibilità di sperimentare situazioni decisamente particolari e potenzialmente pericolose prima che queste si presentino su strada (grat grat) e magari di correggere e rivedere alcuni automatismi che possono essere dettati più dall'istinto che dalla consapevolezza del reale comportamento della moto.
Non mi dilungo oltre, scusate se ho scritto tanto e i MOD mi scusino se giudicheranno questo post un OT nella sezione.
Alla prossima