togia79 ha scritto:
Sinceramente, senza offesa, il tuo ragionamento non ha basi tecniche e fisiche solide....per prima cosa: l'ambiguità di questo 15%...cosa indica?
La differenza tra la velocità attuale della moto e quella che la moto acquista dopo un certo tempo? e quanto sarebbe questo tempo? in quel caso sarebbe il caso di tirare in ballo il coefficiente di accelerazione.
Diciamo che anche volendo entrare nel discorso cercando di capire il principio, al di la' della confusione di concetti che hai tirato in ballo, stai trascurando un fattore fondamentale e cioè l'aderenza dello pneumatico con il suolo; l'attrito che varia tantissimo a seconda della qualità dell'asfalto, alla sua condizione, al fatto che possa essere asciutto o bagnato, alla temperatura sia dell'asfalto che della gomma.
Insomma mi pare ovvio che se hai una sbk con 200 cavalli alla ruota ed hai un asfalto viscido non puoi aprire nemmeno in quarta marcia senza che la posteriore perda aderenza...discorso del tutto diverso se con la stessa moto hai asfalto asciutto, gommato e pneumatico in temperatura...i fenomeni di pattinamento saranno davvero ridotti
Quindi tutto dipende dalle condizioni di utilizzo...inoltre dovresti paragonare la ripresa della moto in tutte le situazioni....ad esempio se sei in terza marcia a giri medio bassi è palese che con le marce corte vieni via in accelerazione molto prima....tu invece paragoni solo uno sparo con partenza da fermo...dove ovviamente prevalgono tutte le variabili alle quali facevo riferimento prima....oltre alle capacità del pilota di dosare il gas
Quindi mi sta bene affermare che in alcuni casi, in strada è più produttivo avere i rapporti un pizzico più lunghi...ma non certo che hai maggior ripresa
Concordo con te.
Non si parla tanto di spingere oltre a quel famoso 15% ma il concetto è quello di avere una moto più reattiva ai regimi medio bassi accorciando i rapporti togliendo un dentino al pignone.