dajedegas ha scritto:
Ragazzi scusate.
Ma ho sentito parlare di cose abberranti come: faccio brutta figura, meglio non confrontarsi, competizione....
Ma siamo matti o che altro?
Ma come tutti i giorni mi si cariano i denti per le dolcezze che si scrivono qui sopra, e poi sento nascere all'interno delle conversazioni, questi pensieri?
Punto primo "il brutta figura". Ma come ci dobbiamo autovalutare, dicendo come guidiamo, e poi ci preoccupiamo che qualcuno ci giudichi o valuti?
Non ha senso, una corretta valutazione (anzi la chiamerei autocritica) è solo a nostro vantaggio, nulla più! Io stesso che mi ritengo uno smaliziato, alla mia prima uscita mi sono accodato ad un Rigel alle prime armi, non per questo mi sono fatto il problema, che qualcuno si facesse un'idea sbagliata della mia guida; anche perchè per fortuna non dobbiamo dimstrare nulla a nessuno con il nostro modo di guidare; siamo un gruppo con le sue mille sfaccettature: di personalità, di guida, di moto ecc...
Punto secondo "meglio non confrontarsi!".
Anche se non è nulla di personale e Skizzo lo sa perchè spesso capita di parlare (parlare = forma di confronto), questo punto è rivolto a quanto ha scritto sopra. Il confrontarsi è alla base della crescita evolutiva dell'uomo.
Tu stesso quando dici "ringrazio gente come Ezio che fin dai primi giorni mi ha insegnato ad andare sempre meglio...." cosa credi che sia quello se non UN CONFRONTO, con una persona diversa da Te che sicuramente aveva da darti qualcosa che tu non avevi, ma ne avevi bisogno.
Ognuno di noi ogni qual volta ci vediamo, non fa nient'altro che donare qualcosa e allo stesso tempo riceverla, con il semplice confronto: di idee, parole, gesti ed un mix di cose che caratterizzano il nostro essere.
Non confrontarsi, significa non vivere.
Punto terzo "la competizione".
Questo è un punto strettamente correlato al secondo.
Ricordate sempre una cosa, LA COMPETIZIONE se sana e leale, non è mai deleteria; ritenendo che nel nostro gruppo nessuno debba essere invidioso di un'altro, ma non per etica, ma perchè non ci sono i presupposti per essere invidioso di qualcun'altro o di qualcos'altro, tutto ciò può solo suscitare uno stimolo ad andare avanti.
La competizione, e da lì i timori di questa parola che scaturiscono, ci son quando la competizione è sleale, quando questa deve portarti ad un risultato o ad uno scopo.
Fortunatamente per noi, non abbiamo nulla di tutto ciò: paure, fini o scopi, invidie e altro, per cui non vedo perchè dover vedere di brutto occhio eventi come lo stile di guida il confronto o la competizione e altri fattori non citati ma non per questo in'utili.
Detto ciò mi scuso per il dilungarmi della mia parentesi e vi lascio a delle vostre considerazioni, tenendo conto che tanto:
UNA QUALSIASI AZONE, FA SCATUTRIRE UNA REAZIONE UGUALE E CONTRARIA.
QUOTO.....
ovviamente da bravo discepolo.... ma non c'è nulla da aggiungere a queste parole che condivido a pieno