firefoxx ha scritto:
purtroppo miscia devo contraddirti...poiche lo sgonfiamento non e causato dalla perdita ma dall'annullamento....
Durante il suo rotolamento sulla superficie stradale, il pneumatico modifica continuamente la sua originaria forma tonda, a causa del continuo adeguarsi dell'area di contatto con il suolo. Questa situazione genera attrito, e provoca un innalzamento della temperatura del pneumatico.
poiche la maggior parte di noi gonfiamo le gomme col compressore immettiamo dentro la gomma aria compressa che contiene inevitabilmente ossigeno e umidità
l'ossigeno:è il responsabile del calo di pressione che si ha col tempo, poiché la molecola di ossigeno che si combina formando un ossido solido, fa venir meno il suo contributo alla pressione totale, che forzatamente diminuisce.
poiche si e parlato anche dell'umidità il principale problema che causa essa non e lo sgonfiamento ma lo scoppio del pneumatico...
umidità:Nell'uso quotidiano, ad ogni modo, è un fenomeno assolutamente irrilevante, e questo per un motivo unicamente di temperatura.
nell'uso su pista,non dobbiamo dimenticare, infatti, che le gomme da competizione raggiungo e superano temperature dell'ordine di 130°C
Il grosso problema nasce dal fatto che, aumentando la temperatura, aumenta la tensione di vapore dell'acqua, e conseguentemente la sua pressione parziale.
A 60°C si ha la pressione parziale di(0.2 atm), a 80°C (poco meno di 0.5 atm), poi a 100° fa il salto ed arriva(1 atm). A 134°C addirittura la tensione di vapore è di circa(2 atm).
Arrivati a 80°C la differenza comincia già a farsi sentire, le gomme con l'aria atmosferica al40% sono a 2.56 atm.
A 130°C (valori esclusivamente toccati da gomme da competizione) le cose cambiano radicalmente.con aria al 40% di umidità sarebbero a 3.5 atm ho addirittura4.0atm!
P.S. queste notizie le ho avute girando nei vari faq dei maggiori siti di produttori di pneumatici
Durante il suo rotolamento sulla superficie stradale, il pneumatico modifica continuamente la sua originaria forma tonda, a causa del continuo adeguarsi dell'area di contatto con il suolo. Questa situazione genera attrito, e provoca un innalzamento della temperatura del pneumatico.
poiche la maggior parte di noi gonfiamo le gomme col compressore immettiamo dentro la gomma aria compressa che contiene inevitabilmente ossigeno e umidità
l'ossigeno:è il responsabile del calo di pressione che si ha col tempo, poiché la molecola di ossigeno che si combina formando un ossido solido, fa venir meno il suo contributo alla pressione totale, che forzatamente diminuisce.
poiche si e parlato anche dell'umidità il principale problema che causa essa non e lo sgonfiamento ma lo scoppio del pneumatico...
umidità:Nell'uso quotidiano, ad ogni modo, è un fenomeno assolutamente irrilevante, e questo per un motivo unicamente di temperatura.
nell'uso su pista,non dobbiamo dimenticare, infatti, che le gomme da competizione raggiungo e superano temperature dell'ordine di 130°C
Il grosso problema nasce dal fatto che, aumentando la temperatura, aumenta la tensione di vapore dell'acqua, e conseguentemente la sua pressione parziale.
A 60°C si ha la pressione parziale di(0.2 atm), a 80°C (poco meno di 0.5 atm), poi a 100° fa il salto ed arriva(1 atm). A 134°C addirittura la tensione di vapore è di circa(2 atm).
Arrivati a 80°C la differenza comincia già a farsi sentire, le gomme con l'aria atmosferica al40% sono a 2.56 atm.
A 130°C (valori esclusivamente toccati da gomme da competizione) le cose cambiano radicalmente.con aria al 40% di umidità sarebbero a 3.5 atm ho addirittura4.0atm!
P.S. queste notizie le ho avute girando nei vari faq dei maggiori siti di produttori di pneumatici
Eilà GRAZIE , risposta davvero esaudiente!
Lamps da Lucio