Yamaha Yzf-R6 2006
- 113.6 cv alla ruota
- 257.8 km/h
- 177 kg a secco
Gsx-r 600 k6/k7
- 109.58 cv alla ruota
- 264 km/h
- 181 kg a secco
Sono due delle rivali che si danno la caccia da anni, prima una, poi l'altra, ognuno ha sempre una sua opinione soggettiva al caso, ma la realtà è un altra, riguardante sopratutto l'anno 2006.
Due moto fantastiche, uniche, un passo avanti in confronto al 2005 ma, due moto completamente diverse.
Della piccola gixxerina possiamo apprezzare la stabilità, gli ottimi freni, il tiro che già ai medi colpisce per prontezza e sicurezza, e sopratutto il famoso apri/chiudi, dove la Suzuki non smentisce mai. Una moto molto lineare e sempre pronta, con un allungo impressionante e una facilità di guida che non mette in difficoltà i neofiti (a patto di non esagerare con il gas), e una comodità che tra le sportive, è difficile trovare.
Guidando l'R6 ci si accorge subito che non è una moto concepita per tutti i giorni come può essere la Suzuki, è anch'essa ben fatta, finiture curate, particolari racing come le sospensioni, rigide per le strade di tutti i giorni, freni ottimi, una maneggevolezza di una 250 e una posizione di guida molto caricata in avanti. Ma la "pecca" arriva dal motore, vuoto ai bassi e a i medi, estremo agli alti, con una potenza come poche. Un R6 creata per la pista, sembra quasi un R6 cup, quindi si capisce subito che in città crea dei problemi perché il motore non è prontissimo a prendere giri al di sotto dei 10000.
Se ne sentono tante su queste due moto, sui topic, al bar con gli amici, e molto spesso l'R6 viene considerata una moto morta, non sfruttabile, poco potente.
Commenti di gente inesperta.
La Suzuki ha creato una moto poliedrica sfruttabile in tutte le situazioni, la Yamaha ha creato una moto che in pista difficilmente con le normali seicento la vedete, tutto qui.
Ora sta al pilota scegliere, cosa vuole dalla sua moto e quale utilizzo ne vuole fare, ma rimangono due moto estreme, perfette e uniche nel loro genere.