TRAVASI
Le dimensioni e le forme delle luci sono di fondamentale importanza ai fini delle prestazioni su un motore a 2 tempi, in quanto determinano le sezioni di passaggio dei gas e la durata delle varie fasi.
Luci di travaso e scarico più alte significano maggiore tempo di apertura, fermo restando però il regime di rotazione.
Fondamentali sono anche il numero e la disposizione delle luci e anche l'inclinazione della parte terminale dei condotti di travaso (influenza l'orientamento delle correnti gassose).
Nei motori ad alte prestazioni di solito si usano quattro travasi di "portata" (messi ai due lati del cilindro simmetricamente) e in più uno o anche due parecchio più piccoli più inclinati verso l'alto di "correzione", messi dal lato opposto a quello di scarico. La luce di scarico deve essere molto grande nei motori ad alta prestazione.
L'altezza determina la fasatura, non può essere molto spinta se non si vuole diminuire la durata delle fasi.
Non si può nemmeno eccedere in larghezza se non si vogliono compromettere la durata e l'integrità dei segmenti (fasce).
Per questo motivo si impiegano due soluzioni: la prima prevede che la luce sia divisa in due parti simmetriche separate da un traversino che funziona da guida per i segmenti, mentre l'altra prevede una sola luce molto ampia affiancata da due molto più piccole messe ai lati, chiamate "booster", che poi confluiscono nel solito condotto.
Quella centrale è la luce di scarico con i booster ai lati.
DISCO ROTANTE
Fino alla metà degli anni 70 la luce di aspirazione in quasi tutti i 2 tempi era posta nella parte inferiore dl cilindro, e veniva aperta o chiusa dal mantello del pistone.
La fasatura era simmetrica perché l'anticipo di apertura rispetto al PMS era perfettamente eguale al ritardo di chiusura.
Questa cosa a livello di prestazioni non era per niente ottimale.
Un'ottima soluzione alternativa prevede l'adozione di una valvola discoidale (generalmente era posta direttamente sulle estremità dell'albero) che durante la rotazione scopre o chiude il condotto di aspirazione ricavato nel carter pompa.
In questo modo la fasatura rimane fissa ma non è più simmetrica, gli anticipi di apertura e chiusura possono essere scelti a piacere e cambiati soltanto mettendo un altro disco rotante.
Quest'ultimo ha uno spessore molto ridotto e può essere fatto di acciaio o in fibra di carbonio.
La nuova RSA (mondiale GP125) monta ad esempio un motore con aspirazione a disco rotante.
LAMELLE
Oggi invece che usare il disco rotante, nei motori a 2 tempi si ha l'impiego di una "valvola" a lamelle.
E' formata da un supporto di solito triangolare con delle aperture sulle quali appoggiano dei "petali" elasticizzati (lamelle), è unidirezionale e a funzionamento automatico.
Cioè lascia passare la miscela solo in un senso e si apre a seconda della differenza di pressione, quando nel carter-pompa c'è depressione, la miscela viene spinta dalla pressione esterna, questo fa sollevare i petali e determina il passaggio del fluido nel motore.
Quando la situazione si inverte, cioè il pistone passa dal PMS a quello inferiore, i petali si chiudono e i gas prima aspirati non possono tornare indietro.
Questo sistema consente di adeguare in maniera automatica la fasatura di aspirazione alle esigenze del motore.
Le lamelle vengono costruite in acciaio, fibra di carbonio o fibra di vetro, e hanno lo spessore nell'ordine di decimi di millimetro.
