Molto spesso girando nel forum sento parlare di un organo molto importante della nostra moto: il filtro dell'aria.
Quest'organo ha, appunto come dice il nome, il compito di filtrare tutta l'aria in entrata verso il "cuore" del nostro mezzo; non dimentichiamoci che questo elemento è il più importante per prevenire l'usura del motore. In caso avessimo un propulsore a due tempi nel quale notiamo una precoce usura dei cuscinetti, pistone e gabbia a rulli non diamo subito la colpa al produttore che ci ha venduto dei prodotti scadenti, bensì facciamoci un esame di coscienza per vedere se abbiamo montato o meno il filtro dell'aria con gli appositi accorgimenti che spiegheremo nel corso dell'articolo.
Non lasciatevi ingannare dall'apparente aumento di prestazioni dal momento in cui si rimuove il filtro, il gioco non vale la candela infatti non è difficile vedere gente che entra in officina con il motore grippato e senza filtro dell'aria. Quindi a meno che non abbiate un motore che gira solamente in pista e che viene revisionato ogni gara, il filtro va montato.
Esistono principalmente due tipi di filtri:
- Filtri a spugna
- Filtri in cotone
In questa guida parleremo dei filtri a spugna i quali sono usati in larga scala su quasi tutti i tipi di moto al giorno d'oggi.
I moderni filtri a spugna sono composti da tre strati di spugna aventi tre porosità differenti, questo per far si che il nostro motore “respiri” aria il più possibile pulita, il primo strato ferma i granelli di polvere più grandi, il secondo quelli più piccoli e il terzo quelli ancora più piccoli.
Molti spesso vedo motociclisti-scooteristi girare con il filtro completamente secco, ecco in questo caso è come se non lo aveste. Si si avete capito bene! Il filtro prima di essere montato deve SEMPRE essere oliato con gli appositi olii presenti in commercio (le marche migliori sono Motorex e Motul).
Ma partiamo a monte del discorso, prima di fare manutenzione a qualsiasi organo della moto è bene che questo sia perfettamente pulito. In commercio esistono molti tipi di pulitori per filtri in spugna, ma ahimè hanno un costo elevato e alle volte non fanno il loro dovere. Nella mia, seppur limitata “carriera”, ho avuto modo di provare innumerevoli prodotti e sono arrivato alla conclusione che il miglior sgrassatore per filtri sia quello della twin-air.
Per pulire in modo ottimale il filtro dobbiamo, ovviamente dopo averlo rimosso dalla moto, posizionarlo all'interno di un apposito secchio munito di doppio fondo con all'interno il contenuto dell'intera tanica (solitamente 5 litri) e lasciarlo agire per minimo una notte. Passate le 12 ore non dovremo far altro che sgocciolare il filtro e sciacquarlo con acqua corrente, fatto ciò si può tranquillamente mettere ad asciugare all'interno del garage (non mettere mai il filtro sotto un sole cocente né tantomeno scaldarlo con un phon, visto che i tempi di asciugatura possono essere lunghi specialmente d'inverno si può soffiarlo con il compressore così da ridurre il tempo d'attesa).
Ovviamente esistono anche modi più economici (visto che solitamente gli sgrassatori per filtri si trovano a non meno di 5€ al litro) per pulirlo, come lasciarlo in ammollo con dello sgrassatore da cucina o dell'olio di girasoli. Assolutamente da evitare la benzina, questa oltre a essere troppo aggressiva (rischiando di dover buttare il filtro dopo pochi lavaggi) ha anche lo svantaggio di poter causare dei principi d'incendio in quanto può succedere (soprattutto nei quattro tempi) che ci siano dei ritorni di fiamma nel sistema di alimentazione, non per niente le marche più blasonate usano particolari spugne ignifughe.
Un esempio di secchio con sgrassatore twin air
Qui come risulta il filtro pulito
Finito di lavare e asciugare il filtro è giunta l'ora di oliarlo. Questi olii possono essere venduti sotto forma di spray o liquido tradizionale e hanno la caratteristica di essere molto appiccicosi. In caso acquistaste lo spray (molto pratico ma ha un costo leggermente più elevato) spruzzate il prodotto omogeneamente a una distanza di circa 20 cm dal filtro, il filtro deve risultare del colore dell'olio (solitamente blu o verde, dipende dalla marca utilizzata) ma non deve assolutamente gocciolare, in caso acquistaste invece un olio liquido il procedimento corretto per oliarlo è metterne una piccola quantità (solitamente un bicchierino da liquore) in una borsetta di nylon del supermercato con già dentro il filtro e scuoterla affinché l'olio si possa appiccicare al filtro in modo omogeneo; un altro metodo è quello di spargere l'olio con un pennello e poi “massaggiarlo”, bisogna sempre stare attenti a non metterne troppo, pena la modifica della carburazione in quanto un filtro troppo oliato fa passare meno aria.
Mi rendo conto che per chi utilizza la moto solamente in strada senza fare delle “puntatine” in off-road spendere quasi 20€ per l'olio filtro sia esagerato, un metodo alternativo è quello di cospargere il filtro con olio da miscela due tempi denso (per capirci quello da miscele manuali come Motul 800 o Bardahl kxt), il risultato non sarà eccellente ma comunque accettabile.
Ecco come dovrebbe risultare il nostro filtro dopo l'oliatura
E' finalmente giunta l'ora di rimontare il filtro nella nostra moto usando anche in questo caso dei trucchetti. Prima di montare il filtro, nella parte inferiore di esso (quella a contatto con la cassa filtro) è bene cospargerlo di grasso per far sì che nessun granello di polvere possa entrare nel nostro motore sfruttando qualche fessura tra appunto filtro e cassa-filtro. In alternativa abbondiamo di olio nella suddetta parte di modo che faccia lo stesso lavoro del grasso.
Se queste avvertenze vi possono risultare eccessive, vi state sbagliando. Il vostro motore vi restituirà con gli interessi queste accortezze che avete usato con minor consumi, aumento di prestazioni e affidabilità dello stesso.