Nel 1990 nel centro stile di Noale (dove risiede la sede dell’Aprilia) veniva disegnato uno scooter a ruota alta destinato a lasciare una profonda traccia nei successivi anni per il suo design originale e caratteristico.
Difatti oggi lo scooter odierno, con oltre 750.000 unità prodotte dal 1993 a oggi, è diventato un marchio a sé stante proprio come la Vespa per la Piaggio.
Il suo nome viene preso da uno scrambler/cross di piccola cilindrata prodotto nel 1970-1974 ma da cui riprende solo il nome.
Presentato al pubblico a settembre del 1993 nella versione 50 cc, lo Scarabeo è progressivamente cresciuto di cilindrata, ampliando la sua gamma (50 , 100, 125, 150, 200, 250, 300, 400 e 500 cc) per soddisfare le esigenze di tutti, sia in città, con le cilindrate più piccole, sia fuori porta, con le grandi cilindrate da turismo.
Dalla mente di Giuseppe Ricciuti nasce lo scarabeo 50cc che prevede ruote alte a sezione piccola. Nel maggio del 1992 viene presentato il progetto da cui nascerà il successo commerciale che tutti conosciamo. A settembre del 1993 viene poi anche presentato al Salone Internazionale del Ciclo e Motociclo: lo scarabeo stupì tutti per il suo design contraddistinto dalle linee tondeggianti e caratterizzato dalle ruote alte.
Lo scarabeo diventa subito un best seller grazie a contenuti tecnici di sorprendente efficacia: Scarabeo è uno scooter a ruota alta, leggero, maneggevole, sicuro, con consumi irrisori per un utilizzo prevalentemente urbano.
Gli anni 1994-1999 consacrano lo scarabeo come re del mercato 50cc. Oltre alle molte nuove colorazioni arrivano anche alcune evoluzioni tecniche, tra le quali spicca il freno a disco anche al retrotreno per la versione deluxe e le pedaline per il passeggero.
Lo Scarabeo è inoltre uno dei primi scooter ad adottare la ruota alta, tendenza che ovviamente seguiranno anche tutti gli altri modelli come il Piaggio liberty o il Benelli pepe, scooter copia dello Scarabeo, con lo stesso motore.
Nel 1999 c’è un leggero restyling che riguarda soprattutto il contakm che è stato modificato.
vecchio
nuovo
Verso la fine del secolo nascono i modelli 125 e 150 cc ,per la richiesta del mercato di un mezzo per gli spostamenti a medio raggio.
La famiglia Scarabeo si arricchisce di modelli e di nuove tecnologie nel 2000 con i motori 4T e la versione 100 2t derivata dal 50cc di cui mantiene invariata la ciclistica, il telaio e l’estetica. Nasce anche la versione 200 cc, e tra i 50cc si equipaggia un modello del rivoluzionario motore DITECH 2t di derivazione Suzuki Morini a bassissimi consumi di olio (4000km con un pieno di olio) con prestazioni addirittura superiori rispetto al modello a carburatore, capace di percorrere 40km con un litro di benzina. Ultima novità è il 50 4T 2v, dall’estetica diversa dal modello 2t, simile al modello ad iniezione DiTech.
Dopo aver aggiornato nel 2002 gli scarabei 125 e 200, nel 2003 per commemorare i 10 anni dal primo modello nasce lo scarabeo 500 4t, poco adatto negli spostamenti in città a causa della sua enorme mole, ma perfetto per le gite fuori porta e in autostrada: fu il primo scarabeo ad avere l’ ABS in dotazione.
Nel 2004 quando l’Aprilia prese a far parte del Gruppo Piaggio il modello 50cc cambiò di estetica con nuovi fari a led,
ma soprattutto a livello di motore. Monta infatti il propulsore Piaggio già presente da anni in diversi modelli della casa di Pontedera.
Un anno molto importante per lo Scarabeo fu il 2006: ricevette grandi interventi su tutta la gamma. È l’anno del restyling del 500cc e delle piccole versioni di Scarabeo, le originali che hanno creato la Scarabeomania; nasce anche la nuova versione con cilindrata 400cc.
Nel 2007 esce la versione 250 a iniezione caratterizzata dalla stessa linea del 500, e c'è anche un nuovo aggiornamento dei 125/200 cc, ora più compatti e semplici rispetto al passato.
La gamma Scarabeo nel 2009 si arricchisce ancora, con il nuovo 50cc 4t a quattro valvole, che rimpiazzerà il 2v, per restare al passo della concorrenza e offrire una potenza simile al 2t ma con meno emissioni e consumi, e con il modello 300cc, cilindrata media per essere un mezzo compatto e agile, ma allo stesso tempo in grado di dare qualche soddisfazione sul medio-corto raggio.
La gamma attuale comprende il 50cc in versione Street 2 tempi o con motore 4 tempi a 4 valvole. Con le stesse dimensioni e ciclistica c’è il 100 4T, agilissimo come il 50 cc ma con più potenza. Nel mezzo troviamo il 125/200 a carburatore, pratico e performante per chi non rinuncia mai ad una gita fuori porta o per piccoli viaggi in superstrada (per il 200cc). E al top di gamma troviamo due granturismo: il 300 e il 500 cc, accattivanti nella linea e sportivi nelle prestazioni.
Lo scarabeo 50cc mi è piaciuto per la sua maneggevolezza e la potenza rispetto agli altri scooter con lo stesso motore ma più pesanti. Ho notato però una mancanza del sottosella. Inoltre le ruote troppo piccole sono una nota dolente: in caso di pioggia e sopratutto sui binari dei tram si rischia parecchio di cadere, quindi è consigliato fare molta attenzione.