Dopo aver valutato i danni materiali, si chiede se la presenza dell'ABS sulla sua Kawa avrebbe potuto evitargli il bloccaggio ruota anteriore, dandogli così notevoli possibilità di rimanere in piedi.
Da qui è nata una discussione sull'utilità ed opportunità di installare questo "accessorio" invisibile, spingendosi fino a commenti di tipo tecnico sia sul principio di funzionamento, sia sulla bontà delle varie implementazioni proposte dalle case costruttrici.
I queste discussioni gli utenti si sono divisi in 2 grandi fazioni: quelli che pensano che una macchina (progettata per far frenare la ruota nel miglior modo possibile) sappia fare meglio della loro sensibilità e quelli che hanno la convinzione o presunzione di saper fare meglio, o comunque che sia possibile fare meglio, in quanto i professionisti in gara non usano ABS. Questi ultimi sono anche "infastiditi" dal fatto che moto con ABS hanno spesso la frenata combinata (entrambe le ruote) con il solo comando del freno anteriore, tale fastidio nasce dalla sensazione di non potersi esprimere nella guida in piena libertà.
Ben più articolate le opinioni sul principio di funzionamento, su cui (anche a causa del riserbo dei produttori e le fuorvianti informazioni commerciali fornite dagli stessi) aleggia molto mistero e molta confusione.
Moti credono che l'ABS sia "attivo" anche nella marcia normale, e che possa agire in qualche modo sui freni anche in questa fase, addirittura che possa essere tarato per una certa velocità del veicolo (moto in questo caso, ma molti esempi citati hanno coinvolto l'auto).
L'ABS in realtà effettua un monitoraggio continuo della rotazione delle ruote, e della rapidità con cui le ruote variano la loro velocità: un arresto improvviso della ruota (essendo fisicamente impossibile un arresto improvviso di una moto) viene interpretato come un pattinamento, cosi come una differenza di velocità tra le due ruote. In questo caso l'ABS intraprende la contromisura (contro la volontà del pilota, che sta frenando) di allentare la frenata per una frazione di secondo,
affinché la ruota bloccata ricominci a girare. Momento in cui tale effetto cessa, per riprendere poco dopo se il fenomeno del bloccaggio dovesse ripresentarsi. Per questo motivo si ha la sensazione (veritiera) di frenata a scatti, confermata anche dalla sensazione sul comando del freno.
Si è osservato che su strada bagnata o fondo comunque scivoloso l'intervento è più repentino, cioè l'ABS si manifesta anche in decelerazioni non troppo energiche.
A questa discussione era seguita una spiegazione (mia, ndr) del motivo fisico per cui una ruota bloccata frena meno di una ancora in rotazione.
Qui però finisce l'idealità teorica del dispositivo e ci si scontra con la realtà dei dispositivi: la citazione delle caratteristiche del dispositivo BMW di ultima generazione descrivono (ovviamente) un ABS ideale e anche di più, in grado di regalare frenate esaltanti in piena sicurezza.
Ricerche più approfondite hanno però in parte confermato (test su una BMW effettuato da moto.it) alcuni dubbi dei più scettici, ovvero prestazioni dell'ABS lievemente peggiorativi in situazioni non di emergenza, in particolare nella sensazione di allungamento della frenata dovuto ad un lieve ritardo all'inizio della frenata stessa, ma venivano anche rilevate nella prova prestazioni effettivamente migliorate sulle ultime versioni.
Tutto ciò senza mettere comunque in discussione l'efficacia nelle frenate al limite, anzi esaltandone le proprietà.
Un altro dubbio dei più è legato alla frenata su sconnessioni dell'asfalto, buche e saltelli in quanto in quelle condizioni le ruote (soprattutto la posteriore) si trovano facilmente "scariche" e per questo più soggette al bloccaggio... ma non certo per l'invadenza dell'ABS, che in vece è in grado di migliorare con il suo intervento la frenata fino a quando la ruota torna in appoggio pieno, ed in modo che ciò avvenga a ruota non bloccata.
Anche se con qualche dissenso, la maggior parte degli utenti erano d'accordo sul fatto che, anche con una frenata leggermente più lunga, l'ABS sia in grado di risolvere le situazioni di emergenza per l'altra caratteristica importante che caratterizza una frenata a ruote non bloccate: la direzionalità del mezzo, ovvero poter decidere dove indirizzare la forcella muovendo il manubrio,
anziché proiettarsi in avanti (o per la tangente in caso di frenata in curva) sperando di non finire dritti contro l'ostacolo, cosa purtroppo probabile.
Scettici e a favore si sono poi confrontati sulla definizione di uso "normale", in quanto alcuni lo intendono come "non al limite", e per questo meno soggetto a situazioni di pericolo (per cui l'ABS non sarebbe utile), altri lo intendono come uso quotidiano, cittadino, nel traffico anche con la pioggia, e per questo molto soggetto a situazioni di pericolo improvvise e di media entità... cioè frenate al limite (per cui l'ABS sarebbe auspicabile).
Altri puristi hanno anche obiettato che l'ABS potrebbe avere più senso su motocicli urbani come gli scooteroni che non sulle moto prettamente per il tempo libero... ma anche qui ci sono gli enduristi che viaggiano, gli stradisti che vanno in ufficio, eccetera... chiaramente ciascuno di noi sa quanti km percorre, su quali strade e con che stile di guida.
In ogni caso l'amico che era caduto ha riparato la moto, che è tornata come prima e anche meglio... per aver montato il manubrio della Z1000
A conclusione di questo discorso, vorrei darvi la mia personale opinione:
ammettiamo senza imbarazzo i nostri limiti... nessuno di noi ha la sensibilità di Valentino Rossi, che peraltro guida senza ABS in pista, senza semafori, incroci, pedoni, automobili, eccetera.
Nell'acquistare una moto nuova (purtroppo nell'usato è ancora quasi introvabile) prendiamo almeno in considerazione la possibilità di avere l'ABS, magari chiedendo al concessionario una prova "su strada" di una moto che ne sia dotata.
Se non altro saremo in grado di decidere con cognizione di causa!
Buon viaggio a tutti!