Costantemente apprendiamo tramite i media l’ennesima tragedia stradale, leggiamo ed osserviamo vite spezzate con titoli da far accapponare la pelle. Ma quando è il momento di agire e tirare fuori le soluzioni per arginare il problema manca sempre qualcosa… i numeri.
Gli ultimi tempi sono stati caratterizzati da una sempre più ampia e discussa questione “Guard rail assassini” (da quando un certo pilota di MotoGP che risponde al nome di Dani Pedrosa in occasione della gara di casa sventola una strana bandiera per il giro d’onore).
A chi non è capitato di leggere articoli sul tema oppure trovare topic che ne parlavano? In molti casi abbiamo lasciato l’ultimo lampeggio al malcapitato di turno: magari un parente, un amico o un semplice sconosciuto motociclista che con noi condivideva soltanto la passione per le due ruote.
Eppure leggendo e rileggendo gli articoli sembra che tutti siano fatti con lo stampino. Difatti in molti casi i giornalisti – e chi si occupa di informazione – sono molto superficiali nel trattare il tema ed il tutto si risolve con un semplice “ha perso il controllo del mezzo andandosi a schiantare contro il guard rail” senza cercare di dare ulteriori indicazioni e soprattutto senza cercare la causa della perdita del controllo della moto. In molti casi addirittura si riesce a far peggio. Non so se solo per creare il titolo ad effetto o proprio per aver visto il luogo dell’incidente dichiarano che “era a bordo di una moto di potente cilindrata”.
Ebbene, la manifestazione del 26 aprile scorso è stata anche un’occasione per me che ho fatto parte del gruppo organizzativo di poter “studiare” questo fenomeno attraverso i dati – non ufficiali – reperiti cercando qua e la nel web attraverso i portali dei quotidiani nazionali e locali.
Dopo la raccolta delle informazioni necessarie ho stilato una statistica con quei famosi numeretti che non si trovano mai e – per fare meglio il punto della situazione – sono partito da una panoramica generale per andare ad analizzare nel dettaglio l’anno 2008.
Questi dati che sono saltati fuori sono a dir poco impressionanti.
Dall’analisi generale è risultato che il numero di decessi a causa dei guard rail è in costante aumento (si passa da una notizia trovata per l’anno 2003 alle 44 del 2008), che la fascia d’età più a rischio è quella 26/30 anni seguita dalle fasce 21/25 e poi 31/35 e che la maggior parte dei decessi occorre agli uomini.
Ed ora andiamo ad analizzare le cifre dell’anno passato… quello che conta più informazioni di tutti e che maggiormente ci ha dato spunti di riflessione. Ho fatto diverse distinzioni con i dati in possesso: decessi per mese, per regione e per cilindrata di moto.
I dati confermano che la nostra Italia è il paese con un bel clima mite che ci permette di macinare km e km in sella ma è curioso sapere che ottobre ha subito più perdite di giugno.
Per quanto riguarda la statistica regionale si è riscontrato che ci sono regioni che vantano nessun decesso a causa delle famigerate ghigliottine.
Ma attenzione! Questo non vuol dire che siano regioni più “sicure” … semplicemente non abbiamo trovato notizie... poca sensibilità al problema? Pochi bikers?
Come mai non abbiamo trovato notizie in merito? Permane una cultura della non sicurezza a carattere motociclistico?
In effetti sono tanti gli interrogativi... ma volevo farvi riflettere sul dato che mi sembra più di tutti interessante... la Liguria... terra dove abbiamo registrato il 18% delle notizie negative è quella che sembra avere più a cuore i problemi dei bikers (ad esempio l'iniziativa del comune di Genova di aprire le corsie preferenziali alle moto)...
Alla voce “decessi per cilindrata” mi è sembrato opportuno trattare l’argomento distinguendolo in due casi: riportando prima tutti i dati e poi escludendo tutte quelle notizie dove c’era ambiguità di informazione: moto molto potente non significa sempre avere un millone da governare… attualmente una moto di media cilindrata (600cc) ha più cavalli ed è più potente di una comune utilitaria.
È qui che emerge un ulteriore dato interessante: quasi il 60% degli articoli del 2008 non riporta che moto era... 6 su 10... un po' tantini non trovate? Mentre le moto di cilindrata superiore ai 1000cc sfiorano quasi il 7%...
Facendo allora questa distinzione ci si ritrova con un altro preoccupante dato: la maggior parte dei motociclisti deceduti (37%) guidava moto/scooter che vanno dai 250 ai 600cc (e considerate quanti maxi-scooter girano in Italia) mentre chi viaggia con scooter/motocicli di cilindrata inferiore è più a rischio di chi guida le over 1000... 21% contro il 16%...
A voi le conclusioni
sgrat sgrat d’obbligo e buona strada
Lamps!