Commento di: luigi87
soluzioni?
Commento di: _steppenwolf_
Solo una considerazione generale.
Negli ultimi 30 anni le potenze specifiche sono aumentate, l'affidablità è aumentata, le emissioni inquinanti sono diminuite ma la efficienza termodinamica è rimasta praticamente la stessa.
Probabilmente vuol dire che su questo versante non c'è molto da fare...
Commento di: Paguro
avevo già sentito qualcosa a proposito di questo, incredibile, magari il problema verrà in parte risolto dai futuri motori 8 tempi ( anche se sono un pochino scettico)
Commento di: Paguro
avevo già sentito qualcosa a proposito di questo, incredibile, magari il problema verrà in parte risolto dai futuri motori 8 tempi ( anche se sono un pochino scettico)
Commento di: Ospite
8 tempi? Io ero rimasto a 6 tempi, forse mi sbaglio.
Cioè un 4 tempi con in più una fase di lavaggio del cilindro che occupa 2 tempi in più.
Commento di: kawapio
citazione
Per questo motivo in inverno la nostra moto dovrebbe andare meglio essendoci una differenza di temperatura maggiore tra interno ed esterno ma sappiamo che nel motore entra comunque aria troppo fredda; per questo motivo si dovrebbe trovare un combustibile che bruci ad una temperatura più elevata in modo da mantenere ........
Una ripassatina al concetto di termostato 'inferiore' non guasterebbe.
Non devi considerare la temperatura dopo la marmitta, ma quella all'interno del cilindro al momento dell'apertura della valvola di scarico.
D'inverno non è il rendimento a migliorare, ma la potenza specifica:aria fredda aspirata contiene più 'massa di ossigeno' se aumenti la carburazione. Per bruciare a una temperatura più elevata, si aumenta la compressione (vedi ciclo diesel).
Commento di: DesmoAccanito
Quoto quanto detto sopra.
Inoltre parlare di temperatura troppo bassa dell'aria è un po' sbagliato visto che ha tutto il tempo di riscaldarsi durante le fasi di aspirazione e compressione.
Commento di: Braintwister
Non vi preoccupate ragazzi...presto ci scorderemo delle moto a benzina ed il problema sara` risolto in partenza. Anche lo studio sulle nanotecnologie sta offrendo degli spunti eccezionali.
Io sono davvero curioso di sapere cosa ci aspetta nell'immediato prossimo futuro (parlo di pochi anni).
Commento di: bigpenna
Non ci aspetta nulla fino a che ci sarà una sola goccia di petrolio.
Sono decenni che gli immensi interessi commerciali che vengono mossi dal petrolio e dai suoi derivati bloccano ogni tipo di ricerca volta alla ricerca di sostituirlo come fonte di energia primaria.
Commento di: KITO
Il concetto di come funziona un motore è chiaro... ma tutto il resto è da riscriviere.
E' si vero che un motore sviluppa calore. Questo calore (che è un'energia) viene convertito in movimento ed il resto viene dissipato dall'impianto di raffreddamento e dai fumi di scarico (anch'essi molto caldi).
I motori migliori hanno un rendimento che si aggira attorno al 35% (mediamente è attorno al 28-30%).
Una soluzione è il turbo... che recupera il gas di scarico per movimentare altre parti (turbine) e fornire carburante in pressione... in questo modo il motore viene sovralimentato e le performance aumentano.
L'altra alternativa è salire con le temperature... di fatto se nel cilindro si sviluppano 100°C e l'impianto di raffreddamento (congiuntamente alla marmitta) dissipa 70°C, hai un rendimento del 30% (facendo i conti della serva).
Ma se si porta la temperatura dentro al cilindro a 200°c e ne dissipi 100°C ottieni un rentimento del 50%... che è quasi il doppio rispetto al primo caso.
I limiti di questa teoria sono tantissimi... non certo la temperatura di combustione del carburante... per alzare la temperatura nel cilindro basterebbe togliere l'impanto di raffreddamento... ma fonderesti in 10 minuti!
Il problema sono le deformazioni che subiscono i metalli alle temperature troppo elevate... un pistone non può funzionare alla stessa maniera perchè a 30°C e a 300°C ha delle dimensioni parecchio diverse (pochi centesimi in realtà, ma vitali per il motore).
Ci sono soluzioni che usano la ceramica per la testa del pistone, così da sopportare temperature più elevate. Ma è attaccare la ceramica all'alluminio del pistone. E comunque la testa del pistone flette versso il basso nel fase dello "scoppio" mentre la ceramica non ha la stessa elasticità.
Per la fisica che governa il nostro mondo, i motori endotermici sono un bello spreco... i motori elettrici invece superano il 90% del rendimento anche 95-96%... però per produrre energia elettrica ci sono grosse perdite da altre parti (centrali nucleari, eoliche, a carbone...).
Insomma così stanno le cose... si possono migliorare ma si parla di miglioramenti appena apprezzabili nell'arco di decenni.
Kito
Commento di: MAK1
anch'io mi aggrego alle tue considerazioni, difatti nella odierna situazione per un miglioramento netto direi:
1- o la scoperta di leghe metalliche e l'impiego di materiali con caratteristiche più performanti nella gestione delle temperature
2- oppure si seguono energie alternative tipo elettrica, ma non a celle di immagazzinamento come le batterie odierne, piuttosto piccole celle a fissione....... salvo esplosioni e difficoltà annesse
Commento di: kawapio
La turbina (del turboCOMPRESSORE) recupera solo l'energia di pressione dei gas di scarico e non l'enorme energia termica che porta con se.
Per cui non la si usa per recuperare potenza persa ma per aumentare la potenza specifica del motore (kW/dm3); in pratica quando entra in funzione simula un aumento di cilindrata e il rendimento, di qualche %, pure aumenta.
Altro appunto è che 'la serva fa i conti' senza conoscere che la temperatura entra nei calcoli in gradi Kelvin.
I calcoli termodinamici si fanno con questa scala delle temperature, i 'centigradi' usiamoli per la febbre, i congelatori e per bollire l'acqua.
Riporto:
Ma se si porta la temperatura dentro al cilindro a 200°c e ne dissipi 100°C ottieni un rentimento del 50%... che è quasi il doppio rispetto al primo caso.
Beh, se al posto di "°C" metti "°K" il rendimento del 50% te lo promuovo, altrimenti ... ti 'boccio' ;)
Commento di: Claps
...Buono a sapersi! ;)