Considerazioni su mescola e tenuta di strada

Se ne sentono di tutti i colori sui pneumatici da moto dell’ultima generazione, è facile trovarsi tra centauri a parlare di mescole dure, intermedie, da gara, omologate stradali, gomme bimescola, trimescola...

Secondo me l’unica cosa mescolata, e male, è il nostro cervello, confuso.

Dalle chiacchiere da bar, dal Gommista con lo sconto più alto e dai tentativi di camuffare la nostra inesperienza.
Si parla allora di quel modello con il quale il tizio ha dato del filo da torcere ai compagni, delle temperature giuste di esercizio, e dell’altro che è caduto perché non aveva le gomme giuste.

E' capitato anche a me, come a tanti di cadere dando dopo la colpa all'asfalto, alle gomme o a altro, ma a mente fredda non sono solo queste le cause.

Certamente una buona gomma, adatta alle nostre prerogative di guida o alla potenza della nostra moto , in ordine e con la pressione giusta, può fare la differenza, ma la sicurezza e la prestazione nascono principalmente dalla nostra testa e dalla conoscenza del mezzo che guidiamo.

Quindi facciamoci pure consigliare da chi sembra saperne di più, ma non aspettiamoci di diventare dei "Valentini" montando gomme da campioni e soprattutto facciamo gradualmente della santa pratica prima di piegare più di tanto la moto.

Ho visto tipi strani su i passi appenninici, con moto da 65 cavalli e gomme che sembravano avere una vita infinita , dare le paghe a super carenate, con assetti esasperati e pneumatici al top.

Questo mi ha fatto riflettere su quanta pratica la moto richieda, sulla conoscenza del mezzo, sull’importanza delle giuste traiettori , pratica che si rivela obbligatoria per avere esperienza specialmente in strada.

Quindi, quando affrontiamo il curvone di montagna non fidiamoci troppo dei nostri pneumatici con mescola da gara, ascoltiamo piuttosto i nostri limiti che piano piano ci lasceremo alle spalle e non creiamoci dei falsi alibi.

Buona strada a tutti sempre