kanzler68 ha scritto:
ropons ha scritto:
Kanzler68 puoi provare ad interessarti?
Allora, da quanto si è capito il ragazzo non era un novellino con le 2 ruote, anzi! L'R6 l'aveva appena acquistata, il sabato sera era rimasto a casa per montare alcuni accessori (credo i tamponi, le frecce ecc). La domenica la voglia di provarla su strada era tanta così aveva deciso di fare un giretto con il fratello gemello di un paio di km, tanto per arrivare fino al bar del paese per intenderci;
lui era davanti e il fratello lo seguiva, all'uscita di una curva leggera l'ha perso di vista e l'ha ritrovato per terra privo di vita, morto sul colpo.
Si parla di asfalto viscido e di ghiaino, altri non escludono un'accelerata improvvisa. Non ci sono altri veicoli coinvolti, perchè altrimenti sarebbero stati incrociati o visti dal fratello.
Pensa che i suoi genitori erano tutti al funerale di una sua cuginetta di 2° grado di 5 anni, morta pochi giorni fa durante una delicata operazione.
Sua mamma ha appreso la notizia mentre era in cimitero per dare l'ultimo saluto alla piccola nipotina, pensa che tragico destino...
Provo a fare un esercizio d'immaginazione, non solo per assecondare il mio bisogno di razionalità in una morte così priva di senso come questa, quanto per capire se questo incidente (col senno di poi, purtroppo!) poteva essere evitato: visto che non sono state rilevate situazioni critiche sul percorso (a parte un pò d''asfalto sporco) forse il ragazzo non era nelle condizioni psicofisiche adatte per utilizzare la sua moto. Penso che quel giorno sarà stato sicuramente molto scosso dalla perdita della cuginetta e, probabilmente, non nelle condizioni di concentrarsi a dovere sulla guida; forse voleva anche sfogare la rabbia ed il dolore che (è facile immaginare) avrà covato nella mente! Poi se la moto era nuovissima, come ci testimonia kanzler, le gomme non saranno state al massimo della loro performance: la maledetta ceratura protettiva del pneumatico e la bassa temperatura dell'asfalto sicuramente non avranno favorito l'ottimale aderenza del mezzo.
Ci sarà stato, infine, anche un pò di quell'orgasmo che prende noi motociclisti quando vogliamo a tutti i costi, ed in ogni condizione, provare le ultime modifiche apportate alla nostra amata cavalcatura?
Penso che in quelle condizioni forse sarebbe meglio evitare di mettersi in sella: ci sono quei giorni "no" dove dentro di noi ci rendiamo conto che qualcosa non va e siamo indecisi se fare o meno una certa cosa: in moto è fondamentale imparare ad ascoltare quella vocina...quel sesto senso che dentro di noi ci parla avvisandoci di rallentare, fermarsi per riposare, non mettersi in viaggio.... A me capita di "non avere voglia di moto" e la cosa è talmente rara che ci faccio caso ed evito di mettermi in viaggio.
Dobbiamo però cogliere, dalla tragica morte di questo nostro giovanissimo amico, un'insegnamento importante per evitare altri lutti: ricordandolo e, così, non dimenticandolo, non lo faremo morire una seconda volta!!!!