Visto l'argomento molto gettonato mi permetto di dare qualche delucidazione del principio di funzionamento dello stesso..
Premettendo che un lavoro di questo tipo genera benefici gossi su motori 4T e pressochè nulli sui 2T il concetto è quello di creare in aspirazione una leggera sovrapressione naturale, anche se forzata, per permettere un maggior afflusso d'aria e benzina nel motore.
Ho fatto uno schizzo con paint per capire meglio il concetto:
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La bochetta di aspirazione ovviamente deve essere posta in posizione frontale al veicolo per incamerare la maggior quantità d'aria in velocità possibile.
Il condotto porta poi alla scatola filtro la quale ha l'arduo compito oltre che filtrare l'aria dalle impurità di stabilizzare il flusso dell'aria e trasformare la velocità della stessa in pressione. Per fare questo è obbligatorio che entrambi i condotti (quello da dove arriva l'aria a quello che la porta al carburatore) siano dalla stessa parte in modo da "spezzare" e fermare la turbolenza dell'aria.
Il filtro aiuta in questo caso a stabilizzare il flusso.
La cassetta filtro deve essere sufficentemente grande e in genere viene costruita in base alla cubatura del motore su cui è applicata (mi sembra di ricordare che deve avere almeno 4 volte il volume della cubatura unitaria del motore.. scusate ma vado a memoria.. non ricordo bene).
La parte più importante per la resa del motore però la genera il cono di aspirazione.. la sua forma è importantissima (conicità e lunghezza).
La lunghezza che va' dall'inizio del cono fino al pacco lamellare genera la velocità di risonanza.. o meglio variando la sua lunghezza si varia il numero di giri al quale entra in risonanza il condotto.
La conicità (che varia generalmente da 1 a 7 gradi) invece genererà differenze sull'erogazione.