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Sulle strade del Rally di Montecarlo 2-4 Giugno 2022
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16311792 Inviato: 27 Ott 2022 10:12
Oggetto: Sulle strade del Rally di Montecarlo 2-4 Giugno 2022
 

Serve un pretesto, una motivazione per un giro in moto? Normalmente no, però è bello dare un senso ad un percorso che altrimenti potrebbe essere visto come solamente un susseguirsi di km d'asfalto.

Nasce così "sulle strade del rally di Montecarlo", con l'idea di ripercorrere alcune delle prove speciali del rally e di godere delle bellezze di quelle zone di Francia che rispondono al nome di Provenza e Costa Azzurra. Inizialmente programmato per il ponte del 25 aprile è stato invece percorso nel weekend del 2 giugno a causa delle avverse condizioni meteo primaverili, soffrendo un po' più di caldo ma neppure troppo.

Giovedì 2 Giugno
Gruppo supercollaudato, Marcello, Paolo e il sottoscritto (purtroppo Emanuele e Federico, che sarebbero stati presente il 25 Aprile in questo weekend non potevano essere presenti). Ritrovo all'area di servizio Cigliano nord sulla A4 almeno per Paolo e me, Marcello preoccupato dal troppo caldo ha deciso di partire ad un'ora impraticabile per noi "comuni mortali" icon_asd.gif Ci troveremo a Sisteron! 0510_abbraccio.gif

Pallostrada fino alla val di Susa, salita al colle del Monginevro e discesa verso Briançon per proseguire lungo la noiosa statale che porta a Embrun dove raggiungiamo il lago di Serre Ponçon (per evitare la noiosa statale si potrebbe fare il col d'Izoard icon_wink.gif ma questa volta abbiamo deciso diversamente). Costeggiamo il lago sulla sua sinistra idrografica, su una piacevole strada curvosa, fino al bivio che ci porta, offrendo anche un bellissimo panorama, al col de Pontis dal quale scendiamo, per una strada tutta a tornanti, sul ramo dell'Ubaye del lago.

Scavalchiamo l'Ubaye e ci portiamo verso La Bréole (per Le Collet, un piccolo colle che nota solo chi, come me, ha la mania di collezionarli) dove svoltiamo per il Col Charamel e successivamente il Col des Fillys.
Purtroppo al passo ci imbattiamo in una chiusura stradale per lavori, il 2 giugno è lavorativo in Francia e questi sono i "rischi del mestiere". Siamo in orario di pausa pranzo, nel cantiere non c'è nessuno, una parte di strada è comunque praticabile, per un attimo ci passa per la testa la malsana idea eusa_doh.gif di proseguire ugualmente, poi il senso civico prende il sopravvento e torniamo sui nostri passi cercando un'alternativa.
Scartati i passaggi su sterrati o strade semisconosciute, optiamo per ridiscendere a la Bréole, portarci a Saint Vincent les Forts, salire al Col Saint Jean di Montclar e riportarci sul percorso previsto a Selonnet.

La necessità di rifornire di benzina e un leggero appetito, trovano entrambe soddisfazione a Selonnet, un distributore a prezzo economico e un pranzo leggero al restaurant Chez le Poete. Seduti a tavola do un'occhiata al telefono e vedo un messaggio di Marcello: "Col de Fillys chiuso". Ce ne siamo accorti icon_asd.gif

Rinfrancati dal pranzo procediamo verso Seyne les Alpes per risalire quindi verso il Col du Fanget e la sua discesa per una "route étroite et sinuouse" (letteralmente: strada stretta e sinuosa, ma in francese fa tutta un'altra figura) che conduce a Barles.

Da Barles si entra nelle omonime gole, Clue de Barles, uno spettacolo della natura con la strada che scorre in fondo ad un profondo canyon, in parte scavata nella roccia.

Giunti a Digne Les Bains, ci approcciamo finalmente alla prima "strada del Rally di Montecarlo" per il Col du Pas de Bonnet raggiungiamo il col d'Hysope, presso il quale un balcone panoramico permette una fantastica vista sulla valle (c'è anche un cartello esplicativo della genesi geologica della stessa) e successivamente il col de Fontbelle da quale scendiamo verso Sisteron, meta della prima tappa del viaggio.

In albergo troviamo Marcello che è arrivato un'oretta prima di noi e si sta godendo il fresco dell'aria condizionata, dopo la necessaria doccia usciamo per un giro della città che si trasforma presto in una birra per placare la sete. Ci sono parecchi turisti italiani e il gestore del bar ci chiede come mai, non era al corrente della festa della Repubblica!

Sisteron "vale la visita", con la cittadella fortificata che domina dall'alto il tratto di valle della Durance e la prospiciente roccia della Baume, la cattedrale di Notre-Dame-de-Pommiers, risalente al XII secolo, le torri fortificate, le stradine su cui si aprono abitazioni dalle facciate antiche e le piazzette abbellite da incantevoli fontane.
Dopo un primo giro turistico, torniamo a cena nella stessa piazzetta dove ci eravamo concessi la birretta, Le Mas des Saveurs è il ristorante dove ceniamo. Per il dopocena ci spostiamo nel locale a lato per un'ultima birretta e così abbiamo girato tutti i locali della piazza!
Ancora quattro passi per vedere angoli della città illuminati e poi ci concediamo il meritato riposo!
 
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16312036 Inviato: 28 Ott 2022 14:55
 

Secondo giorno sulle strade del Rally di Montecarlo, stamattina il meteo non è dalla nostra. Umido e pioggerellina.

Partiamo da Sisteron e il primo pezzo è una noiosa statale, giunti a Malijiai (cittadina dal nome che sembra più indiano che francese) non mi rendo conto della deviazione in uscita da una rotonda e percorriamo "a vuoto" un lungo pezzo con spartitraffico centrale eusa_wall.gif

Tornati sui nostri passi imbocchiamo finalmente la stradina che porta al primo colle di giornata, il Col de Puimichel, adagiato sulle colline coltivate a lavanda. Scendiamo successivamente verso Le Castellet (solo un'omonimia con il paese che ospita il famoso autodromo) per passare nella valle del fiume Asse e risalire verso il Col d'Espinouse attraverso il quale rientriamo nella valle de La Bléone verso Digne Les Bains.

Da Digne Les Bains saliamo al Col de Pierre Basse e al Col de Corobin su una strada stretta, dapprima in mezzo ai prati poi ai boschi, anche questa resa famosa dal rally di Montecarlo e, in tempi più antichi da Napoleone: la strada è conosciuta con il nome di "Route Impériale" e si narra che il condottiero corso ci passò il 4 marzo 1815 fermandosi alla locanda nel paese di La Clappe, facendosi servire un'omelette e una bottiglia di vino. Stupito del prezzo richiesto chiese: "Sono così rare le uova quassù?", l'oste rispose: "non le uova ma gli imperatori!".

Proseguiamo attraverso il Col des Robines che conduce a Saint André les Alpes e sulle rive del Lac de Castillon. Siamo molto vicini a Castellane, porta d'ingresso per le famosissime Gole del Verdon. Poco prima della diga ci portiamo verso il Col de Saint-Barnabé e quindi, lungo il corso dell'Estéron fino alle Clue de Saint-Auban, piccolo ma spettacolare canyon.

Abbandonata la valle si sale verso il Col de Buis e, passando per Le Champ e la strada D610 si raggiunge Entrevaux, splendido borgo fortificato di origine medievale riorganizzato nel XVII secolo da Vauban, arroccato su uno sperone roccioso in un'ansa del fiume Var.

Qui ci fermiamo a pranzo in un bar, dove Paolo e io ci eravamo già fermati qualche anno fa, che prepara ottimi panini al momento, riempiendoli di ogni ben di dio, a scelta. Un po' per digerire il pranzo, un po' perché il paesino vale la visita, ci addentriamo nel borgo di Entrevaux a piedi, diversamente non si può fare, per scattare qualche foto. Nel tempo della nostra sosta è fortunatamente uscito il sole, riusciamo ad asciugare le antipioggia lasciate stese sulle moto a mo' di bucato.

Ripartiti da Entrevaux saliamo, per una stretta strada ricca di tornanti, al Col de Félines e da lì procediamo verso il Col de Trébuchet procedendo fino ad incontrare la D2211A, che arriva dalla Clue de Saint-Auban, e percorrerla fino al Col de Saint Raphaël in un susseguirsi di curve misto veloci davvero piacevole.

Lasciamo ad un'altra "incursione in terra francese" la discesa a Poggetto Tenieri (Puget-Théniers nella lingua d'oltralpe ma, fino al 1860, questa zona fu sotto il dominio dei Savoia) per salire verso la Baisse de Rourebel e proseguire in quota (attorno ai 1000 m s.l.m.) su una bellissima strada tutta curve passando per il Collet de l'Ail e il Col de Vé Gautier, i colletti minori Saint-Michel e de Sausses fino a raggiungere il Col de Rostan e da lì scendere nella bassa valle del Var, nell'entroterra nizzardo.

Abbiamo prenotato una camera a Castagniers, in un hotel lungo lo stradone dotato di piscina e ristorante, un po' in mezzo al nulla. Al nostro arrivo purtroppo ci viene comunicato che il ristorante non è disponibile (si sta svolgendo un ricevimento privato, forse un matrimonio), ci toccherà prendere le moto per andare a cena. Prima però ci rilassiamo un po' in piscina, la temperatura è ottima (stamattina non era caldissimo) e un bagno ci voleva proprio (peccato che Paolo abbia dimenticato il costume).

Per cena ci spostiamo a Saint Martin du Var, piccolo paesino che non offre moltissime opportunità in ambito ristorativo, c'è un ristorante con i tavoli all'aperto nel bel mezzo della piazza. Sembra che non abbia posto, fortunatamente un padre di famiglia che stava cenando con moglie e figli comunica a noi e al cameriere che in dieci minuti avrebbe lasciato libero il tavolo: abbiamo scongiurato il salto del pasto!

Rientriamo in hotel e ci concediamo un meritato sonno ristoratore.
 
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16312266 Inviato: 31 Ott 2022 12:27
 

Si può fare un itinerario sulle strade del Rally di Montecarlo escludendo il mitico Col de Turini?

Domanda retorica, la risposta è ovviamente "no", anche se inizialmente avevo pensato di non includerlo poiché l'ho già percorso più volte. Redarguito dai compagni di viaggio, ecco pronta la terza e ultima tappa.

Partiamo dall'entroterra nizzardo nella valle del Var, da Castagniers dove abbiamo pernottato, e subito ci inerpichiamo verso la Croix de Fer/Col de l'Olivier per poi tornare verso il Col d'Aspremont e il Col de Châteauneuf de Contes e, passando per Châteauneuf-Ville Vielle (che sembra un gioco di parole, Castelnuovo-Città Vecchia) saliamo in direzione Peira-Cava passando per il Col du Savel e per il Col Saint-Roch. Giunti alla Baisse de la Cabanette abbandoniamo la strada che conduce al Col de Tourini: non è ancora il momento di affrontarlo, prima un po' di mare!

Pas de l'Escous, Col de l'Orme (Lucéram), Col de l'Ablé e Col de Braus sono, in rapida sequenza, i colli che ci portano alla discesa verso Nizza passando da L'Escarène e dal Col de Nice.

L'attraversamento della periferia di Nizza, caotica come tutte le periferie delle città, è il tributo da pagare per lo spettacolo che andremo a goderci percorrendo la Grand Corniche; ci mettiamo anche del nostro andando a cercare un distributore (carissimo) e dividendoci ad un incrocio, grazie ai soliti navigatori che non si mettono d'accordo tra di loro icon_asd.gif

La Grand Corniche, la più alta delle tre strade che collegano la città simbolo della Costa Azzurra a Mentone, famosa per il film di Alfred Hitchcock, Caccia al ladro, con Cary Grant e Grace Kelly; quest'ultima, anni dopo, diventata Principessa Grace di Monaco, proprio su queste curve perse la vita in un incidente d’auto.

Sulla Grand Corniche percorriamo ben tre colli: Col de Villefranche, Col des Quatre Chemins e Col d' Èze godendo dello spettacolare panorama sul mare, su Villefranche sur mer, sul promontorio di Cap Ferrat e sul principato di Monaco. Una visita al "Pricipaute" ci poteva anche stare, sono anni che avrei voglia di percorrere in moto le strade che formano il circuito più caratteristico della Formula 1, ma il GP si era svolto giusto la settimana precedente e non sapevo se tutte le strade fossero riaperte al traffico.

Sopra al Principato percorriamo il Col de Guerre e saliamo al Col de Saint-Pancrace e poi su fino ai 925 m del Col de la Madone de Gorbio sempre con magnifica vista sul mare. La ricerca del pranzo ci porta a visitare il borgo di Sainte-Agnès, adagiato sulle alture di confine con l'Italia, risalente al XI secolo e considerato uno dei borghi medievali più belli di Francia. Sainte-Agnès, inoltre, ospita l'ultimo forte prima del mare della piccola linea Maginot, scavato nella roccia, costruito nei primi anni '30 (1932-1936) e utilizzato per la difesa dei confini francesi dall'avanzata italiana nella seconda guerra mondiale.


La discesa da Sainte-Agnès ci porta al Col de Garde e alla Gajessa, sopra Mentone, e da lì ci inoltriamo nell'entroterra verso Sospel (attraverso il Col d'Erc). Da Sospel la salita al Col de Turini è sempre emozionante, con i tornanti iconici e il pensiero che va alle immagini invernali del rally. L'arrivo in cima è un altro tuffo nelle atmosfere del rally di Montecarlo, manca solo la neve e fa decisamente più caldo.

Proseguiamo passando da La Colmiane / Col Saint Martin per raggiungere la valle della Tinée, salire al Col de la Lombarde e da lì rientrare in Italia. Ceniamo a Demonte in un'ottima pizzeria e rientriamo a casa a notte fonda, fortunatamente domani è domenica e possiamo riposare!


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Ultima modifica di bastiancontrario il 31 Ott 2022 17:06, modificato 1 volta in totale
 
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16312277 Inviato: 31 Ott 2022 14:24
 

Bel girettino! 0509_up.gif
Dalle mie parti si dice che avete fatto più giri voi, che la..... nei tubi! icon_asd.gif

Devo segnarmi qualche colle che per la prossima primavera, soprattutto le Clue de Barles che mi mancano! 0509_up.gif
 
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16312298 Inviato: 31 Ott 2022 16:53
 

Bravi, bravi, bravi! eusa_clap.gif 0509_up.gif
 
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