Buonasera a Tutti, ho deciso di scrivere questo topic per condividere con voi le difficoltà (e le relative soluzioni) incontrate nel montaggio delle staffe per borsa serbatoio, valigie laterali e baule Givi su V85 TT, moto di cui sono recentemente diventato felice possessore.
Avrei dovuto aprire questo topic appena finito il lavoro (a fine febbraio) ma, dati gli impegni personali e dato il momento calmo che stiamo attraversando, mi trovo a scriverne solo adesso sperando che possa tornare comunque utile a quanti ritireranno la moto nelle prossime settimane.
Faccio una premessa: sono un grande estimatore del marchio GIVI, essendomi sempre trovato bene in passato. Questa moto prevedeva, tra gli accessori originali, i classici bauli "griffati" ma, essendo la spesa raddoppiata ed essendo io un estimatore della funzionalità al di sopra di ogni vezzo estetico, ho preferito dotarmi di accessori non ufficiali ma di cui potevo fidarmi comunque alla cieca.
Questo topic non vuole essere una critica aperta a tutto quello che ho montato ma diciamo che molte fatiche si potevano evitare con la giusta progettazione.
Comincio la narrazione proprio dal davanti, dove ho deciso di installare la flangia per borsa serbatoio; Volevo portarmi dietro quella che già avevo sulla vecchia moto, quindi ho optato per la classica flangia tank-lock da avvitare sulla piastra dedicata: su questa moto la bocca del serbatoio è particolarmente vicina al manubrio e, per evitare collisioni, la scelta di Givi è stata quella di arretrare il centro dell'aggancio tramite un lamierino piegato che poi si sarebbe dovuto appoggiare al serbatoio con un piccolo gommino.
di seguito una foto ufficiale
[img]
immagini visibili ai soli utenti registrati
[/img]Uso il condizionale poiché una volta installata (con le classice 4 viti sul tappo + le 4 viti della flangia), la lamiera risultava eccessivamente piegata, al punto da non arrivare a battuta nemmeno sulla piastra del coperchio carburante. inoltre, una volta raggiunto questo primo risultato tramite rozza procedura di raddrizzo "podale", mi trovo a constatare che il rigonfiamento nella parte inferiore della mia borsa (quello a destra nella foto allegata) non permetteva alla stessa di agganciarsi in alcun modo nella sua sede.
immagini visibili ai soli utenti registrati
per arrivare a capo di questo primo problema sono dovuto ricorrere ad una seconda "spiegatura", ancora più marcata, e all'aggiunta di un piccolo tampone gommato, di quelli che si utilizzano come paracolpi nei carrellini industriali, per sostituire il gommino originale nell'appoggiare una parte del peso della borsa carica sulla carena.
immagini visibili ai soli utenti registrati
Passando al posteriore poi ho optato per un immancabile baule centrale da 52l (girare col casco sottobraccio con 35° C non è mai stata una mia priorità). qui nulla di particolare da segnalare: il montaggio è stato rapido ed indolore, altri 4 bulloni da togliere e sostituire, ricordandosi di aggiungere i distanziali in dotazione. l'unico intervento non previsto è stata la limatura di una sbavatura in una delle sedi di queste viti poiché non avrebbe garantito un buon appoggio al distanziale.
la parte più impegnativa è stata l'installazione degli agganci per i telaietti laterali delle valigie e l'adattamento degli stessi.
l'idea del progettista GIVI era quella che si vede nella foto seguente:
immagini visibili ai soli utenti registrati
Oltre ai classici due punti sul telaio posteriore e piastra avvitata dietro la pedana passeggero (in verde), il telaio si sarebbe dovuto agganciare al quarto punto di fissaggio, ricavato sul portatarga. per installare quest'ultimo supporto, si sarebbe dovuta seguire la seguente procedura: smontaggio targa e portatarga, smontaggio frecce, rifacimento cablaggio frecce allungato, montaggio della piastra sul portatarga (indicata con frecce rosso-blu), montaggio frecce sulla medesima (molto più in basso della posizione originale), chiusura vecchia sede frecce con tappo (frecce giallo-rosse). Tutto questo perché il telaio lato destro, dove indicato dalla freccia viola, collideva per 5 miseri millimetri con l'indicatore di direzione destro (il sinistro, seppure con spazio risicato, è libero di muoversi). Io, da buon metalmeccanico e, soprattutto, da geloso padrone di qualcosa appena uscito dalla catena di produzione, ho preferito trovare una soluzione molto meno invasiva al problema.
Innanzitutto ho proceduto col farmi saldare (da un collega esperto) un ottimo raccordo sostitutivo, dalla sezione più che raddoppiata rispetto al tubolare originale; a prova di bomba insomma.
immagini visibili ai soli utenti registrati
Poi, come era ovvio aspettarsi, ho proceduto ad eliminare il problema.
immagini visibili ai soli utenti registrati
Ho riempito quindi le cavità con silicone e verniciato il tutto adeguatamente. In seguito ho aggiunto, come ulteriore sicurezza, uno strato di gomma sul piatto saldato, in modo da evitare, in caso di forti vibrazioni, il contatto freccia-telaio. Purtroppo non ho foto del pezzo finito ma posso procurarle eventualmente se saranno richieste in seguito.
Il passo successivo è stato adattare la piastra su cui si trovava il quarto punto d'appoggio. L'obiettivo finale rimaneva smontare meno pezzi possibile dalla moto, per cui ho pensato che la cosa più giusta da fare fosse aggirare la struttura del portatarga in toto. Di conseguenza mi sono munito di disco flessibile e saldatrice per aggiungere due prolunghe agli estremi di questa benedetta lamiera.
immagini visibili ai soli utenti registrati
Infine ho applicato la stessa gomma di prima sul lato posteriore di questo pezzo, evitando anche qui lo sfregamento della targa con l'acciaio del telaio.
immagini visibili ai soli utenti registrati
insomma, non un lavoro impossibile, basta adattarsi un po' e ci si evita tutta la magagna dello smontaggio frecce, operazione molto laboriosa in quanto ostacolata da parecchie plastiche e viti nascoste.
Tutto questo si sarebbe potuto evitare se i pezzi fossero stati studiati più attentamente, ma non posso lamentarmi, il risultato finale è comunque entusiasmante.
Se avete domande non esitate a chiedere.