Premessa: per questioni di semplicità i termini "tasse", "accise", "imposte" e simili saranno considerati sinonimi.
IN QUALI CASI DEVO PAGARE LE TASSE DI IMPORTAZIONE?
Innanzitutto, non sempre occorre pagarle. Se il pacco proviene da uno Stato membro dell'Unione Europea, grazie agli accordi comunitari, indipendentemente dal valore del pacco nulla è dovuto. Quindi, se possibile, meglio comprare dall'UE!
NB: nonostante non aderisca all'eurozona e nonostante l'esito del referendum sulla "Brexit", quanto detto è al momento valido anche per il Regno Unito (UK).
Se invece il pacco arriva da un Paese extra-UE, come ad esempio gli Stati Uniti o la Cina, se il valore del pacco supera i 22,00 euro c'è il rischio di dover sborsare altri soldi. Con un po' di fortuna però, si può "farla franca": i controlli doganali si fanno a campione, quindi se non ispezionano il pacco tutto a posto, altrimenti tocca pagare. Non c'è un criterio preciso, ma diciamo che più il pacco attira l'attenzione (perché sembra costoso o è ingombrante), più è facile che venga esaminato.
Dato che giocare d'azzardo può costare caro, consiglio di considerare sempre i costi d'importazione in anticipo. Voglio comprare un oggetto in vendita a 200€? Devo considerarlo fin da subito come un oggetto da 200€ più le tasse; dopodiché, se è ancora conveniente compro, altrimenti ci penso su. Poi se non fermano il pacco tanto meglio, ma almeno si evitano brutte sorprese!
SU QUALE VALORE SI CALCOLANO LE TASSE?
Le tasse si calcolano sul valore del pacco, cioè: non si considera solo il costo dell'oggetto in sé, ma anche i costi della spedizione, più il costo di eventuali servizi ad essa collegati (tipo l'assicurazione).
Se si paga con valuta straniera, bisogna per prima cosa convertire il valore in euro. I tassi di cambio sono imposti dalla dogana e variano mensilmente; sono consultabili qui:
https://www.agenziadoganemonopoli.gov.it/portale/dogane/operatore/e-inoltre/cambi-doganali
NB: bisogna sempre prendere i tassi di cambio del mese in cui è scattato il controllo doganale, non quello di acquisto della merce.
QUALI SONO QUESTE TASSE? L'IVA?
Anche, ma non solo.
Per prima cosa, ci sono i diritti di sdoganamento, cioè in pratica il costo della spedizione dalla dogana a casa. Sono fissi e attualmente corrispondono a 5,50€ se il pacco vale meno di 1000,00 euro, altrimenti sono di 11,00€.
Poi ci sono i dazi doganali, cioè delle tasse che lo Stato mette su tutte le merci che vengono importate nel nostro Paese. L'importo dei dazi doganali è variabile perché dipende da quello che comprate (la cosiddetta "categoria merceologica" del bene) e da dove lo comprate, ma si può calcolare in anticipo.
Infine c'è l'IVA, che consiste in una tassa del 22% sul totale. Totale di che? Di tutto: costo dell'oggetto + spedizione e servizi affini + dazi doganali + sdoganamento. Ebbene sì, bisogna pagare una tassa (l'IVA) sulla tassa (i dazi)!
Sul sito delle Poste c'è una pratica tabella riassuntiva:
http://www.poste.it/postali/estero/sdoganamento-tariffe.shtml
COME CALCOLO I DAZI DOGANALI?
Calcolare i dazi non è affatto semplice, perciò vi guiderò passo per passo.
Per prima cosa apriamo l'indice della tariffa doganale d'uso integrata, o TARIC, consultabile a questo indirizzo:
https://aidaonline7.agenziadogane.it/nsitaricinternet/TaricServlet
Clicchiamo su su Nomenclature => Taric => Indice Taric
dopodiché andiamo alla sezione XVII e clicchiamo sul numero 87, che è la macro-categoria che comprende auto, moto, scooter, bici e quant'altro
e infine clicchiamo su 8714, che è la categoria relativa agli accessori e ai componenti per motocicli e ciclomotori.
Ora la cosa si fa più complicata: bisogna trovare la categoria che meglio descrive il contenuto del pacco. I pezzi per moto e scooter sono tutti all'inizio dell'elenco. Diciamo di aver comprato uno scarico: la categoria giusta è "Silenziatori e tubi di scappamento; loro parti", il cui codice è 8714-1040-00.
Adesso torniamo alla home page del TARIC e andiamo su Misure => Taric => Importazione
*nel riquadro "Codice nomenclatura" bisogna mettere il codice trovato prima;
*in "Paese", il Paese di provenienza del pacco (che non sempre corrisponde con la nazionalità del venditore, occhio!).
*su "Data di riferimento", la data in cui il pacco è arrivato in dogana (se lasciato vuoto si considera data odierna).
Diciamo che abbiamo comprato uno scarico della... non facciamo pubblicità... Vince's Hiney proveniente dagli Stati Uniti. Mettiamo quindi tutti i dati e confermiamo. Ci troveremo davanti a una schermata simile:
Le cose più importanti sono i numeri a sinistra. Il "4" sta a significare che i dazi doganali sono del 4%, mentre il "22" che l'IVA è del 22%.
Ecco qua! Una procedura semplicissima ed immediata, non c'è che dire...
NON CI HO CAPITO NIENTE! PUOI FARE UN ESEMPIO PRATICO?
Nessun problema! Continuiamo con l'esempio dello scarico: diciamo che in negozio ce l'hanno proposto a 600 euro, mentre online l'abbiamo visto a 350 dollari americani, più 40 dollari di spedizione dagli USA, più altri 10 per l'assicurazione del pacco. La domanda è: conviene comprarlo online o in negozio?
Iniziamo calcolando il valore di partenza: il pacco vale 400 USD (350+40+10), il cambio attuale imposto dalla dogana è di 1,1268 USD per 1 EUR perciò il valore del pacco è di 354,9876 EUR. Facciamo 355 euro per comodità, va'!
Visto il valore del pacco, se ce lo fermassero dovremmo pagare anche i dazi. Andiamo sull'indice TARIC, ripetiamo la trafila, troviamo che i dazi sono del 4%. Lo sdoganamento invece ci costa 5,50€ e l'IVA è del 22%.
Facciamo due conti:
- VALORE BASE = 355€
- AGGIUNGO I DAZI => 355 + 4% = 369,20€
- AGGIUNGO LO SDOGANAMENTO DI 5,50€ => 374,70€
- APPLICO L'IVA AL TOTALE => 374.70 +22% = 457,13€
COME SO SE MI HANNO FERMATO IL PACCO?
Tutte le spedizioni internazionali vengono smistate sul territorio dalle Poste, perciò basta controllare il tracking del pacco sul loro sito:
http://www.poste.it/online/dovequando/home.do
Se è fermo all'hub già da un po', si può o aspettare e sperare che sia solo un ritardo, o contattare la dogana e chiedere informazioni (in quel caso il controllo diventa certo).
In ogni caso, prima o poi la dogana telefonerà per avvertire
- che ci sono tot euro di tasse da pagare, se il valore dichiarato sul pacco convince i doganieri
- he è necessario fornire più informazioni, se i doganieri pensano che il valore dichiarato sia troppo basso
MI HANNO CHIESTO DI DICHIARARE CONTENUTO E VALORE DEL PACCO. E SE MENTO
PER RISPARMIARE?
Intanto, è assolutamente illegale. Poi, rischia di ritorcersi contro chi lo fa.
I doganieri non sono idioti e non ci vuole molto a cercare su eBay quanto possa costare un pezzo di una moto; dichiarare un valore troppo basso li farà solo insospettire... e in caso di dubbio, i doganieri hanno pieni poteri per stabilire loro un valore per il pacco!
E se, ad esempio, stabiliscono che il nostro pacco da 355€ per loro ne vale 800? Beh, in quel caso ci si può appellare, ma bisogna fornire delle prove, come ad esempio la ricevuta del pagamento. Se era stato dichiarato il giusto, si manda la documentazione, si paga il dovuto e la storia finisce lì. Se però si è provato a fare i furbetti... beh, inviare le prove di una tentata elusione fiscale non mi sembra una gran pensata, quindi l'unica cosa da fare è accettare la stima dei doganieri e pagare centinaia di euro di tasse a vuoto. Davvero una gran furbata!
Quindi: meglio dichiarare subito il giusto. Il gioco non vale la candela
A CHI DEVO PAGARE?
Al corriere di Poste Italiane/SDA quando consegnerà il pacco a casa, oppure allo sportello postale se si preferisce il ritiro di persona. Funziona come un contrassegno: o si paga, o non si può ritirare il pacco. Per la consegna a domicilio consiglio di avere sempre i soldi giusti al centesimo, perché i postini non sempre sono attrezzati per dar di resto.
È tutto! Spero che la guida possa essere utile a qualcuno e che non sia risultata troppo lunga o noiosa. Lamps!