Infatti….
Non ci dimentichiamo quanto possa essere pericoloso ( e subdolo ) il contagio indiretto .
Faccio un esempio .
Sono positivo asintomatico , non consapevole della mia condizione , ed esco per fare un po' di jogging , ovviamente sudando .
E durante il percorso tocco una panchina , un lampione , una recinzione , un cartello di segnaletica verticale .
Dato che , a quanto pare , questa "bestiolina infame" è capace di campare al di fuori di un organismo per diverso tempo ( ancora stanno studiando quanto ) , se una persona tocca uno degli oggetti su cui ho lasciato la mia "traccia" di Covid 19 prima che questo schiatti ( pace all' anima sua ) , la stessa viene esposta al contagio .
Il discorso sul sudore è soltanto un esempio , perchè il virus potrebbe essere veicolato anche da un colpo di tosse , da uno sputo , dalla mia mano con cui mi sono strofinato un occhio ( o levato una "caccola" dal naso ) .
Ho già espresso la mia opinione in altro topic del forum .
Al momento l' unica maniera per rallentare ( o , meglio ancora , fermare questo scempio ) sembra essere il fermo totale di ogni possibile attività umana veicolante .
E' dura , ma l' esperienza di chi ci è già passato sembra indirizzarsi verso questa soluzione .
Sperando che possa bastare .

Insomma in questi giorni vado in auto al supermercato a fare la spesa e nessuno dice niente (mi tocca solo fare una lunga coda all'entrata).
Ogni tanto poi esco di casa a piedi e faccio un po' di attività motoria (passeggiata) con mia moglie, attento a tenere 1-2 metri di distanza da lei e da tutti quelli che incontro.
E se un agente mi chiede "lei dove va ?" io posso rispondere; facciamo un po' di attività motoria per mantenerci in buona salute." Voglio vedere se ha da dire qualcosa. Infatti dove andiamo a passeggiare non troviamo agenti ma altra gente che passeggia o porta la borsa della spesa.
Non siamo mica in Cina, che se uno usciva gli andavano dietro col drone.
Comuqnue ci pensa l'epidemia a farci passare la voglia di passeggiare. Quelli che incontriamo hanno tutti le mascherine e lo sguardo terrorizzato. Non c'è gusto a incontrarli.
E poi queste benedette mascherine (notare che il governo non le chiede nemmeno) pare che servano a poco. Al massimo a trattenere le famose goccioline quando si parla (quindi a proteggere chi si incontra, non noi, perchè i virus sono così piccoli che passano attraverso i pori della mascherina, se non cavalcano goccioline. Ecco perchè il governo non le raccomanda; anzi lo dicono espressamente che basta tenere una distanza di 1 metro da chi si incontra.
Però queste mascherine... non si trovano da nessuna parte. (sarà per questo che non le raccomandano ? Se fossero obbligatorie la gente si suiciderebbe).
Stamattina finalmente ho scoperto che le vende Amazon (figuriamoci). Care, e a prezzi d'affezione, e con tempi di consegna di 15 giorni, oppure fra 5 giorni a prezzo raddoppiato, parecchio alto. Ma per la salute...
Le ho ordinate. Me le consegneranno fra 4 giorni. Mi fido di Amazon, ma già leggo dai giornali che c'è gente che al posto delle mascherine consegna dei pacchi di stoffe inutili. Per fortuna Amazon permette di restituire la merce.
Ma il nostro Stato che stanzia 25 miliardi perchè non trova 50 milioni per comprare e distribuire a tutti gratis le mascherine ?

P.S. il discorso del contagio di quello che tocchiamo è reale. Infatti quando vado a fare la spesa metto dei guanti di lattice comprati al volo (i supermercati regalano anche quelli monouso, scomodissimi) e li porto per tutto il tempo. Mi sento più al sicuro con quelli.

Tutto giusto, fermo restando che se quando torni a casa ti lavi le mani il virus che hai preso sulla panchina, lampione, recinzione lo hai fregato.
Evidentemente se la riforma ha previsto che si può circolare a determinate condizioni significa che si può circolare a determinate condizioni.

Sempre che , dopo il contagio indiretto , inconsapevolmente porto la "traccia" di Covid a contatto con la bocca , il naso , un occhio .
Quindi , teoricamente , dovrei effettuare l' operazione disinfettante ( passatemi il termine , pur se non totalmente appropriato ) ogni volta che vengo a contatto con oggetti di possibile veicolo .
La riforma è stata compilata tenendo conto di molti fattori .
Non ultima , la possibilità di mandare "fuori di testa" una bella fetta di cittadini .
Che , se messi crudamente davanti alla reale contagiosità del fenomeno , potrebbero creare una situazione di panico generale .
Potenzialmente più pericolosa del Covid stesso .

Beh certo, se uno esce e tocca varie superfici e poi si mette le dita negli occhi o nel naso significa che ha capito poco della situazione.

Non ho usato il termine "inconsapevolmente" a caso .
Le azioni menzionate sono estremamente istintive , ed è molto difficile rendersi conto di quante volte le compiamo .
Ogni autorevole fonte di ricerca su questa tremenda pandemia è concorde sul fatto che , in attesa di un sistema di contrasto usuale ( vaccino , prodotto farmacologico ) , che pare richiederà parecchi mesi , l' unico modo che abbiamo per non "aiutare" il Covid nel compiere il suo lavoro , è l' eliminazione più capillare possibile di qualsiasi attività veicolante .
Ed è essenziale che ognuno ci metta il massimo impegno , evitando di "aiutare" la piccolissima ma fetentissima bestiola .

Non capisco tutto questo accanimento da haters che c'è in giro contro chi esce a passeggiare o a fare sport all'aperto... è consentito dalla legge, salutare e perfettamente sicuro. Piuttosto, non so voi, ma guardando quotidianamente l'aggiornamento dei numeri, negli ultimi giorni inizio a pormi qualche dubbio sull'efficacia di queste misure. Spero vivamente che tutto ciò serva concretamente a qualcosa.

ciao

WK

Penso di aver già espresso il mio pensiero ampiamente.
Se guardiamo al caso, la maggior parte degli incidenti avviene in casa, certo, anche andando a fare 2 passi mi può cadere un meteorite in testa, un lampione no perchè qui manco quelli ci sono se non in paese.

Parlando serenamente, penso che le aziende che fanno automobili, per citare l'esempio di prima, non sono così necessarie per gli italiani segregati in casa. E in queste aziende come la mia, siamo in centinaia per ogni turno, che lavorano, mangiano e fanno le pause caffè senza rispettare le norme di contagio, altro che giro in bici!! Aggiungiamo che arriviamo da tutte le parti della provincia, decine e decine di Km (io ne faccio 20 di sola andata) alcune eccezioni fuori provincia. Un mio collega ne fa 80 tutti i giorni, una decina di altri che lavorano a contatto con me 35.... E tu mi parli del giro in bici in aperta campagna che ho fatto 1 giorno solo per staccare la testa e pensare agli affari miei...

Ecco, è questo che intendevo, rispetto delle leggi, attenzione per il prossimo, dare a ogni azione una sua priorità, improrogabilità, sensatezza.
Ho i cani, anche quelli devono andare a fare pipì.
I figli devono stare a casa, ma se escono un giorno e si sfogano (in sicurezza e senza eccessi), poi se ne stanno tranquilli e sei sicuro che quando sono usciti non di nascosto li hai potuti controllare.

Tenere aperte certe attività produttive può servire per fare in modo che chi ci lavora mantenga il lavoro anche quando questa emergenza sarà finita.
L'azienda deve darti il modo di lavorare mantenendo la distanza di un metro o dotandoti di mascherina, se durante le pause caffè e durante la mensa le persone non rispettano le norme di contagio significa che hanno veramente capito nulla di quest'emergenza e che cercheranno in ogni modo di aggirare le regole fregandosene di tutto.
Poi quando il 3 aprile questa situazione verrà prolungata per un altro mese forse cominceranno a capire la gravità della situazione.

I contagi stanno aumentando semprw di più, evidentemente perché alcune tipologie di persone non hanno ancora capito, da me girano molti anziani come nulla fosse. Dovrebbero irrigidire ancora le regole perché evidentemente quelle disposte fino ad adesso non sono state sufficienti a fermare gli incoscienti, c'è ancora troppa gente in giro che sta troppo vicina

Tenere aperte certe attività produttive può servire per fare in modo che chi ci lavora mantenga il lavoro anche quando questa emergenza sarà finita.
L'azienda deve darti il modo di lavorare mantenendo la distanza di un metro o dotandoti di mascherina, se durante le pause caffè e durante la mensa le persone non rispettano le norme di contagio significa che hanno veramente capito nulla di quest'emergenza e che cercheranno in ogni modo di aggirare le regole fregandosene di tutto.
Poi quando il 3 aprile questa situazione verrà prolungata per un altro mese forse cominceranno a capire la gravità della situazione.

I contagi stanno aumentando semprw di più, evidentemente perché alcune tipologie di persone non hanno ancora capito, da me girano molti anziani come nulla fosse. Dovrebbero irrigidire ancora le regole perché evidentemente quelle disposte fino ad adesso non sono state sufficienti a fermare gli incoscienti, c'è ancora troppa gente in giro che sta troppo vicina

E durante il percorso tocco una panchina , un lampione , una recinzione , un cartello di segnaletica verticale

La legge dice che si può uscire per motivi di lavoro, per fare la spesa, per andare dal medico/farmacia o per comprovata necessità

Quando uscite cercate di immedesimarvi in un criminale che è appena fuggito di prigione, non fatevi notare da nessuno, non dite agli amici quello che fate, ne quando lo fate, ne dove lo fate; meno la gente vede altra gente meglio è, perché poi se vi vedono sicuramente penseranno "eh ma allora potrò sicuramente uscire se mi tengo a distanza".

Certo che serve, ma bisogna che TUTTI siamo attenti e rispettosi delle indicazioni, per vedere un calo della diffusione ci vuole tempo, ricordiamoci che ci possono volere anche 14 giorni prima che la malattia si riveli.

la cosa che mi fa riflettere è che - stando a quanto dice l'organizzazione mondiale della sanità - 14 giorni è il tempo massimo di incubazione, ma la media è sui 5 giorni. Se consideri 5gg di incubazione + 2-3gg per arrivare alla diagnosi, da qualche giorno avremmo già dovuto vedere una chiara diminuzione dei nuovi casi, dovuta alle misure radicali prese dal governo, e invece i casi aumentano con lo stesso ritmo di prima. Questo è strano... spero di sbagliarmi

ciao

WK

la cosa che mi fa riflettere è che - stando a quanto dice l'organizzazione mondiale della sanità - 14 giorni è il tempo massimo di incubazione, ma la media è sui 5 giorni. Se consideri 5gg di incubazione + 2-3gg per arrivare alla diagnosi, da qualche giorno avremmo già dovuto vedere una chiara diminuzione dei nuovi casi, dovuta alle misure radicali prese dal governo, e invece i casi aumentano con lo stesso ritmo di prima. Questo è strano... spero di sbagliarmi

ciao

WK

Concordo al 1000% con tutto!
La parte evidenziata poi sta sfuggendo a molti.

Per quanto riguarda il lavoro direi che, anche qui, si rivela la nostra italianità nel "chiagni e fotti", se da una parte è innegabile che le aziende si siano mosse con grande ritardo nel riorganizzare modi e luoghi di lavoro, cercando di adattarsi all'emergenza, è anche vero che noi lavoratori ci lamentiamo per tutto ed usiamo le scuse più ignobili per starcene a casa.
Sento lamentarsi per pausa caffè e pasti, ma non abbiamo capito che fortuna abbiamo a conservare il lavoro? Se per un mese, o quello che sarà, non si può prendere il caffè oggi due ore di lavoro oppure si va in pausa pranzo invece che alle 12:30 spaccate ma prima o dopo (per non avere troppe persone contemporaneamente in mensa) mica si muore.
Lavoro sulle reti gas è vero la mattina manca il rito del caffè prima di cominciare a lavorare e, quelle rare volte che ne ho voglia, il ristorante aperto, ma non ne faccio una tragedia! Mi faccio la pasta fredda a casa o un panino, oppure mi porto un frutto, se sono stanco mi siedo in furgone 30 minuti e riposo, chiaro che non è come prima ma la situazione lo richiede.
Invece no, noi italiani vogliamo stare tutti a casa, a casa a fare cosa? Siamo invidiosi di amici che sono sui social a condividere cazzate tutto il giorno? Chi pensiamo paghi (perchè ricordiamoci che queste ore a casa vanno pagate o comunque hanno un bel costo per la società e l'azienda) il nostro stare a casa? Invece che andare in azienda a richiedere la sicurezza per poter lavorare, come bovini impazziti, pretendiamo di stare a casa in cassa integrazione, ferie o malattia.

Sveglia ragazzi.

...ma tu quando vai al parco ti fermi a leccare le panchine? no? allora non c'è alcun rischio anche se tocchi tutto, torni a casa, ti lavi le mani e stop.

piuttosto, dal momento che sembrerebbe che sulle superfici dure (acciaio, plastica) il virus resiste ed è contagioso fino a 72 ore, mi chiederei quanto sono sicure le cose che compriamo al supermarket e poi ci mangiamo... es: compri un formaggio imbustato in plastica su cui qualcuno ha tossito, lo scarti, non ti lavi le mani perchè sei già a tavola, e voilà ti becchi il virus.

ciao

WK

Come sempre si generalizza un po, pensa a una catena di montaggio, dove su quella carcassa di auto ci lavorano in parecchi, provenienti da mezza provincia. Hai i guanti, ma se con i guanti ti asciughi il sudore o mentre prendi il fazzoletto per soffiarti il naso sei punto e a capo.
Ora prendi qualcosa di più piccolo di un'auto, magari bici o motori o lavorazioni dove ti devi spostare e quel prodotto viene toccato da decine di persone che devono scambiarselo anche in via ravvicinata.
Poi vai a prendere il caffè, che su una linea di montaggio penso sia meno "svago" e più necessario.... Ma in quella sala caffè in quanti sono passati, quanti si sono seduti, quanti hanno premuto i tasti, l'aria che respiri (non sono aree enormi) quanto è viziata?

Io non sto certo dicendo che dovremmo stare tutti a casa perchè non ho voglia di lavorare, ma perchè non ha senso tenere chiusa una piccola scuola di provincia e poi tenere aperte molte aziende con centinaia o migliaia di dipendenti che provengono da tutte le direzioni, sono cose ben diverse. E che le probabilità di contagio è più facile che avvenga su un luogo dove devi muoverti, sudare, interagire, piuttosto che in una classe dove stai seduto dietro a un banco.
Se poi i bambini li lasciamo ai nonni che sono i primi a patire per il contagio allora tanto vale.

Cerchiamo di non generalizzare e avere una visione più completa del problema, se uno che va a trovare i genitori anziani per prendere un caffè e fare 2 chiacchiere, bisogna spiegargli che hanno inventato il telefono e potrebbe ucciderli. Se questi non hanno l'auto e vivono in aperta campagna, certo non tutti i giorni, ma qualcuno che gli porta la spesa ci vuole.
Idem per il lavoro, certe lavorazioni consentono le distanze di un metro e sono necessari, altri sono inutili in questo momento e sono fisicamente impossibilitati al rispetto delle norme.

Mica stò generalizzando.
Lo so benissimo che esistono questi problemi, secondo te medici ed infermieri come stanno operando? Senza fermarsi mai da inizio a fine turno, se loro possono noi no?

Per il discorso linea di montaggio: si può andare avanti a turni ridotti come produttività, tenendo l'azienda aperta, con meno persone c'è più posto. In oltre bisogna fare, come detto sopra, un pò di sacrifici e tenere a mente le procedure di sicurezza.
Dai siamo seri. In molti, compresi molti che scrivono qua, sono presi della psicosi e quindi "tutti a casa a cantare sul balcone".

E bada bene che non stò generalizzando.

Gia oggi che e' solo il 18 qualche persona sta andando fuori di testa

Scusa, ma quanti dottori e infermieri esistono in Italia e quanti fanno come stai dicendo, siamo seri!!
Per il discorso linea di montaggio ne riparleremo quando inizieranno a cambiare qualcosa come dici tu, per ora è tutto pressochè identico a come era 3 mesi fa tranne qualche cavolata tipo "lavatevi spesso le mani" appeso in bacheca, ma qui ora sono io che generalizzo.

Ho amici e conoscenti infermieri che lavorano tra Brescia e Bergamo, prova a chiedere a loro e poi mi dici.

Forse per chi è seduto dietro una scrivania è più facile restare a un metro di distanza, non fare pause caffè in 8 ore consecutive di lavoro e non mettere le mani dove ce le mettono tutti. E le norme di contagio a volte non sono compatibili con il lavoro che devi compiere, ma questo non lo decido certo io ma certe persone in alto che non vogliono perdere parecchi milioni di euro. Non per niente iniziano a agire solo ora che lo Stato li ha obbligati oltre ad alcune "rivoluzioni" interne