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Mini viaggetti tra passi montani [cerco idee e consigli]
15996720
15996720 Inviato: 4 Ago 2018 17:08
Oggetto: Mini viaggetti tra passi montani [cerco idee e consigli]
 

Buon giorno ragazzi. Le desiderate ferie estive sono arrivate anche per me; visto che non ho possibilità e neppure voglia di fare vacanze vere e proprie, stavo pensando nelle tre settimane disponibili, di concedermi un paio di uscite con la moto, forse anche tre, vedremo anche il meteo....

Per uscite intendo stare fuori due o tre giorni al massimo: Per me sarebbe una novità, con la moto finora sono sempre rientrato dopo poche ore, 200 km al massimo. Dico non più di tre giorni, ma inizierei con due, sia perchè per ragioni familiari non me la sento di stare via più di un paio di notti consecutive, ma anche perchè non ho possibilità di caricare bagagli (non ho ancora montato portapacchi, probabilmente lo farò ma non questo mese).

Ho a disposizione una piccola Naked Yamaha, e su questa gli unici spazi di carico che ho aggiunto io sono una borsettina da serbatoio, che con pronto soccorso, occhiali, cellulare e qualche portachiavi è già satura, e una borsetta un poco più grande sulla sella passeggero che contiene catena e lucchetto , giacchetta e sovrapantaloni da pioggia, set per le forature e qualcos' altro, tipo un paio di chiavi fisse. Inutile ricordare a voi che conoscete queste moto moderne meglio di me, che nel vano sottosella, oltre agli attrezzi di serie, sono riuscito a farci stare solo un blocchetto di legno per mettere sotto alla stampella laterale in caso di terreni cedevoli....e siamo al completo. Portafogli, documenti personali e documenti moto nel borsello gamba.....Quindi, per forza di cose porterò uno zaino, sui 20 / 25 litri penso, e questo già mi limiterebbe come autonomia; ma non è questo il punto, vanno bene anche solo un paio di giorni per cominciare.

Io sono di Como, e dopo essermi fatto e rifatto più volte le strade del mio lago con annesse colline per esercitarmi sulle curve montane e tornanti, vorrei affrontare un paio di passi che conosco molto bene per averli percorsi in auto e a tratti anche in bici. Parliamo del Maloja, tra la Val Chiavenna / Bregaglia e la Engadina, e il Bernina che poi riporta verso l' Italia da Livigno o dalla Val Poschiavo verso Tirano. Vabbè, il Bernina non dovrebbe essere impegnativo, strada veloce, curve larghe e pendenza non impegnativa in quanto distribuita su parecchi km. Il MAloja già mi preoccupa di più, con in tornanti stretti, qualche contropendenza, gran traffico di moto, auto, autocarri e mettiamoci anche spesso raduni di auto d' epoca piuttosto che di appassionati tedeschi di Steyr miltari (già capitato.....). Però penso che sia fattibile. Ehm, non ho specificato che oltre che di mototurismo, non ho grande esperienza anche proprio di uso della moto in generale: questa è la mia prima, in 15 mesi che è con me, 13000 km. Ho capito finora che la guida su strade montane (a patto che siano abbastanza larghe e possibilmente con riga di mezzeria) non mi fa granche paura, però sono piuttosto lento, sopratutto in discesa....

Ma quello che volevo chiedervi, se mi trovassi dalle parti di TIrano / Bormio, e volessi tentare una salita allo Stelvio, magari non proprio fino al passo, come la vedreste? Dico subito che in nessun caso tornerei dal lato più tosto, quello Altoatesino, mi limiterei nel caso arrivassi su a rientrare in Svizzera dalla Val Monastero semmai. Come la vedete? Qualcuno conosce le zone, ha dei consigli (o anche sconsigli, ci mancherebbe.....), o alternative? Grazie mille!
 
15996724
15996724 Inviato: 4 Ago 2018 17:37
Oggetto: Re: Mini viaggetti tra passi montani
 

plantigrado ha scritto:
Buon giorno ragazzi. Le desiderate ferie estive sono arrivate anche per me; visto che non ho possibilità e neppure voglia di fare vacanze vere e proprie, stavo pensando nelle tre settimane disponibili, di concedermi un paio di uscite con la moto, forse anche tre, vedremo anche il meteo....

Per uscite intendo stare fuori due o tre giorni al massimo: Per me sarebbe una novità, con la moto finora sono sempre rientrato dopo poche ore, 200 km al massimo. Dico non più di tre giorni, ma inizierei con due, sia perchè per ragioni familiari non me la sento di stare via più di un paio di notti consecutive, ma anche perchè non ho possibilità di caricare bagagli (non ho ancora montato portapacchi, probabilmente lo farò ma non questo mese).

Ho a disposizione una piccola Naked Yamaha, e su questa gli unici spazi di carico che ho aggiunto io sono una borsettina da serbatoio, che con pronto soccorso, occhiali, cellulare e qualche portachiavi è già satura, e una borsetta un poco più grande sulla sella passeggero che contiene catena e lucchetto , giacchetta e sovrapantaloni da pioggia, set per le forature e qualcos' altro, tipo un paio di chiavi fisse. Inutile ricordare a voi che conoscete queste moto moderne meglio di me, che nel vano sottosella, oltre agli attrezzi di serie, sono riuscito a farci stare solo un blocchetto di legno per mettere sotto alla stampella laterale in caso di terreni cedevoli....e siamo al completo. Portafogli, documenti personali e documenti moto nel borsello gamba.....Quindi, per forza di cose porterò uno zaino, sui 20 / 25 litri penso, e questo già mi limiterebbe come autonomia; ma non è questo il punto, vanno bene anche solo un paio di giorni per cominciare.

Io sono di Como, e dopo essermi fatto e rifatto più volte le strade del mio lago con annesse colline per esercitarmi sulle curve montane e tornanti, vorrei affrontare un paio di passi che conosco molto bene per averli percorsi in auto e a tratti anche in bici. Parliamo del Maloja, tra la Val Chiavenna / Bregaglia e la Engadina, e il Bernina che poi riporta verso l' Italia da Livigno o dalla Val Poschiavo verso Tirano. Vabbè, il Bernina non dovrebbe essere impegnativo, strada veloce, curve larghe e pendenza non impegnativa in quanto distribuita su parecchi km. Il MAloja già mi preoccupa di più, con in tornanti stretti, qualche contropendenza, gran traffico di moto, auto, autocarri e mettiamoci anche spesso raduni di auto d' epoca piuttosto che di appassionati tedeschi di Steyr miltari (già capitato.....). Però penso che sia fattibile. Ehm, non ho specificato che oltre che di mototurismo, non ho grande esperienza anche proprio di uso della moto in generale: questa è la mia prima, in 15 mesi che è con me, 13000 km. Ho capito finora che la guida su strade montane (a patto che siano abbastanza larghe e possibilmente con riga di mezzeria) non mi fa granche paura, però sono piuttosto lento, sopratutto in discesa....

Ma quello che volevo chiedervi, se mi trovassi dalle parti di TIrano / Bormio, e volessi tentare una salita allo Stelvio, magari non proprio fino al passo, come la vedreste? Dico subito che in nessun caso tornerei dal lato più tosto, quello Altoatesino, mi limiterei nel caso arrivassi su a rientrare in Svizzera dalla Val Monastero semmai. Come la vedete? Qualcuno conosce le zone, ha dei consigli (o anche sconsigli, ci mancherebbe.....), o alternative? Grazie mille!


allo Stelvio vado almeno una volta l'anno, e l'ho fatto da tutti i versanti. vai tranquillo che ce la fai tranquillamente. il lato di Bormio è impegnativo ma molto più facile di quello di Trafoi. a me è piaciuto anche il versante svizzero (Giogo di Santa Maria o passo Umbrail). scendendo da lì potresti fare il passo Fuorn (c'è una galleria a pedaggio), e poi Livigno, passo della Forcola e Bernina (che è stupendo, e no, non è particolarmente impegnativo), e scendere fino a Saint Moritz. poi torni indietro e rientri tenedno per Tirano. io un mese fa ho fatto lo stesso percorso ma a ritroso, e mi è piaciuto molto.

oppure se vuoi osare potresti scendere dallo Stelvio e andare a fare il passo Gavia, impegnativo ma paesaggisticamente meraviglioso.
 
15996757
15996757 Inviato: 4 Ago 2018 20:57
 

Ciao, vai tranquillo che problemi non ne hai, con la mt3 vai da tutte le parti, avevo trovato gli Zundapp 50 ad acqua che salivano lo stelvio e andavano molto allegri, andar da solo sarebbe la sola cosa che mi creerebbe dei pensieri, io devo avere qualcuno da parlare prima o dopo e anche per sicurezza. I consigli di Lilit li condivido tutti.
 
15996759
15996759 Inviato: 4 Ago 2018 20:59
 

Grazie Lilit. Sì, i posti che hai nominato erano quelli presi in considerazione come primo giro. Mi sono posto dei paletti, tipo pernottare in Italia e non in Svizzera (va beh, nei limiti del possibile) come pure fare i dislivelli più impegnativi in salita; e cosa non secondaria, cercare di non andare troppo su di kilometri rispetto ai miei standard, diciamo non oltre i 300 / 350 in giornata. Poi chiaro che tutto è legato anche alla meteo, specialmente in zone montane. Con la fortuna che ho io, dopo 10 giorni o forse più si soleggiamento atroce sul nord Italia, non mi stupirei se a metà della prossima settimana subentra una grande variabilità sulle Alpi proprio quando dovrei muovermi io, anzi le previsioni danno proprio questo.....

Comunque, pensando in positivo, avevo immaginato una bozza così:

1° giorno) Como strada Regina - Chiavenna - Maloja - Skt. Moritz - Pontresina - Bernina - Forcola - Livigno (km 175 circa); qui sistemazione in pensione, scarico dei pochi bagagli, sosta pranzo e giro ulteriore.

Livigno - lago - galleria a Pedaggio per la Svizzera - Valle Monastero - passo Umbrail - arrivo sotto lo Stelvio - discesa su Bormio - Isolaccia - Passo Foscagno - Livigno. E sarebbero altri 100 /110 km; totale giornaliero 285 circa. Pernottamento a Livigno

2° giorno) Livigno - passo Forcola - Val Poschiavo - Tirano - Sondrio - Lago di Como sponda occidentale (strada regina), o volendo una variante verso Lecco tramite Valsassina......Diciamo dai 200 ai 220 km fino a Como.

A questo punto chiederei, riguardo al giro "pomeridiano" del giorno 1, considerato che non sarei già più tanto fresco, sarebbe meglio come l' ho segnato io o farlo al contrario, cioè Bormio salita verso Stelvio e discesa dall' Umbrail'? Grazie!
 
15996760
15996760 Inviato: 4 Ago 2018 21:05
 

blbio ha scritto:
Ciao, vai tranquillo che problemi non ne hai, con la mt3 vai da tutte le parti, avevo trovato gli Zundapp 50 ad acqua che salivano lo stelvio e andavano molto allegri, andar da solo sarebbe la sola cosa che mi creerebbe dei pensieri, io devo avere qualcuno da parlare prima o dopo e anche per sicurezza. I consigli di Lilit li condivido tutti.



Scusa, ho letto il tuo mess. dopo la risposta a LIlit.....Certo lo so che c' è gente che fa di tutto e di più con mezzi anche meno "seri", però io ho i miei limiti (della persona, non tanto della meccanica.....). Sono d' accordo che da soli non sia il massimo, ma tant' è.....Anche per questo cercherei di stare un pò "schiscio" con i kilometraggi, stare per lo più in Italia e comunque in zone ben battute! A parte che, penso, motociclisti su quelle tratte la prima settimana di agosto, in sosta a Livigno, sankt Moritz o per lo Stelvio se ne troveranno a palate!!
 
15996761
15996761 Inviato: 4 Ago 2018 21:16
 

La compagnia era intesa per aver qualcuno a fianco, io da solo non ho mai girato, eravamo in due sulla moto, cambia poco per sicurezza ed eventuali guasti che sempre meglio non pensarci, così ho girato l'europa, per indicarti delle strade non sono la persona giusta, con difficoltà trovo la via di casa, ascolta sempre le impressioni del fisico e non esagerare, la zona è molto bella, dovevo farla pure io in agosto ma è saltato per dolori personali, se ti viene fai il gavia che per una naked è un divertimento come anche il resto.Buon giro.
 
15996764
15996764 Inviato: 4 Ago 2018 21:35
 

blbio ha scritto:
La compagnia era intesa per aver qualcuno a fianco, io da solo non ho mai girato, eravamo in due sulla moto, cambia poco per sicurezza ed eventuali guasti che sempre meglio non pensarci, così ho girato l'europa, per indicarti delle strade non sono la persona giusta, con difficoltà trovo la via di casa, ascolta sempre le impressioni del fisico e non esagerare, la zona è molto bella, dovevo farla pure io in agosto ma è saltato per dolori personali, se ti viene fai il gavia che per una naked è un divertimento come anche il resto.Buon giro.


Certo, avevo capito il senso e sono perfettamente d' accordo. Infatti anche per questo ho messo di limiti temporali, non più di due / tre giorni per volta. Diciamo che da quando esco in moto, appunto 15 mesi, sono sempre andato solo, e francamente sebbene la cosa non mi entusiasma, entro certi limiti neppure mi trattiene; certamente sarebbe meglio con un compagno, il massimo se più esperto e ben disposto ad insegnare ed......aspettare: non essendoci, almeno finora, facciamo senza. Ovviamente, non mi posso permettere di pensare a girare l' Europa (ma neppure l' italia) in motocicletta, da solo, alla mia età e con la mia scarsa esperienza! Grazie per consigli e auguri!!!
 
15996804
15996804 Inviato: 4 Ago 2018 23:10
 

Attenzione che il tunnel da Livigno che porta verso la Svizzera è chiuso per frana.
 
15996843
15996843 Inviato: 5 Ago 2018 9:50
 

nighttrain ha scritto:
Attenzione che il tunnel da Livigno che porta verso la Svizzera è chiuso per frana.


Ah, ecco.....Questa non la sapevo proprio, grazie per info! Mi informerò e valuterò varianti. Grazie
 
15996904
15996904 Inviato: 5 Ago 2018 17:37
 

Per esempio evitando il tunnel avevo pensato a queste due giornate, equilibrate come km.

Primo giorno: Link a pagina di Goo.gl


Successivo: Link a pagina di Goo.gl

Fatto così, nel secondo giorno avrei la salita al Passo Umbrail in Svizzera, sconosciuta per me, che porta sotto allo Stelvio, e la parte più bassa di quest' ultimo in discesa su Bormio, penso fattibile, no? Meteo permettendo naturalmente; se no, essendo di base a Livigno, e supponendo peggioramenti del tempo sempre nel tardo pomeriggio, rientro diretto da Bormio e Valtellina evitando le varianti a quote più alte.

Il primo giorno sarà impegnativa la salita al Maloja, ma tant' è, se si vuole vedere qualcosa di bello prima o poi le difficoltà vanno affrontate, e probabilmente meno tecnica la salita da Tirano per la Val Poschiavo fino a ritornare al valico Bernina.

Qualche posto consigliato per pernotto a Livigno? Possibilmente pensione o albergo "bike friendly", almeno con garage coperto e chiuso! Grazie!
 
15999242
15999242 Inviato: 13 Ago 2018 14:43
 

Tanto per aggiornare, se a qualcuno può interessare, dico che finora non l' ho fatto questo viaggetto, almeno, non in quel modo. Ho avuto però occasione di fare il passo del Maloja, da Chiavenna all' Engadina e ritorno dalla stessa parte, il tutto in giornata. Da casa mia circa 260 km.

Ero un poco titubante e indeciso, avevo pensato di fare qualche curva in salita sulla strada del passo (intendo proprio gli ultimi km con i tornanti sopra l' abitato di Casaccia, per chi conosce), di farmi un ' idea per la prossima volta con più tempo, i famosi due giorni, e quindi tornare giù. Ma alla fine curva dopo curva sono arrivato su senza problemi.....Sono stato anche fortunato, visto che nonostante il sabato preferragostano, non ho trovato traffico "complicato", leggasi bus, camper, raduni di autoclassiche....nè nel mio senso nè in senso contrario. Solo molti ciclisti (che invidia per la loro forza / resistenza fisica), però la strada è sempre abbastanza larga. Ho cercato di non farli in modo "tanto per arrivare su", ma di stare ben concentrato sugli automatismi sviluppati nella pratica sulle mie colline: frenare - se serve - per tempo e inserire la marcia giusta, terza su quelli più in basso e più larghi e seconda su quelli più in quota, stretti, dislivellati e ravvicinati; peso verso l' interno, un filo di gas, gamba piegata in fuori e pressione sulla pedana interna, e riaccelerare appena possibile. Sono stato soddisfatto di non avere mai toccato la riga di mezzeria e sono arrivato su senza neppure accorgermene......

Purtroppo la discesa nel pomeriggio è stata un poco più complicata: decisamente più traffico (neppure a farlo apposta erano tutti dietro di me.....), mettiamoci il fatto che la vista dall' alto della strada che si annoda per centinaia di metri sotto di te impaurisce un pò, e la pendenza che in salita neppure avevo sentito, mi ha presentato il conto da subito. Non è successo nulla di male, anche in discesa sono riuscito a non invadere mai la altra corsia, però......credo di essere sceso come un gatto di marmo...ho fatto mio il consiglio che avevo letto in altra discussione riguardo a scendere dallo Stelvio, entrando in curva con il mezzo un filo accelerato e con il freno posteriore puntato, però credo di avere esagerato forse con la lentezza e con lo stare troppo rigido con peso centrale: un paio di auto mi hanno superato subito di slancio; da una altra dietro ho sentito risate immagino di scherno, quindi ho accostato sul diritto e l' ho lasciati passare; chi non ha voluto passare, peggio per loro, sono rimasti dietro a 20 all' ora fino a che la pendenza è diminuita....Effettivamente trovo una gran differenza tra curve (tornanti) affrontate in salita e in discesa, in quest' ultimo caso la mia testa non riesce ancora a gestire controllo della velocità con cambio e freni, spostamento del peso, posizionamento del corpo.....Comunque nel complesso distanza, salita, discesa, tutta esperienza positiva, da ripetere nel giusto lasso di tempo aggiungendo un pernottamento che permette un giro ad anello.

Ehm, per la verità una nota negativa c' è stata, già la mattina all' andata....la mia "verginità" motociclistica è stata violata da una multina presa dalla Polstrada (per fortuna italiana e non svizzera....) per sorpasso azzardato....e sono stati ragionevolmente anche fin troppo comprensivi....se volete ne parliamo da altra parte, tanto per avere pareri o consigli per comportamenti futuri. Nel forum "sicurezza e prevenzione" ad esempio
 
16000519
16000519 Inviato: 19 Ago 2018 14:04
 

OK, giro di due giorni effettuato. Molto bello. Unica variante, non ho trovato da pernottare a Livigno e così ho scelto la tranquillità di Pontresina, in Engadina; ed è stato molto meglio così: da Livigno ci sono passato, e c' era più traffico che a Milano sotto Natale....un delirio.....davanti a me due coppie in moto, con borse laterali e tutto il resto, causa ingombri e traffico in una rotonda si sono anche toccati rischiando caduta.

Per quanto riguarda difficoltà preventivate sui passi, direi molto bene. Primo giorno:

Maloja in salita, non molto traffico e nessun problema; Bernina in salita, trafficato ma strada larga e veloce; Forcola verso Livigno, attenzione per gran via vai di auto, moto, bici; Eria e Foscagno in salita, sempre parecchio traffico ma nessun problema; discesa su Bormio, francamente trovato impegnativa, per pendenza e stato fondo stradale; risalita da Tirano e Poschiavo al Bernina, sempre con traffico ma tranquilla, bella strada.

Secondi giorno: Passo del Forno in salita da Zernez e discesa su val Monastero, ambiente bellissimo nel Parco Nazionale; non troppo difficile; salita all' Umbrailpass dal lato svizzero, direi impegnativa causa strada stretta e parecchi stretti tornanti; discesa dal lato italiano su Bormio (che è poi il primo tratto dello Stelvio), trovata parecchio impegnativa: tornanti, pendenza, fondo stradale, ma sopratutto tantissimi mezzi a due ruote, con motore e senza motore! Comunque con la dovuta calma, sopratutto in discesa, lasciando passare chi era più veloce, fatto tutto!

Contento di averci provato; la moto si è comportata più che bene, nessun problema per quasi 600 km.....poi magari domani in città mi presenta il conto e cade a pezzi....ma questo è un altro discorso.

Già che siamo in tema, avendo ancora una settimana libera, volevo fare un altro giretto, senza pernotto stavolta. Pensavo a Chiavenna - Maloja - Silvaplana - JulierPass - Savognin - Thusis - Splugen - Passo Spluga - Chiavenna. Ovviamente da aggiungere per me partenza e rientro a Como, circa 340 km totali. Qui il link:

Link a pagina di Goo.gl

Qualcuno sa come è lo Spluga a livello difficoltà? Ci può essere differenza nell' affrontare salita da versante svizzero o italiano? Sono passato una volta in auto ma francamente non ricordo e poi con l' auto non rende l' idea! Il Maloja oramai lo conosco....ed anche il Julier l' ho fatto in bici, quindi.....fattibile! E per la frana di Gallivaggio, c' è mi pare una strada alternativa, credo?
Come sempre ringrazio per eventuali suggerimenti (e dissuasioni se è il caso!)
 
16000959
16000959 Inviato: 21 Ago 2018 11:12
 

plantigrado ha scritto:

Qualcuno sa come è lo Spluga a livello difficoltà? Ci può essere differenza nell' affrontare salita da versante svizzero o italiano? Sono passato una volta in auto ma francamente non ricordo e poi con l' auto non rende l' idea! Il Maloja oramai lo conosco....ed anche il Julier l' ho fatto in bici, quindi.....fattibile! E per la frana di Gallivaggio, c' è mi pare una strada alternativa, credo?
Come sempre ringrazio per eventuali suggerimenti (e dissuasioni se è il caso!)


Complimenti per il giro!

Lo Spluga l'ho fatto a luglio, versante italiano e dalla variante più impegnativa con tornanti secchi e ripidi, che è evitabile prendendo la variante per Isola, fra Campodolcino e Madesimo.
Per la frana di Gallivaggio la strada era chiusa solo di notte mi pare fra le 21 e le 5.
A quanto pare a fine luglio hanno aperto la variante a senso alternato con semaforo
Link a pagina di Ilgiorno.it
 
16000972
16000972 Inviato: 21 Ago 2018 12:26
 

snowdog ha scritto:
Complimenti per il giro!

Lo Spluga l'ho fatto a luglio, versante italiano e dalla variante più impegnativa con tornanti secchi e ripidi, che è evitabile prendendo la variante per Isola, fra Campodolcino e Madesimo.
Per la frana di Gallivaggio la strada era chiusa solo di notte mi pare fra le 21 e le 5.
A quanto pare a fine luglio hanno aperto la variante a senso alternato con semaforo
Link a pagina di Ilgiorno.it


Innanzitutto grazie per i complimenti.....se non ci avessi almeno provato, visto dove abito, a portare le ruotine su quelle strade che conosco bene con altri mezzi, mi sarei sentito veramente incompleto; non che adesso sia un motociclista con M maiuscola, intendiamoci, ho tantissimo da imparare e migliorare; ma la mia idea di moto sviluppata in tarda età era proprio finalizzata a questi giri; boh, forse anche per compensare quello che non sono riuscito a fare in bici da più giovane!

Per quanto riguarda il giro con Spluga, se riesco faccio domani; ok, per la frana ho capito che hanno fatto un bypass a senso unico alternato; infatti avevo cercato una notizia simile ma non avevo trovato così aggiornata. Grazie per lil link alla pagina del giornale.

Avevo anche letto penso su questo stesso forum, della "variantina" per Isola, penso che cercherò di prendere quella. Me la devo memorizzare bene già prima perchè non ho il navigatore per poter montare sulla moto, anche se ho l' applicazione sul cellulare non saprei adesso come adesso come fissarlo. Ultima cosa, io salirei al passo Spluga dal lato Svizzero perchè ci arriverei dal Julier, e per quello che è la mia scarsa esperienza ho capito che la salita, a parita di pendenza e larghezza stradale, mi preoccupa meno; sarà problematico scendere dal lato Chiavennasco, pur prendendo quella variante? Grazie ancora!
 
16000975
16000975 Inviato: 21 Ago 2018 12:49
 

La discesa dal versante di Chiavenna è impegnativa soprattutto in quel tratto che puoi bypassare subito dopo la strada che devia verso Madesimo, alla curva successiva prendi la strada in direzione Isola, rientrerai sulla SS36 poco prima di Campodolcino costeggiando il lago di Isola.
Comunque se prendi anche la strada più diretta scendendo con calma è fattibile, serve solo accortezza specie nei tornanti verso destra perché ti trovi ad affrontare raggi di curva molto stretti con pendenze non indifferenti, alcuni immediatamente alla fine di gallerie paravalanghe.
A me è capitato di prendere troppo stretto e lento uno di quei tornanti, con la conseguenza di ritrovarmi fermo a metà percorrenza e cadere come un salame icon_asd.gif
Però l'errore e la conseguente caduta mi sono serviti per imparare come affrontare i tornanti sia in salita sia in discesa (vado comunque tranquillo) tanto che la domenica dopo sono andato a fare Gavia, Mortirolo e San Marco non avendo il minimo problema.
 
16001067
16001067 Inviato: 21 Ago 2018 17:26
 

Va bene grazie mille!!!
 
16001906
16001906 Inviato: 24 Ago 2018 16:06
 

Nuova frana tra Livigno e la Svizzera 😉
 
16001971
16001971 Inviato: 24 Ago 2018 21:22
 

Ah, non ero al corrente. Allora è fresca fresca: infatti stanotte qualche temporalaccio in montagna lo deve avere fatto.....Per fortuna che io sono riuscito a fare i miei giretti, lunedi si riprende il lavoro! Spiace per chi ci abita e magari deve lavorare dall' altra parte e sono costretti a fare varianti infinite, se si parla sempre del tunnel del lago
 
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