ma anche vere opere d'arte... tutti sanno che noi italiani siamo i migliori artisti, stilisti e motociclisti...

E poi ricordiamoci... la sicurezza è data dal pilota non dal mezzo... questo è un ASSIOMA (in epistemologia, un assioma è una proposizione o un principio che è assunto come vero perché ritenuto evidente o perché fornisce il punto di partenza di un quadro teorico di riferimento.)

eh già.... peccato che il pilota sia la "macchina" più fallace ed imperfetta che esista sulla faccia della terra. Se uno si fa la special per piazzarla in salotto e ammirarsela, per quanto mi riguarda può anche assemblarla con sputi e sterco secco. Ma se circola sulle stesse strade dove circolo io, mi fa il favore di lasciarla, nelle sue parti strutturali, come è uscita dalla fabbrica.

No, hai totalmente travisato cosa intendo. Io intendo che l'assioma per cui è il pilota a determinare la sicurezza è totalmente errato. Perché ci sono troppi fattori al di fuori del nostro controllo e noi in quanto esseri umani siamo fallaci e imperfetti. Quindi, secondo me, bisogna partire con mezzi dalla tecnica ineccepibile e non raffazzonati da qualche cantinaro con la saldatrice facile, e da lì poi si aggiunge la bravura del pilota. Ma gli incidenti accadranno comunque, evitiamo di favorirli con meccaniche improbabili.

Poi il fatto è che puoi avere la moto "perfetta" ma se la moto è "perfetta" e il pilota è ubriaco la moto alla perfezione rischia di andare a sbattere... anche se è costruita in modo ineccepibile mentre un pilota attento porta una moto anche modificata così come un monopattino o una bicicletta... in questo senso la sicurezza principalmente sta nel conducente e non tanto nel mezzo che viene guidato...

Quindi è erroneo buttare tutto nel versante delle modifiche per screditare il lavoro artigianale delle modifiche alle moto...

Che poi la storia insegna che le moto da sempre si modificano... le caferacer ne sono l'esempio lampante...

Negli anni 80 era diffusissimo modificare ad esempio i 50ini, in particolare i motori li portavano a 70 o anche 90 di cilindrata... erano meno sicuri ? forse sì ma il tutto dipendeva se il pilota era uno "scavezzacollo" o meno...

intanto siamo già passati dall'assioma che "la sicurezza dipende solo dal pilota" a "principalmente dal pilota", che non è assolutamente la stessa cosa. non scherziamo dai, se mandi rossi o marquez (tanto per dire due nomi di piloti universalmente conosciuti, gente che con la moto se vuole ci fa le impennate in salotto) in strada con le gomme fruste e tassellate, il telaio segato e saldato con le rigidezze stravolte, i manubri dove non erano previsti, le forcelle sfilate di 10 cm, i mono con i precarichi sballati, dei freni assurdi per il tipo di moto, non stai facendo una cosa sicura e rischi che anche loro facciano male a se stessi e agli altri. In italia ci sono troppi "so tutto io" per permettere libertà su certe modifiche.

Oltretutto la normativa restrittiva di oggi è proprio figlia delle elaborazioni anni 80-90 di cui parli

eh vabbè, capisci solo quello che vuoi tu e te la rigiri come ti pare. In poche parole, te la suoni e te la canti. tanti saluti

A togliere il paramotore e a non mettere un eventuale parafango alto mi pare una alleggerita più che una scramblerizzata, il manubrio cosi poi lo vedrei bene su un bel Garelli Noi (il motorino dei giovini degli anni 70) come quello che aveva la mia nonna. Imo esempio di cosa non fare, forse un restauro fai da te post caduta venuto esteticamente "carino".

La Triumph Trophy TR5 Scrambler custom del 1949 guidata da Fonzie nella serie televisiva Happy Days verrà messa all'asta da Bonhams durante il Classic California Sale che si terrà a Los Angeles. Henry Winkler, che ha interpretato Arthur Fonzarelli, meglio conosciuto come The Fonz o Fonzie, era inizialmente un personaggio secondario della serie ma divenne così popolare che gli autori lo fecero diventare una delle figure centrali dello show.

Nella serie Fonzie lavora come meccanico in una officina di moto e possiede una magnifica Triumph alla quale è particolarmente affezionato, quella stessa moto era una cornice per lo stereotipo dell'uomo rude e selvaggio, vestito con la sola giacca di pelle ed amato dalle donne. La moto che nella serie era di Fonzarelli in realtà appartiene ad Bud Ekins, una vecchia gloria del motocross, stuntman per Hollywood (ha fatto quel salto leggendario sopra la recinzione in filo spinato per il film "La Grande Fuga") e uno dei migliori amici di Steve McQueen.

Ekins è stato l'uomo da chiamare ad Hollywood se si pensava di parlare di due ruote in un film, serie tv o pubblicità. Fu proprio lui che venne interpretato quando gli autori di Happy Days gli chiesero di pensare ad una moto per il ragazzo più cool della serie. Per creare il bolide di Fonzie Ekins prese una vecchia TR5 Scrambler decise di rimuovere il parafango anteriore, sostituire il manubrio e verniciare il serbatoio di colore argento.