100travasi ha scritto:
Salve a tutti ragazzi,premetto una cosa,ho letto tanti topic e se prima avevo un dubbio ora ne ho due,forse tre!
Tra uno o due mesi comprerò un 125 enduro racing ed ero intenzionato su un tm 125/gas gas ec/ktm exc.
Ora mi sono fatto una cultura e in sintesi ho capito che
TM EN: moto che predilige la guida veloce stile fettucciato bello crossistico dato il telaio rigido e il motore devoto agli alti
GAS GAS EC: bel compromesso tra veloce e guidato grazie al m0tore molto pastoso in basso e ciclistica(MY con mono reiger) che non si scompone nel veloce delle fettucce
KTM EXC: nata per l'enduro più duro,nel bosco non la batte nessuno (manico a parte) moto molto sensibile al terreno grazie alle wp e al pds che però non aiutano nel veloce
Ora,io ho provato solo un Kappa motard tra le 3 e a breve DOVREI provare un tm 2011 (peimo modello con la valvola elettronica quindi mi sbaglio forse )
il motore ktm mi ha convinto per la coppia in basso e le marce le divora una dietro l'altra.
A me serve una moto con cui mi allenerò 2 ore al giorno 3 giorni alla settimana quindi i consumi sono l'ultimo pensiero e la manutenzione sarà fatta da me per le cose basiche (olio,filtro,catena e cambio pistone) il resto lo farà un'officina specializzata da cross. Ho intenzione di partecipare al regionale campano appena avrò dimestichezza col 125
Non ho intenzione di chiedervi quale vada più veloce o quale sia la più f**a ma,nell'eventualità di una competizione quali sarebbero le modifiche da apportare ciclisticamente per semplificare la vita ad un pilota medio e quale moto è il miglior compromesso tra la fettuccia delle prove speciali e il trasferimento in montagna ecc.
Premetto che la moto la prenderò usata minimo 2007-2008 max 2011 il mio budget si aggira sotto i 4000 e che nella mia zona le GAS GAS sono quasi rare...ma volere è potere
Grazie in anticipo
Ragioniamo così: esiste un "range" secondo cui tu puoi tirare la "coperta" di una moto. Ti faccio un esempio, prendi la TM che di fatto è molto su base crossistica e con sostituzione della pancia e del terminale puoi spostare un po' più in basso l'entrata in coppia (lo fai anche regolando la valvola di scarico e ho sentito molti piloti fasciare l'espansione con il nastro termico per collettori 4T in modo da tirar via risonanza in una data porzione e quindi rendere la espensione più da "bassi" che da "alti"). Puoi Accorciare o allungare i rapporti finali a seconda di che ti serve (se sei in una speciale da 120 all'ora o in una mulattiera con terreno compatto dal buon indice di aderenza il rapporto più lungo o più corto vuol dire tanto). In fine c'è la ciclistica. QUESTA è la più importante nel setting per avere il feeling adatto. Diciamo che il 60% del feeling alla guida lo da la ciclistica e il 40 il "feeling" con il motore. Bada bene che nella "ciclistica" metto dentro anche le gomme!
Sulla ciclistica la primissima cosa da fare è il setting in base al peso tuo: se pesi 80 kili o ne pesi 85 (con attrezzatura addosso) cambia il "sag dinamico". Il sag dinamico è l'"affondo" delle sospensioni in condizione di uso (serbatoio al "90%" e conducente). Per variare questo parametro si può agire o sul precarico molle (se la forcella ha il registro del precarico) o sostituendo la molla. MA può capitare che in certe condizioni avere una moto con un sag inferiore o superiore al sag "ideale" possa esser utile (eccezioni alla regola, rare ma... ci sono!). Oltre al sag esistono i freni idraulici compressione ed estensione (sul "mono" ormai è la norma trovare due registri di compressione e uno di estensione). Questi due parametri regolano la velocià e il comportamento della sospensione in "affondo" ed estensione. Chiudendo il registro della compressione, la forcella o il mono di fatto non è più rigida ma affonderà più lentamente perché "frenata", allo stesso modo chiudendo il registro dell'estensione si estenderà più lentamente. Come detto sopra esistono due registri della compressione sui "mono" ormai su tutte le specialistiche, il primo registro è per le "alte" velocità e lavora sulle compressioni veloci (piccole buche o piccoli movimenti della ruota), aiuta tanto nella precisione sul "veloce" perché limita il saltellamento del mono. L'altro è per le "basse" velocità e frena l'affondo nelle situazioni dove la sospensioni affonda per oltre 1/3 (ma al 99% sbaglio) della corsa. Un altro parametro è la densità dell'olio e la carica d'azoto nel mono (cose da preparatori sospensionisti, un olio più o meno denso farà cambiare il comportamento di TUTTA la sospensione e una carica più o meno elevata di gas nel mono farà cambiare il comportamento idraulico).
Alcuni preparatori davvero cazzuti lavorano anche sulle "lamelle" del sistema idraulico del mono perché variando lo spessore si cambia il comportamento dei registri e del sistema idraulico.
I freni hanno due cose che si possono variare senza sostituire pompante e pinza, la densità dell'olio (più o meno viscoso renderà il freno più o meno aggressivo e più o meno modulabile) e la durezza delle pastiglie che saranno in grado di determinare un freno dal tanto "mordente" (aggressivo) e dal poco mordente (meno potente e modulabile). Queste pastiglie faranno variare anche la temperatura di esercizio del sistema frenante. comunque più morbide significa che aderiscono meglio al disco, si mangiano prima e frenano di più, più dure l'opposto