Mi stavo chiedendo, ma su strada con quale motore si è portati a correre e quindi a rischiare di più?

Il bicilindrico con la coppia che entra quasi subito, il 4 che per entrare nel vivo del motore bisogna farlo salire parecchio o la via di mezzo che è il 3 che spinge praticamente quasi ad ogni regime?

Premesso che ogni tipo di moto può essere pericolosa se non guidata con consapevolezza di ciò che si fa e che il discorso è molto soggettivo ed oppinabile, ma mi chiedevo appunto qual'è il motore che ti fa rischiare di più in strada?

Mi scuso anticipatamente se l'argomento è già stato trattato e confido in una collocazione consona dell'argomento.

Più che il motore è la posizione di guida a incidere
Se voglio andare piano guidando un enduro ci riuscirò più facilmente rispetto a una supersportiva, senza contare che fisicamente sull'enduro ci si stanca andando a forti velocità mentre su una supersportiva ci si stanca andando piano

utilizzero questa frase nel ricorso contro l'autovelox

con quale motore si è portati a correre e quindi a rischiare di più?

L'architettura del motore o il suo carattere non centrano niente, è solamente la testa del pilota a fare la differenza.

Credo ti riferissi al mio messaggio.
Questo è naturale, e l'ho specificato anche io. Io, però, intendevo dire che a parità di pilota secondo me architettura e carattere del motore sommati a una determinata ciclistica (sportiva o non) portano a determinati comportamenti.
Prendo me come esempio: mi metti sul motardino leggero, scattante, divertente etc etc e chi lo guarda il panorama? Mi metti sulla moto che ho adesso e capita spesso che io tenga andature più turistiche... Poi se voglio farmi un passo smanettando un po' lo faccio, perché il mio cervellino mi dice di farlo
Nulla vieta, comunque, di tenere andature tranquille anche con la moto rigida, sportiva, scorbutica e chi più ne ha più ne metta.

Con quello in mezzo alle orecchie

avendo avuto mono e bicilindriche anche molto spinte (VOR 503 SM e Monster S4R) ed avendo provato varie 4 cil supersportive.. personalmente, in generale, preferisco il carattere del bicilindrico e mi sento più sicuro su di esse..

Premesso che il cervello del pilota comanda tutto, ci sarebbe da definire il ritmo e il contesto del paragone..
Ad esempio, per un giro bello allegro in montagna con una tipica naked (tipo Monster, Z, CB..) ritengo che le 4 cil siano più rischiose.
Con le mono/bicilindriche rischi più che altro in apertura, ma lì dipende tutto da te. Il freno motore aiuta molto in staccata e prima di una curva, anche se alcuni lo reputano fastidioso e lo odiano. Di contro c'è il reale pericolo di saltellamento..
Con le 4 cil, per tenere il passo, devi guidare molto "nervoso" tirando le marce e staccando più forte/tardi, esponendoti a maggiori rischi.

Tutt'altro, se fai un giro con la zavorrina, il 4 cil è molto più godibile e puoi rimanere ad andature tranquille senza problemi. Il mono/bicilindrico è meno regolare, quindi strappa e strattona e ti porta ad alzare il ritmo..

Con le 4 cil, vai veramente forte ma se non guardi il tachimetro/cronometro non te ne rendi conto. Con le mono/bicilindriche hai più spinta che magari ti appaga anche senza andare ai 250km/h..

Ovviamente queste sono considerazioni personali, basate sulle mie esperienze e confrontando moto di categoria simile. Bisogna tenere conto che molto dipende anche dai gusti e dallo stile di guida.

Si, con il 4 devi girare più alto, ma perché staccare più tardi/forte?
A pari velocità la decelerazione prima della curva sarà la stessa.
Se il passo è lo stesso, non vedo differenza di pericolosità solo per i giri motore.
Per strada la differenza la fa il manico non la cilindrata.

Si, con il 4 devi girare più alto, ma perché staccare più tardi/forte?
A pari velocità la decelerazione prima della curva sarà la stessa.
Se il passo è lo stesso, non vedo differenza di pericolosità solo per i giri motore.
Per strada la differenza la fa il manico non la cilindrata.