Itinerario: Il confine tra Lazio e Toscana andata e ritorno
Km totali: 650 circa
Giorni: 2 (fine Aprile)
Moto: Tiger800
Foto: Brrtmsontheroad.blogspot.it
Km totali: 650 circa
Giorni: 2 (fine Aprile)
Moto: Tiger800
Foto: Brrtmsontheroad.blogspot.it
Pasqua 2014. Pasqua alta quest'anno. Evvai che magari becchiamo una bella tre giorni di sole!! Sabato diluvio universale romano. Di quelli che ti ritrovi i mezzi anfibi al posto degli ATAC. Il piano iniziale va subito a farsi fottere. Il giro programmato era partenza la mattina presto, autostrada fino a Magliano, poi Narni, Amelia fino a scendere nuovamente a valle, scavallare l'A1 e risalire per Bagnoregio, Bolsena, Pitigliano, deviazione verso Roccalbegna, tratto di Amiatina e ritorno verso Manciano per poi scendere a Capalbio. L'idea era partire il sabato, farsi il giro con calma senza pranzi di pasqua a cui arrivare in tempo e godersi la domenica satolli come dei maiali prima di tornare a Roma comodamente via costa, magari con una tolfatina pomeridiana.
Tutto da rifare. Sabato a Roma con il diluvio, si rimanda la partenza a domenica, il meteo da qualche sole e qualche nuvola qua e la. L'incognita rimangono le strade più o meno bagnate. Sveglia ore 06.30. Preparativi, colazione, doccia, partenza ore 07.30. A Roma c'è perfino un raggio di sole. Rispetto all'itinerario originale decido di uscire ad Attigliano, sperando di arrivare a Bolsena già con il sole e di trovare quindi le strade un po' più asciutte.
Link alla mappa. Per nuova concessione al farraginoso GoogleMaps versione aggornata..
Link a pagina di Mapsengine.google.com
L'illusione di aver fatto la vera paraculata dura il tempo di arrivare in autostrada. NEBBIA. NEBBIA. NEBBIA. I primi 25km di autostrada nebbia totale. Ho anche un discreto freddo essendo le 8 ed ovviamente ho lasciato sulla sedia all'ingresso il paracollo. Ottimo. Mi fermo ad un autogrill sperando di comprare una sciarpetta ma il mio orgoglio non mi permette di andare in giro con una sciarpa calcistica. Meglio il freddo. Ad Attigliano esco comunque. La nebbia si è un po' diradata e di tanto in tanto c'è anche qualche spicchio di cielo. Ovviamente appena la strada sale un pizzichino siamo da capo a 12. Anzi peggio. Visibilità 150\200 m. Peccato perchè la strada che da Narni passa per Amelia e poi scende fino Orvieto è anche bella, l'asfalto normale ma immagino ci sia una bellissima vista sulla valle del Tevere. Immagino. Dopo un paio di sorte fra il divertito e il "ma in che c***o di situazioni mi metto" la nebbia quantomeno mi concede un po' più di tranquillità e procedo, si scende verso Orvieto e finalmente inizia ad uscire il sole.
La strada sale verso Bolsena, lambisce Bagnoregio che purtroppo non ho tempo neanche di vedere dalla moto e finalmente si arriva al lago con un cielo quasi azzurro. Solitamente mi fermo sempre, quasi come sacro rituale, al baretto della rotonda di Bolsena, oggi non posso perchè ho un tassativo limite orario da rispettare alle 12.30 checkpoint a Capalbio Scalo. Però la felicità è immensa, dopo il terrore di farsi 200 km con nebbie strade bagnate e bestemmie come se diluviasse, trovarsi con il sole primaverile, tutta la campagna meravigliosamente verde e la moto.. Continuo lungo il lago, fino a Pitigliano, si entra in Toscana, il paesaggio mano mano si fa più impervio con la strada che slalomeggia fra gli speroni di tufo. Pitigliano, Scansano e poi si va verso Roccalbegna. Qui incappo nel solito errore "scegliere la strada su google maps non è sempre la soluzione migliore". Il tratto fra Sorano e Roccalbegna fa letteralmente c****e. Buche. Buche. Sassi. Avvallamenti. Buche. E tutto ciò dovendomi sbrigare. Provato arrivo ad un bivio dove chiedo informazioni a dei cordiali autoctoni, proseguo per Roccalbegna ma, arrivato all'incrocio con l'Amiatina mi trovo un bel cartello.
Strada chiusa causa frana al km vattelapesca. Deviazione per Semproniano. Il che vuol dire tornare indietro. Mi intrattengo con un simpatico ciclista anch'esso autoctono, che dopo avermi sfidato, mi consiglia di andare verso Manciano visto l'orario e la mia destinazione maremmana. Sono le 11 e un po'. Giro la moto e si riparte. Quantomeno la strada verso Manciano è molto bella, l'asfalto è un po' buono, un po' del c***o, un po' di avvallamenti qua e la, ma il tracciato è davvero bello, fra il misto e il mistro stretto serpeggia sul crinale delle colline, passa sotto Saturnia e risale verso Manciano. L'ultimo tratto, con bell'asfalto e un misto abbastanza stretto è veramente spettacolare. Peccato un po' per il traffico di camper e turisti (occhio alle terme e alle macchine ferme un po' ovunque), ma veramente godurioso. Da Manciano a Capalbio la strada è tranquilla, un po' di lavori qua e la ma alla fine arrivo a destinazione con ben tre minuti di anticipo.
Day 02...
Link alla mappa. Per nuova concessione al farraginoso GoogleMaps versione aggornata..
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Sopravvissuto alla Pasqua come al solito sono appeso al meteo, la mattina però ci riserva un bel sole con qualche nuvola. Colazione in attesa che la giornata si stabilizzi e si parte, questa volta con un po' di calma. L'itinerario prevede Aurelia, poi a Montalto di Castro piegare verso l'interno in direzione Amiata o Bolsena, da decidere. Dopo Canino, vedendo che la strada è bella ma poco divertente opto per la variante: si ritorna verso Manciano ripercorrendo al contrario la strada fino a Roccalbegna e poi Amiata per andare a prendere l'Autostrada a Chiusi. Il tratto Manciano-Saturnia-Roccalbegna è ugualmente bello, anzi ora lo posso fare con calma e me lo godo ancora di più. Forse salendo si subisce qualche avvallamento in più nella corsia destra, ma forse è anche la tranquillità che mi fa pensare maggiormente alla strada rispetto la fretta del giorno precedente.
Bivio di Roccalbegna e si va verso l'Amiata, ancora spoglio. La strada serpeggia lungo i pendii alberati ma anche qui l'asfalto varia molto fra pezzi buoni e pezzi con discreti avvallamenti o qualche ricordino dell'inverno e delle grandi piogge (qualche frana). Al di la di questo c'è da stare attenti perchè si passa attraverso innumerevoli paeselli e agglomerati, quindi a parte un paio di tratti nel bosco molto belli, c'è da andare con passo tranquillo.
Scendo da Piancastagnaio e decido di andare verso Sarteano passando però per Radicofani. Dopo un pezzetto di Cassia la strada sale su, poi un bel tratto misto davvero bello, l'asfalto è buono anche se c'è qualche avvallamento. Per il resto c'è solo da divertirsi e da godere, traffico poco, paesaggi molto belli, curve morbide più o meno veloci, salita, discesa, tornantini, esse.. Arrivo a Sarteano, piccola pausa e mi avvio verso la pallostrada.
Il ritorno a Roma con un pallido sole che mette un certo sonno e la grande soddisfazione di aver fatto un gran bel WE. 650 km e briciole, una marea di curve di tutti i tipi.
Conclusioni? E' un bel WE da programmare, abbastanza stancante fatto così come l'ho fatto io, magari da allungare annettendo qualche visita nei bei paesi tusco-tuscio-toscani. Le strade anche con qualche difetto sono buone, basta stare sempre un po' attenti perchè l'avvallamento o la striscia di terra comunque ogni tanto si trovano ma io, confesso, sono andato piuttosto allegro senza particolari spaventi. Come dicevo prima, la zona fra Bolsena, Manciano e Siena (ma diciamo fino alla piana dell'Arno), rimane uno dei posti più belli e divertenti per la moto d'Italia.
Per immagini e altro
Brrtmsontheroad.blogspot.it
Buona Moto a tutti!!