tibbs ha scritto:
Il processo alle intenzioni, sono d'accordo con te, non andrebbe fatto. Ma se una persona si presenta venendo a chiedere il modo di farla in barba alla legge un po' mi preoccupa, perché ci vedo una certa propensione a non comportarsi secondo il buon senso, l'etica e la legge in caso di incidente (leggasi: se investo una persona scappo perché so che poi dovrò ripagarla di tasca mia).
Sarò io un po' paranoico ma credo che il rispetto delle regole per la civile convivenza sia essenziale: non possiamo voltarci da un'altra parte se tanto non è un problema per noi: per qualcuno il problema lo sarà senz'altro, in un modo o nell'altro.
Premesso che anche questo è, in un certo senso, un OT...
In realtà non è esattamente come dici, perché partiamo da premesse molto diverse: tu infatti aggiungi all'inosservanza (o all'intenzione di non osservare) di una prescrizione la caratteristica di elemento scatenante una sequenza (ipotetica) di eventi, più o meno criminosi.
Al contrario io non parto dal presupposto che se ha modificato la moto allora commetterà anche un reato molto più grave, quale potrebbe essere l'omissione di soccorso e la fuga per sottrarsi alle proprie responsabilità.
Non dico che non sarebbe possibile, o probabile, dico solo che è un "processo" che non possiamo assumerci l'onere di svolgere visto che non abbiamo nessun elemento, oltre alla semplice PRESUNZIONE (stavolta neanche l'intenzione, quindi), per "condannare" l'utente.