Buongiorno a tutti!!!!
Finalmente a casa mia, con un pezzo meno, ma…
Non voglio dire di essermela vista brutta, purtroppo sono cose che succedono. Non voglio neppure colpevolizzare qualcuno per questo incidente. Non migliorerebbe la situazione e non mi farebbe star meglio. E’ andata così, accettiamola e basta. L’importante è raccontarla.
Dell’incidente (5/7/2012) ricordo molto poco: Percorrevo la... strada ch...e conduce fuori dal centro di Abbiategrasso (MI), in direzione Vigevano (PV). Ero stato dal mio fidato meccanico, il “Dott. Cassani”. All’improvviso in un crocevia regolato da semaforo , ho visto spuntare dalla mia destra il muso di un auto. Ho cercato di evitarla scartando l’avantreno verso sinistra. Ho evitato l’impatto frontale ma, ahimè… il paravaligia destro ha urtato la vettura. La moto mi ha disarciona proiettandomi contro (così mi hanno riferito) il palo del semaforo. Molto probabilmente ho perso coscienza per qualche minuto, poi, mi sono svegliato. Mi sono alzato. Ho tolto giacca, casco, paraschiena ed ho fatto quattro passi. Non chiedetemi cosa ho guardato in particolare, e se ho parlato con qualcuno. Non ricordo. La mia attenzione è stata rapita solo dalla sirena dell’ambulanza in arrivo. Il tutto è avvenuto in un arco di tempo che io stesso fatico a quantificare.
In ambulanza sono riuscito a chiamare casa, avvertire i miei. Sentivo un forte dolore al fianco sinistro, faticavo a respirare. Ho vomitato: “First!” mi son detto. “un paio di costole stavolta sono andate”. Purtroppo mi sbagliavo. Nel pronto soccorso dell’Humanitas di Rozzano (MI), hanno capito subito il problema e d’urgenza, dopo una veloce tac, per confermare la loro tesi (milza spappolata e relativa emorragia interna) mi hanno spedito in sala operatoria.
Vi chiedete se ho visto la luce?
Si! L’ho vista!!!! Quella verde del semaforo però

Durante il soggiorno in ospedale ho avuto modo di pensare parecchio. Mi sono chiesto se valeva ancora la pena di usare la moto. (E’ il terzo incidente che mi capita ed ogni volte mi faccio sempre più male. M’hanno tamponato nel 97, mi hanno tagliato la strada nel 2001 ed ora..). Ma poi mi son detto: ma perché dovrei rinunciare per sempre? Perché dovrei per forza mollare senza riprovare ancora? Ci proverò prima o poi. Però pera adesso non ci voglio pensare. Voglio rimettermi in forma.
Mi sono anche chiesto perché, a differenza di altri, mi è andata bene. Posso raccontarlo ancora. Anche se, non so per quale motivo non mi sembra di essermela passata cosi brutta. E’ capitato, come capitano tante cose. Fato? Volere Divino? Gli astri? Io non lo so… Preferisco immaginare questo spiacevole episodio come un opportunità. In questi ultimi mesi ho avuto tanti casini, forse questo non ci voleva ma da qui, vorrei partire e cercare di fare una cosa semplice che dovrebbe fare ogni persona. Vivere! Ed accattare giorno per giorno quello che mi viene offerto dalla vita stessa. Ultimamente la mia filosofia di vita mi spingeva a non progettare nulla, ad accettare tutto, nel bene e nel male. Come spesso dico, la vita è come un viaggio in moto. Prima o poi lungo la strada qualcosa di bello capita. L’importante e non arrendersi.
Ringrazio i mie genitori ed i mie famigliari per tutto quello che hanno fatto per me in questi giorni. Anche se in uno stato emotivo comprensibilmente alterato, sono stati bravi a fronteggiare la situazione.
Ringrazio la mia ex compagna che ha aiutato tantissimo i mie genitori ed il sottoscritto. Il suo aiuto è stato fondamentale e prezioso.
Ringrazio gli amici, i biker, i viaggiatori e non, di ogni parte d’Italia che son passati a trovarmi. Donato, Lele, Laura, Alessandro, Claudia, Simone, Davide, Tamy, Joè, Paolo, Fabio Andrea e sicuramete ne dimentico diversi... Alcuni hanno fatto dei veri chilometri per venire da me. GRAZIE!!! Vi abbraccio tutti! Come ringrazio e abbraccio tutti coloro che mi hanno inviato sms, m’hanno telefonato, mi hanno fatto ricevere parole di conforto tramite amici e forum. Ringrazio ed abbraccio anche voi. Mi avete fatto sentire veramente First.
Ringrazio anche tutto il personale dell’ambulanza, del Pronto Soccorso dell’Humanitas, il Reparto di Terapia Intensiva e il Reparto Degenza B1 dove sono stato ricoverato fino a mercoledì.
Ringrazio anche i Dott. Cassani. Per aver recuperato la mia povera Guzzi ed averla ricoverata nella sua officina.
Vorrei solo aggiungere ancora due parole: Ricordate, anche se fa caldo, si suda, in moto è sempre meglio viaggiare con un abbigiliamento adeguato. Se fossi stato in maniche corte e pantaloncini, forse non sarei qui a scrivevervi queste due righe.
Ed ora.. si ricomincia
