...non ho avuto un motociclista sulla coscienza.
Mercoledi scorso, di sera, mi sono ritrovato a passare per via Leoncavallo in macchina.
Prima di tutto vi ricordo che in quella via è presente il pavè con le rotaie del tram.
Procedo in auto verso piazzale Loreto alla velocità stratosferica di 40 - 50 kmh, quando l'auto davanti a me inizia a rallentare velocemente... davanti a lei nessuno, e senza frecce né niente rallenta.
Quando capisco che vuole fermarsi, metto la freccia a sinistra, controllo lo specchietto ed in mancanza di mezzi in arrivo giro il volante e accelero.
Mi sono spostato neanche di mezzo metro, molto lentamente per fortuna, che un motociclista a bordo di una Hornet mi sfiora letteralmente lo specchietto, per poi girarsi e, arrabbiatissimo, iniziare a gesticolare.
Tutto questo è avvenuto appena prima del semaforo dopo la rotonda, quindi in corrispondenza di un incrocio, il tizio in moto aveva un casco integrale in testa ed uno appeso al braccio sinistro, vestiva in maglietta a maniche corte, pantaloncini corti e scarpe da tennis, non andava piano ma che credo la sua velocità non superasse i 50kmh.
Alcune considerazioni:
1) Da motociclista, come credo tutti voi, sono abituato a controllare negli specchietti anche la presenza di moto, al contrario dei "normali" automobilisti. Però in mezzo al traffico posso guardarli quanto voglio, ma prima o poi la strada davanti a me devo tornare a guardarla, per sapere dove vado. Una moto, per quanto lenta, soprattutto se va a zig zag tra le macchine, non è detto che si veda. Tra l'altro da possessore di un'Alfa GT, i miei specchietti sono particolarmente risicati.
2) dato che ero in prossimità di un incrocio, se avessi messo la freccia per girare invece che per superare la macchina, il motociclista mi avrebbe preso in pieno.
3) se mi avesse preso, si sarebbe fatto particolarmente male, a causa del vestito leggero, del casco al braccio e del pavé.
Il punto del discorso è questo:
ho controllato gli specchietti, eseguito una manovra lentamente, messo tutti gli indicatori di direzione a mia disposizione, e nonostante tutto ho rischiato di avere sulla coscenza un ragazzo perché mi ha superato nonostante le mie indicazioni, su una strada sconnessa, in presenza di traffico, con linea continua, subito prima di un incrocio, con l'abbigliamento tecnico di un bagnino, ed avendo un braccio discretamente impedito da un peso.
Voglio esser chiaro:
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se siamo in moto, non abbiamo atuomaticamente ragione in qualsiasi situazione: lui veniva da dietro, lui ha superato con linea continua ed in prossimità di un incrocio, lui avrebbe avuto torto;
- se siamo in moto, non siamo invincibili: ci sono 2 tipi di motociclisti, qualli che sono caduti e quelli che cadranno. Evitate di farvi trovare dall'asfalto in mise semi-adamitica, magari vi fate malissimo lo stesso, ma almeno non bisogna raccogliervi rachiandovi via da terra;
- se più avanti c'è un incrocio e/o una macchina ha la freccia, evitate di superarla o, se proprio non potete esimervi dal perdere 10 secondi per capire cosa vuole fare, almeno evitate di superarla dal lato in cui ha la freccia!
- se la strada è sconnessa, andate più piano ed evitate di trovarvi nella situazione di fare manovre brusche. Tra fare la strada passeggiando o farla tirando le marce spesso c'è una differenza di pochi minuti, che non giustifica i tanti pericoli in più;
- se ci sono auto incolonnate davanti a voi, che vanno pianissimo, facile che presto almeno una tenti il sorpasso. Evitate di farvi trovare lì mentre lo fa. Meglio perdere 20 secondi per assicurarvi che ciascuna di quelle auto vi abbia visto, che una settimana di ospedale per passare per forza.
D'ora in avanti leggerò degli incidenti tra auto e moto con un occhio meno critico nei confronti degli automobilisti.
Diego