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Le Scorpion Trail (presentati ad onor del vero ormai qualche tempo fa) sono il prodotto che è andato a rinnovare l'offerta di Pirelli nel segmento delle maxi-enduro di orientazione più stradale, andando a sostituire le Scorpion MT-90 proposte nelle misure tipiche delle moto dotate di cerchi anteriori da 19" e 21" e le Scorpion Sync che erano la derivazione più prettamente stradale, installate su serchi da 17" (nate per soddisfare le esigenze della prima serie della Multistrada, la 1000 DS).
Già da questo aspetto si può capire la dichiarata polivalenza di questi pneumatici. Perchè se da un lato ci si poteva aspettare da una gomma di questo segmento che riuscisse a soddisfare le esigenze e caratteristiche delle endurone "propriamente dette", dall'altro che riuscisse a coprire anche le necessità delle "nuove" endurone stradali (ovvero di tutto quel gruppo sempre più numeroso di moto che si definiscono tali, ma che in realtà sono in tutto e per tutto moto stradali a tutti gli effetti, spesso dotate di cavalleria vigorosa...), con tutto il ventaglio di misure che comporta, questo scontato non lo era.
L'approccio alla progettazione dei tecnici Pirelli si è sviluppato seguendo un percorso basato soprattutto su lunghe e diffuse prove su strada, proprio per garantire dati e risultati che si avvicinassero il più possibile alle reali condizioni di utilizzo delle gomme. Cosa che non sempre i tempi di sviluppo oramai così ristretti permettono di fare...
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In generale, gomme polivalenti sono per definizione determinate grazie a scelte di compromesso, poichè spesso occorre soddisfare esigenze contrastanti, rimanendone equidistanti.
In questo caso, le scelte hanno potuto essere operate "giocando" con la rigidezza della carcassa, ovviamente con cintura in acciaio a "0°", che presenta diversi livelli di tensionamento per offrire comportamenti progressivi, dal centro verso la spalla del profilo della gomma.
Il disegno del battistrada è invece caratterizzato da un "pattern" che viene ripetuto 4 volte sulla circonferenza.
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Ogni "passo" è stato studiato per riuscire ad offrire il miglior grip sull'asfalto, la necessaria capacità di evaquazione dell'acqua, buona trazione in fuoristrada (leggero...), nonchè sufficiente silenziosità al rotolamento e durata accettabile per l'uso turistico che spesso si fa delle maxi-enduro.
Come si diceva, se queste caratteristiche appaiono apprezzabili, ma non "sconvolgenti" per un prodotto dedicato alle endurone, se si considera che fra queste moto viene collocata anche una moto come la Ducati Multistrada, vien subito da pensare che queste gomme debbano offrire anche qualcosa in più. Perchè in questo caso, se l'impostazione può lontanamente ricordare quella di un'enduro, si è di fronte ad una moto prettamente stradale, con cerchi, sospensioni e soprattutto motore (in mappa Sport) degni di una moto sportiva. Se queste gomme riescono ad offrire grip, stabilità e feeling di guida per portare con profitto e divertimento la Multi su un percorso curvoso di montagna, forse si può dire che l'obiettivo della polivalenza sia stato raggiunto.
Personalmente ho potuto provare queste gomme su un discreto campione delle "endurone stradali" che oggi il mercato offre e le sensazioni colte sono state... del tutto all'altezza delle spettative, al punto che la provocazione del titolo ("naked") potrebbe non esserlo così tanto... [continua]