apistore ha scritto:
Questo è il testo della mail che ho mandato alla redazione di Repubblica:
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Buonasera,
Trovo scandaloso che nella cronaca, sulla vostra edizione romana, dell’incidente motociclistico occorso a Belen ed al suo fidanzato il vostro giornale non abbia fatto alcun cenno all’importanza di utilizzare il corretto abbigliamento quando si va in moto.
Quando si cade in moto in canottiera e calzoni della tuta, come era abbigliata la nostra eroina, non ci si deve lamentare di 12 punti al braccio. Con una giacca tecnica non si sarebbe fatta niente.
Avete perso un occasione per sensibilizzare l’opinione pubblica su un importante argomento riguardante la sicurezza stradale.
Proprio mentre vi facevate sponsor della sicurezza dei ciclisti con il servizio sulla loro manifestazione.
Capisco che trattandosi di Belen il servizio sia stato assegnato a giornalisti da cronaca rosa che probabilmente non sanno neanche quante ruote ha una moto, ma da un giornale come il vostro mi sarei aspettato meno gossip e più serietà.
Saluti
Alessandro Pistorello
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Bravo Ale, oggi scrivo anch'io, finché c'è la forza d'indignarsi c'è ancora speranza nelle cose
Il livello di demenza è veramente supremo, non solo per quando già è stato detto, ma anche perché queste due persone svolgono professioni in cui alcuni danni fisici provocano ripercussioni non da poco. Non credo che il viso perfetto di Belen sfigurato per amore di un casco jet e rattoppato dalla chirurgia plastica avrebbe lo stesso impatto, né che un aitante ballerino con una gamba sciancata possa mai più ambire a una forma perfetta.
Che tristezza, è un esempio di cui la cronaca avrebbe dovuto approfittare per lanciare, una volta tanto, uno spunto di riflessione. Due persone non più adolescenti che si avviano verso la trentina, totalmente incuranti di essere un simbolo per parecchie persone, si comportano da ignoranti dando un pessimo esempio, in giro come due cretini su una Triumph di proprietà di una terza persona, sfasciandosi in una bravata da tredicenni, incuranti delle conseguenze per sé e per gli altri, e nessuno approfitta di questo accadimento per sensibilizzare il loro pubblico, che include prevalentemente giovani.
Speriamo che lo facciano loro stessi quando rinsaviranno, dando un messaggio positivo.