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Che imbecille!!! [sfiorato il frontale]
833020
833020 Inviato: 9 Nov 2006 4:20
 

Concordo sia con chi a aspramente criticato la leggerezza di quanti prendono le strade per piste, e chi dall'altra parte, pur criticando, s'è dimostrato un pò possibilista nel vedere la biblica pagliuzza nell'occhio altrui e non la trave nel proprio... ma vorrei aggiungere un'altro spunto per riflettere:

io NON SONO MAI ANDATO LUNGO...MAI... e vi garantisco che corro... e sono anche caduto (ormai SGRAT! SGRAT! non cado da svariati anni!C'era Reagan come presidente! icon_lol.gif icon_lol.gif ). eppure correvo (in pista e fuori) corro e correrò ancora probabilmente... e il tanto vituperato asfalto infido, brecciolino assassino e guard-rail micidiale..mi spiace signori..ma la colpa è SEMPRE e SOLO di chi guida....sta al pilota COGLIERE i limiti del proprio mezzo e del percorso (che volta per volta possono essere variabili) ed adeguarcisi!

Ecco..questo è il mio spunto di riflessione... è giusto perseguire campagne pro-domo nostra che ci portino strade migliori, asfalti non rappezzati da buche-trappole, guard-rail dissimili alle ghigliottine ecc..ecc... ma tutto ciò NON BASTA... come non basta auspicarsi ad un "dare precedenza" che il testa di c**o di turno si fermi perchè abbiamo ragione noi... bisogna PREVEDERE ed EVITARE ogni rischio...

anche se correre è di per sé un rischio..si può minimizzare la cosa con una buona tecnica di guida, una profonda conoscenza delle insidie mobili (gli altri) e immobili (gli ostacoli)..e queste sono cose che si accumulano con esperienza sì, ma anche con un modo di pensare predittivo, che non lasci nulla al caso o alla fortuna..

Meditate gente meditate... icon_wink.gif
 
833126
833126 Inviato: 9 Nov 2006 8:53
 

Jack, hai messo il ditino in una piaga che spesso non si ha il coraggio di riconoscere come tale: non tutti coloro che vanno in moto sanno (mi riferisco a quanto sopra) andare in moto! Mi metto in cima alla lista, però ho dalla mia il pregio (lo ritengo tale) di riconoscere i miei limiti e di abbondare in prudenza. E se vengo criticata dagli smatettoni.... be', me ne frego! icon_wink.gif
 
833318
833318 Inviato: 9 Nov 2006 10:01
 

Frank86 ha scritto:
Adesso voi mi direte che sto cadendo nella solita retorica, ma e' cosi'! per strada non si puo' superare certi limiti perche' si rischia per se stessi e soprattutto per gli altri, non che' io non mi diverta anzi ho finito quasi tutta la gomma e non faccio complimenti ad accelerare se incontro un bel misto di curve, pero' a volte vedo gente che non si regola proprio!!! icon_eek.gif


Non so cosa intendi per limiti, ma ti garantisco che in moto, se mi parli di limiti di velocità, anche se per poco, ma non ne ho mai visto uno rispettarli......

Se mi dici limiti, come ho inteso io prima, dettati dal buon senso e dalla ragione, per esempio, il tagliare le curve ecc.... sono pienamente d'accordo.....
 
833333
833333 Inviato: 9 Nov 2006 10:06
 

In linea generale concordo su tutto quello che dice jack, e tanti complimenti a lui per la guida.

Pero'.... (eh lo so, sono bastian contrario!) come ho citato, 3 miei amici sono scivolati (per fortuna senza conseguenze gravi) su una camionata (aumenta ogni volta) di terra lasciata giu' da un trattore dietro una curva. Ora, questo è, di fatto, imprevedibile.

Senza voglia di polemica, e non è una domanda retorica, ma solo per curiosità (voglio imparare anch'io!! che sono un motociclista iperneofita), jack come affronti una cosa del genere? Se affronti ogni curva considerando che ci sia terriccio subito dopo l'apice (invisibile da dietro), è dura forte correre. I miei amici (10 anni di moto alle spalle, non certo piloti da pista, l'apristrada aveva un virago535 quindi non certo un bolide) sono usciti tutti e tre lunghi uno dietro l'altro.

'zie! icon_smile.gif
 
833358
833358 Inviato: 9 Nov 2006 10:16
 

Penso, sempre da 'gnuran', che il fattore imprevedibilità/ineluttabilità sia sempre presente.... ma è anche vero che alcuni vanno al limite e oltre e ciò non consente correzioni, senza contare la mancanza di prudenza che spesso porta a valutare male anche le azioni altrui!
 
833641
833641 Inviato: 9 Nov 2006 12:01
 

anto965 ha scritto:
Penso, sempre da 'gnuran', che il fattore imprevedibilità/ineluttabilità sia sempre presente.... ma è anche vero che alcuni vanno al limite e oltre e ciò non consente correzioni, senza contare la mancanza di prudenza che spesso porta a valutare male anche le azioni altrui!


Aggiungo anche la mancanza di esperienza...... icon_wink.gif
 
833662
833662 Inviato: 9 Nov 2006 12:08
 

amon79 ha scritto:
anto965 ha scritto:
Penso, sempre da 'gnuran', che il fattore imprevedibilità/ineluttabilità sia sempre presente.... ma è anche vero che alcuni vanno al limite e oltre e ciò non consente correzioni, senza contare la mancanza di prudenza che spesso porta a valutare male anche le azioni altrui!


Aggiungo anche la mancanza di esperienza...... icon_wink.gif

Infatti! icon_wink.gif
E questo vuol dire che i propri limiti possono cambiare, ma vanno sempre rispettati!
 
833675
833675 Inviato: 9 Nov 2006 12:13
 

Beh... è sempre necessario riconoscere i propri limiti, quelli del mezzo e quelli del luogo, dove posso procedere a certe andature e pieghe e dove non posso farlo.....
 
834362
834362 Inviato: 9 Nov 2006 15:05
 

Calimar ha scritto:
In linea generale concordo su tutto quello che dice jack, e tanti complimenti a lui per la guida.

Pero'.... (eh lo so, sono bastian contrario!) come ho citato, 3 miei amici sono scivolati (per fortuna senza conseguenze gravi) su una camionata (aumenta ogni volta) di terra lasciata giu' da un trattore dietro una curva. Ora, questo è, di fatto, imprevedibile.

Senza voglia di polemica, e non è una domanda retorica, ma solo per curiosità (voglio imparare anch'io!! che sono un motociclista iperneofita), jack come affronti una cosa del genere? Se affronti ogni curva considerando che ci sia terriccio subito dopo l'apice (invisibile da dietro), è dura forte correre. I miei amici (10 anni di moto alle spalle, non certo piloti da pista, l'apristrada aveva un virago535 quindi non certo un bolide) sono usciti tutti e tre lunghi uno dietro l'altro.

'zie! icon_smile.gif

Infatti caro Calimar... io ho detto due cose non in contrasto tra loro:
NON sono mai "andato lungo"

Sono caduto... icon_wink.gif

Rubando una frase da un film: esistono 2 tipi di motociclisti:
Quelli che sono già caduti..e
Quelli che Cadranno! icon_wink.gif

(personalmente caddi in una curva su una chiazza di olio misto a nafta, perso da un camion pochi minuti prima, a mia "discolpa" posso dire che era buio e non ho visto la differenza di colore dell'asfalto, m'è partita davanti , ho raddrizzato, lo ripresa e rimessa in piega, a quel punto m'è partita dietro , ho controsterzato..la tenevo poi è scivolata via su entrambe le ruote... e li mi sono arreso! Il tutto sarà durato 3-4 decimi di secondo!Non invasi comunque l'altra corsia nella scivolata ...anche perché c'era il guard-rail! icon_twisted.gif e mi sono fermato a 30 cm!!)

Da questo ho imparato che...corro solo fin dove vedo, in strada naturalmente ...dove la vittoria più importante è arrivare ! icon_wink.gif

Quindi ..forse sarei stato il quarto a cadere...oppure , me ne fossi accorto e mi fossi trovato davanti non sarebbe caduto nessuno!

Mai dire mai.. bisognerebbe fare un ulterore pensiero : cercare di non cadere mai..ma se ci si trova negli istanti che precedono una caduta sicura... PREPARARSI a cadere!
(ma l'argomento è lungo...soprattutto scrivendolo su un palmare! icon_wink.gif
 
842655
842655 Inviato: 12 Nov 2006 11:45
 

scusate, non vorrei andare troppo sul filosofico, ma secondo me, nella guida stradale "allegra", è fondamentale un concetto, che si è sfiorato più volte in questa discussione, ma che non ho mai visto citato esplicitamente: il concetto di "margine".

siamo tutti d'accordo che in strada possono succedere tante cose che sfuggono al nostro diretto controllo, o alla nostra percezione (curve bastarde che chiudono strano, buche, brecciolino, gatti, vecchi e chi più ne ha...).

quando ci si trova in una di queste situazioni, può capitare di saltarci fuori, o di stendersi; nel primo caso, si parla alternativamente di "manico" o di "bucodiculo", nel secondo invariabilmente di "sfiga".

in realtà, è per lo più questione di margine.

il margine è quel "bordo antisfiga" che serve ad "assorbire" gli imprevisti, e che dovrebbe sempre esistere tra l'andatura di ognuno e il rispettivo limite.

se in uscita da un curvone vi trovate (come mi è successo giovedì) un sacco da 50kg di mangime caduto dal camion (e naturalmente esploso), i casi sono 2:

1- avete margine, e allora anche un principiante come me è in grado, con un po' di mente fredda, di allargare un pelo, raddrizzare la moto e passare oltre senza sfiorare i freni.

2- siete al limite, cioè in una situazione che non contempla opzioni al di fuori delle condizioni ottimali, e allora vincete un bel volo nel fosso, anche se fate hayden di cognome.

ocio che il mio non è l'invito del parroco ad andare tutti pianino (qua dentro? e quando mai???), margine significa solamente che se sai andare 10, in strada vai 8, se sai andare 6, vai 4.

per esplorarlo a fondo, il proprio limite, e magari (col tempo e l'esercizio) per ritoccarlo, c'è la pista, dove le "condizioni al contorno" sono (dovrebbero essere) ottimali, e dove ogni eventuale "ostacolo" non è mai imprevisto, dato che si gira in tondo.

edit: aggiungo una postilla che avevo dimenticato (tanto ho scritto pochino...): per imparare a pensare calcolando istintivamente un margine di sicurezza, una "scuola" estremamente formativa è l'attività subacquea.



perdonate lo sbrodolamento, di solito mi tengo più sul sintetico...


V
 
845420
845420 Inviato: 13 Nov 2006 3:45
 

nerowolfe79 ha scritto:
scusate, non vorrei andare troppo sul filosofico, ma secondo me, nella guida stradale "allegra", è fondamentale un concetto, che si è sfiorato più volte in questa discussione, ma che non ho mai visto citato esplicitamente: il concetto di "margine".

siamo tutti d'accordo che in strada possono succedere tante cose che sfuggono al nostro diretto controllo, o alla nostra percezione (curve bastarde che chiudono strano, buche, brecciolino, gatti, vecchi e chi più ne ha...).

quando ci si trova in una di queste situazioni, può capitare di saltarci fuori, o di stendersi; nel primo caso, si parla alternativamente di "manico" o di "bucodiculo", nel secondo invariabilmente di "sfiga".

in realtà, è per lo più questione di margine.

il margine è quel "bordo antisfiga" che serve ad "assorbire" gli imprevisti, e che dovrebbe sempre esistere tra l'andatura di ognuno e il rispettivo limite.

se in uscita da un curvone vi trovate (come mi è successo giovedì) un sacco da 50kg di mangime caduto dal camion (e naturalmente esploso), i casi sono 2:

1- avete margine, e allora anche un principiante come me è in grado, con un po' di mente fredda, di allargare un pelo, raddrizzare la moto e passare oltre senza sfiorare i freni.

2- siete al limite, cioè in una situazione che non contempla opzioni al di fuori delle condizioni ottimali, e allora vincete un bel volo nel fosso, anche se fate hayden di cognome.

ocio che il mio non è l'invito del parroco ad andare tutti pianino (qua dentro? e quando mai???), margine significa solamente che se sai andare 10, in strada vai 8, se sai andare 6, vai 4.

per esplorarlo a fondo, il proprio limite, e magari (col tempo e l'esercizio) per ritoccarlo, c'è la pista, dove le "condizioni al contorno" sono (dovrebbero essere) ottimali, e dove ogni eventuale "ostacolo" non è mai imprevisto, dato che si gira in tondo.

edit: aggiungo una postilla che avevo dimenticato (tanto ho scritto pochino...): per imparare a pensare calcolando istintivamente un margine di sicurezza, una "scuola" estremamente formativa è l'attività subacquea.



perdonate lo sbrodolamento, di solito mi tengo più sul sintetico...


V


eusa_clap.gif eusa_clap.gif eusa_clap.gif eusa_clap.gif eusa_clap.gif eusa_clap.gif eusa_clap.gif eusa_clap.gif eusa_clap.gif

Ti quoto doppiamente!! (anche perchè..per una volta, non mi hai lasciato solo nel ruolo di logorroico! eusa_whistle.gif eusa_angel.gif icon_lol.gif icon_lol.gif icon_lol.gif icon_wink.gif )
 
847179
847179 Inviato: 13 Nov 2006 17:47
 

nerowolfe79 ha scritto:
scusate, non vorrei andare troppo sul filosofico, ma secondo me, nella guida stradale "allegra", è fondamentale un concetto, che si è sfiorato più volte in questa discussione, ma che non ho mai visto citato esplicitamente: il concetto di "margine".

siamo tutti d'accordo che in strada possono succedere tante cose che sfuggono al nostro diretto controllo, o alla nostra percezione (curve bastarde che chiudono strano, buche, brecciolino, gatti, vecchi e chi più ne ha...).

quando ci si trova in una di queste situazioni, può capitare di saltarci fuori, o di stendersi; nel primo caso, si parla alternativamente di "manico" o di "bucodiculo", nel secondo invariabilmente di "sfiga".

in realtà, è per lo più questione di margine.

il margine è quel "bordo antisfiga" che serve ad "assorbire" gli imprevisti, e che dovrebbe sempre esistere tra l'andatura di ognuno e il rispettivo limite.

se in uscita da un curvone vi trovate (come mi è successo giovedì) un sacco da 50kg di mangime caduto dal camion (e naturalmente esploso), i casi sono 2:

1- avete margine, e allora anche un principiante come me è in grado, con un po' di mente fredda, di allargare un pelo, raddrizzare la moto e passare oltre senza sfiorare i freni.

2- siete al limite, cioè in una situazione che non contempla opzioni al di fuori delle condizioni ottimali, e allora vincete un bel volo nel fosso, anche se fate hayden di cognome.

ocio che il mio non è l'invito del parroco ad andare tutti pianino (qua dentro? e quando mai???), margine significa solamente che se sai andare 10, in strada vai 8, se sai andare 6, vai 4.

per esplorarlo a fondo, il proprio limite, e magari (col tempo e l'esercizio) per ritoccarlo, c'è la pista, dove le "condizioni al contorno" sono (dovrebbero essere) ottimali, e dove ogni eventuale "ostacolo" non è mai imprevisto, dato che si gira in tondo.

edit: aggiungo una postilla che avevo dimenticato (tanto ho scritto pochino...): per imparare a pensare calcolando istintivamente un margine di sicurezza, una "scuola" estremamente formativa è l'attività subacquea.



perdonate lo sbrodolamento, di solito mi tengo più sul sintetico...


V


Quoto al 100% e aggiungo: se sai andare 10 nelle curve cieche o vai 4! icon_wink.gif
 
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