nerowolfe79 ha scritto:
scusate, non vorrei andare troppo sul filosofico, ma secondo me, nella guida stradale "allegra", è fondamentale un concetto, che si è sfiorato più volte in questa discussione, ma che non ho mai visto citato esplicitamente: il concetto di "margine".
siamo tutti d'accordo che in strada possono succedere tante cose che sfuggono al nostro diretto controllo, o alla nostra percezione (curve bastarde che chiudono strano, buche, brecciolino, gatti, vecchi e chi più ne ha...).
quando ci si trova in una di queste situazioni, può capitare di saltarci fuori, o di stendersi; nel primo caso, si parla alternativamente di "manico" o di "bucodiculo", nel secondo invariabilmente di "sfiga".
in realtà, è per lo più questione di margine.
il margine è quel "bordo antisfiga" che serve ad "assorbire" gli imprevisti, e che dovrebbe sempre esistere tra l'andatura di ognuno e il rispettivo limite.
se in uscita da un curvone vi trovate (come mi è successo giovedì) un sacco da 50kg di mangime caduto dal camion (e naturalmente esploso), i casi sono 2:
1- avete margine, e allora anche un principiante come me è in grado, con un po' di mente fredda, di allargare un pelo, raddrizzare la moto e passare oltre senza sfiorare i freni.
2- siete al limite, cioè in una situazione che non contempla opzioni al di fuori delle condizioni ottimali, e allora vincete un bel volo nel fosso, anche se fate hayden di cognome.
ocio che il mio non è l'invito del parroco ad andare tutti pianino (qua dentro? e quando mai???), margine significa solamente che se sai andare 10, in strada vai 8, se sai andare 6, vai 4.
per esplorarlo a fondo, il proprio limite, e magari (col tempo e l'esercizio) per ritoccarlo, c'è la pista, dove le "condizioni al contorno" sono (dovrebbero essere) ottimali, e dove ogni eventuale "ostacolo" non è mai imprevisto, dato che si gira in tondo.
edit: aggiungo una postilla che avevo dimenticato (tanto ho scritto pochino...): per imparare a pensare calcolando istintivamente un margine di sicurezza, una "scuola" estremamente formativa è l'attività subacquea.
perdonate lo sbrodolamento, di solito mi tengo più sul sintetico...
V
Ti quoto doppiamente!! (anche perchè..per una volta, non mi hai lasciato solo nel ruolo di logorroico! )