jack72 ha scritto:
Nel dopoguerra sono state riverniciate molte moto e spesso venivano aggiornate con i colori della produzione attuale (del dopoguerra).
A me è capitata una PE250 aggiornata nel dopoguerra con un gruppo testa-cilindro VELOX a bagno d'olio, un pistone ASSO ed un manubrio TOMMASELLI. A parte queste modifiche la moto era originale in tutte le sue parti e presentava una verniciatura identica a quella dell'Airone con un colore rosso acceso (tipico dell'Airone) e delle filettature impeccabili.
Chiunque avesse visto la moto avrebbe potuto pensare che tale verniciatura fosse originale ma ... non era così. Una volta smontata interamente la moto, dopo una visione molto attenta di tutti i particolari, è comparsa una traccia di amaranto all'interno dei mozzi.
Per quanto riguarda la tua moto, il fatto che non presentava tracce di un altro colore sotto la verniciatura rosso acceso è poco rilevante, come è poco rilevante il fatto che i filetti fossero stati fatti a regola d'arte. Una volta gli artigiani lavoravano molto bene e non è detto che quando le moto venivano riverniciate autamaticamente rimaneva una traccia della vernice originale.
Per quanto riguarda le decalcomanie bisogna tener presente che negli anni '80 si trovavano ancora delle decalcomanie originali (fondi di magazzino). Figuriamoci negli anni quaranta e negli anni cinquanta.
Il fatto che sotto la targhetta del concessionario c'era il rosso vivo dell'Airone non vuol dire nulla. Le targhette dei concessionari, come quelle delle officine, non venivano applicate solo al momento della vendita del mezzo nuovo. Tali targhette spesso venivano applicate anche quando veniva venduto un mezzo usato e quando il motociclo veniva sottoposto a revisioni, riverniciature ed aggiornamenti. Daltronde è quello che avviene anche al giorno d'oggi anche se le bellissime targhette d'ottone applicate con rivetti sono state sostituite da schifosi adesivi.
A me non risulta che siano state prodotte delle Guzzi P250 con la verniciatura uguale a quella dell'Airone e ti consiglio di fare uno studio approfondito prima di intraprendere un nuovo restauro. Ho sempre pensato che prima di restaurare un mezzo convenga osservare la documentazione originale e gli esemplari conservati che sono sopravvissuti.
In ogni caso la P250 (o P238?) sono convinto che era verniciata di color amaranto con le specchiature del serbatoio e delle cassette di colore "scuro".
Rimane da stabilire se il colore "scuro" fosse nero oppure faggio.
L'esemplare di mio padre, che sicuramente non è stato verniciato nel dopoguerra, aveva le specchiature del serbatoio ci colore nero.
Saluti
P.S.: sarebbe interessante vedere una foto della targhetta del concessionario (spero che non sia stata persa). E' stato aperto un topic apposta (per le targhette)
Quello che mi ha messo il tarlo è che nemmeno negli anfratti dei mozzi o nei supporti del motore sia rimasta la minima traccia di amaranto. Io stesso nel 1981 ho cartato a mano e sverniciato buona parte dei pezzi e lo ricordo chiaramente.
C'è da dire che la mia moto ha subito di certo un grosso "aggiornamento" airone - like nel dopoguerra con sostituzione del serbatoio, dei fari e del cavalletto. Tutto materiale preso dall'airone, questo propende a favore di una minuziosa riverniciatura rosso vivo.
Nella scheda richiesta agli archivi Moto Guzzi appare un lapidario "amaranto" con tanto di codice lechler.. quindi quando la ri restaurerò, giusto per non contraddire la fiche di fabbrica, credo sarà saggio uniformarsi alla massa dei p250 amaranto... ma il dubbio mi resterà a vita!