aiuto: ho bisogno di una serena valutazione da parte di gente esperta.
ecco i fatti.
A 45 anni non resisto più: senza mai averne avuta una, mi compro la mia prima moto, una kawasaki versys del 2009.
per me è bellissima, è come l'ho sempre voluta.
timidamente, comincio a guidarla per Roma e fuori Roma.
Mi rendo conto di essere impacciato, molto impacciato: a superare una colonna di auto ho fifa, mi sembra sempre che ci sia poco spazio, in curva piego poco, però la sensazione è per me comunque bellissima, proprio da non poterne fare a meno.
Piano piano, dopo qualche mese, comincio ad andare un po' più sciolto ... e mi piace ancora di più!
Venerdì scorso il fattaccio che purtroppo mi ha riportato con i piedi per terra: pochi minuti dopo averla accesa (gomme fredde) entro su una rotonda e comincio a percorrerla nella corsia interna, un po' piegato.
sulla corsia esterna un autocarro.
viaggiamo paralleli per qualche secondo, poi l'autocarro invade la mia corsia ... forse di poco, magari non mi avrebbe neanche sfiorato.
purtroppo esce fuori tutta la mia inesperienza. d'istinto freno con l'anteriore. un attimo e la moto mi scappa via sotto le gambe. è come se avesse avuto una sua "intelligenza" ed una sua "forza", io non potevo far niente per contrastarla, mentre cadevo ricordo perfettamente questa sensazione di impotenza e quasi di timore reverenziale nei suoi confronti.
mi ritrovo per terra e la moto che scivola verso il bordo esterno della rotonda.
ho sbattuto il fianco sx, dalla spalla alla caviglia; fortunatamente, a parte i dolori, sembra nessun danno. mi fa male il pollice della mano dx (ma come la destra sono caduto a sinistra ...) che è tutto nero.
avevo tutte le protezioni (sante protezioni ...), comprese ginocchia: ho sfasciato i pantaloni e nulla più.
grazie alla bassa velocità (più o meno 30 Km/h), i danni miei sono stati veramente minimi. la mia motina si è fatta più male: tutto il fianchetto sx graffiato
, il bauletto lesionato. il paramotore ha fatto però il suo dovere e mi sembra che a livello meccanico non ci siano danni.
quello dell'autocarro neanche si è fermato, invece si è fermato l'autista di un furgone che veniva dopo di me. Non so se legge qui sopra, ma voglio ancora ringraziarlo (mi ha detto che è un motociclista anche lui). persone così purtroppo oggi ce ne sono poche: si è preoccupato di come stavo, visto che non riuscivo a muovermi per i dolori, ha rialzato la mia moto e l'ha tolta dalla strada, ha fatto una verifica sommaria dei danni e ha controllato se ripartiva e solo dopo che si è sincerato che a parte le ammaccature stavo bene se ne è andato. UN SANTO. grazie, grazie e ancora grazie: sei un esempio per tutti.
e adesso veniamo alle considerazioni: sono troppo "vecchio" per questa avventura, avendola cominciata così avanti negli anni? ho famiglia e responsabilità, ma l'idea di abbandonare la moto mi fa star male, mi piace troppo. quando i dolori si sono allentati, sono risalito e ripartito, magari con più circospezione, ma determinato a non farne un dramma. ma qual è la scelta giusta? oggi ho dolori, ma praticamente non mi sono fatto quasi niente, ma se un domani la cavolata la facessi in una situazione diversa e ben più pericolosa?
vorrei che mi diceste che ne pensate.
grazie per chi vorrà spendere una parola.
francesco
ciao intanto benvenuto... per l'eta non ti preoccupare pensa che mio padre ha smesso a 30 anni di andare in moto e ora che ne ha 58 ha un cbr 600 e dopo averci preso di nuovo il polso e la mano va come un siluro x cio vedrai che se la passione la hai davvero e continui ad andare farai un bel po di esperienza e poi non avrai piu scivolate di quel genere, e gia stato molto buono che sei tornato in sella percdhe ce gente che x una scivolatina si spaventa e lascia tutto... continua cosiiii