dimitri83 ha scritto:
Onestamente sul fatto che l'uso delle armi sia regolamentato, intendendosi per regolamentazione non dei puri formalismi, ma un controllo sostanziale sulle armi, manifesto dei seri dubbi. Se fosse veramente così, non riuscirei a spiegarmi come fanno i ragazzini ad ammazzare i loro coetanei nelle scuole. Non si può dimenticare che in USA portare le armi è un diritto di rango costituzionale, pari al diritto alla libertà personale, religiosa, politica, ecc. ecc.
Infatti, tanto per fare un esempio in USA si possono comprare gli stessi fucili che i soldati usano in Iraq, con la sola differenza che devono sparare a colpo singolo. Ovviamente, come tu hai ricordato, per acquistare un'arma è necessario addurre una motivazione che, è rappresentata, tanto per fare un esempio, dalla legittima difesa che in florida, dove tu abiti, se non vado errato è basata sulla dottrina del castello introdotta da Jeb Bush, fratello del presidente, che, volendo semplificare, si basa sul principio per cui la mia casa è un castello, se entri io ho il diritto di ammazzarti indipendentemente dal livelo di offesa rappresentata dall'aggressore.
Si può dire che è giusto, per me rappresenta il fallimento dello stato di diritto, dal momento che io ritengo che il legittimo uso della forza dovrebbe essere riservato allo stato stesso, mentre dovrebbe essere concesso ai cittadini solo sulla base di un principio di stretta proporzionalità...
Per quanto riguarda la proposta di mandare in carcere chi passa con il rosso non mi sembra che abbia molto successo, dal momento che (fonte 60 minutes, che penso tu conosca) le carceri americane siano sempre più piene e il rapporto tra galeotti e popolazione totale sia a livelli stellari.
In Italia ci sono delle regole, c'è per esempio la regola della confisca, viene applicata, è molto rigorosa, ma agli italiani non sta bene e, anzi, è ritenuta incostituzionale dai più (leggi i commenti alle modifiche apportate dall'attuale governo)...non ritengo ci sia la necessità di importare delle regole dal paese in cui vivi, in Italia le regole ci sono basterebbe applicarle con più coraggio. Se poi passi col rosso e ammazzi qualcuno ti assicuro che, se condannato, la fedina te la sei fregata a vita.
Sulla base di ciò che dici tu non ci dovrebbero più essere incidenti sulle strade americane...è così? Non è una provocazione, lo chiedo perchè se è così magari per salvare delle vite si potrebbe anche accettare di essere ammanettati di tanto in tanto per venti minuti o di venire massacrati di botte dai gloriosi dipartimenti di polizia americani...
Per il resto, come vedi la penso diversamente da te, ma rispetto la tua opinione. Io sono fiero di essere italiano e, visti i risultati che le scopiazzature di modelli stranieri hanno portato nel nostro ordinamento , ritengo che abbiamo la capacità e la possibilità di decidere le nostre regole sulla base delle nostre tradizioni e della nostra cultura giuridica.
Quello che tu dici e' vero, l'arma portata in tasca e' molto frequente sopratutto tra i giovani. E' anche vero che gli stati uniti ospitano una societa' multirazziale, e la convivenza tra di essi e' produttiva, ma paurosamente instabile. Per un approfondimento ti invito a leggere libri che si occupano di psicologia sociale relativa ad i gruppi. Non sono a conoscenza del castello di Bush, ,ma mi trovo pienamente daccordo con questo. Lascio ad ognuno immaginare il ritrovarsi di notte a casa uno sconosciuto, che picchia i tuoi cari, moglie e figli, disposto ad uccidere, per rubarti il sacrificio del tuo lavoro.