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[REPORTAGE] Giornata di test a Franciacorta
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12570533 Inviato: 19 Ott 2011 14:48
Oggetto: [REPORTAGE] Giornata di test a Franciacorta
 



***canc HGH***

Lungo tutte le tappe della nostra stagione agonistica e di prove libere sui circuiti d’Italia e d’Europa non ci siamo - ahimè - mai stancati di sottolineare come, nel fitto paniere dei nostri limiti, le difficoltà in staccata fossero sempre in primo piano. La teoria la conosciamo bene, ma la pratica ha sempre lasciato assai a desiderare. Tutto nella norma, in fondo siamo pur sempre dei neofiti e nel processo di apprendimento delle tecniche di guida sportiva, la frenata è sicuramente uno dei momenti dell’azione di guida più difficili da padroneggiare.

Ma i limiti, si sa, sono fatti proprio per essere oltrepassati e laddove la tecnica del pilota non arriva (o meglio richiede tempo e abnegazione) può essere d’aiuto chiamare in causa la tecnologia del mezzo. Dal pensiero all’azione il passo è stato breve e - complice la disponibilità di Brembo, leader indiscussa nel campo dei sistemi frenanti, e attraverso la sua “costola distributiva” Motorquality - abbiamo organizzato una giornata in pista all’Autodromo Daniel Bonara con la collaborazione di Prima Guida, la società che gestisce le prove libere del circuito in Franciacorta (e non solo). Obiettivo: fare del già validissimo impianto di serie della nostra CBR600RR un lontano parente di quello che ci ritroveremo montato alla fine della sessione di prova.

La tipologia di test che Bruno Lonati, il responsabile marketing e comunicazione di Motorquality, ci propone è di livello superlativo, molto superiore a ogni nostra aspettativa. Innanzitutto per i componenti che avremo modo di mettere alla frusta, stato dell’arte della produzione racing mondiale, ma anche per il processo con cui verrà strutturata, in tre step incrementali (stint, per dirla nel gergo tecnico appropriato), in ciascuno dei quali la quantità e la qualità dei prodotti installati integrerà, migliorandola, la dotazione (e le prestazioni) del mezzo rispetto al passaggio precedente.

Il rendez-vous al circuito bresciano con i tecnici che provvederanno a rendere concreto il tutto è fissato per la primissima mattinata. E’ una bella giornata dell’ottobre più caldo degli ultimi anni, ma a quest’ora del giorno la temperatura è ancora bassa, ben al di sotto del range minimo per entrare in pista in piena sicurezza.

Nell’attesa che il sole faccia il suo dovere, mettiamo la moto sui cavalletti con le gomme al caldo delle nostre Capit e ci fermiamo ad osservare l’officina a cielo aperto che si appresta a prendere forma. Partiremo da un Punto Zero, ovvero effettueremo un primo turno con la dotazione “frenante” a livello standard, in modo tale da togliere la ruggine dalle articolazioni e fissare i riferimenti prestazionali da cui partire per valutare poi l’efficacia dei vari componenti che verranno via via montati.

Oltre a Lonati e ad Alessandro Borella, il responsabile tecnico Motorquality che dei prodotti Brembo conosce segreti e miracoli, con noi c’è Massimiliano “Max” Pisati, il meccanico e sospensionista che con la sua Esserre Racing ha seguito finora le trasformazioni della nostra moto, da stradalissima così com’è uscita dal concessionario a mezzo da gara. A lui toccherà principalmente il compito di verificare la risposta di forcella e monoammortizzatore al termine di ogni turno di upgrade e, se necessario, mettere mano alle regolazioni per assecondare i maggiori trasferimenti di carico dovuti alla maggiore incisività dell’impianto upgradato.

Il tempo di un caffè e di indossare nuovamente il nostro D-Air Racing e l’officina portatile di Motorquality è pronta. Controllata generale ai serraggi e alla pressione delle nostre Pirelli Diablo Supercorsa SC2 e dopo aver sfilato via le termocoperte siamo pronti per entrare in pista. Il primo turno scorre via veloce, ma cogliamo l’occasione per verificare come si comporta il nostro mezzo con un’altra novità che abbiamo deciso di montare, il kit trasmissione Afam passo 520, più compatto e leggero di quello di serie. Complice anche la scelta di una corona con un due denti in più rispetto all’originale, abbiamo constatato notevoli miglioramenti sulla prontezza di risposta dell’acceleratore e del motore a prendere giri, cosa particolarmente gradita in un tracciato tortuoso come quello dell’Autodromo di Castrezzato.

PRIMO STEP - Nel frattempo i tecnici hanno predisposto tutto il necessaire per procedere al montaggio degli elementi che costituiscono lo stint iniziale. Il set comprende l’ultima emanazione delle pompe radiali Brembo (la 19 RCS), il liquido freni LCF 600 Plus, anch’esso prodotto dell’azienda bergamasca nonché lo stesso usato in MotoGP e in Superbike, e i tubi in treccia Allegri. Una delle principali particolarità della pompa è la sua versatilità di impiego, poiché la sua azione frenante può essere impostata su due differenti livelli, il 20 per una risposta più aggressiva e adatta quindi ai piloti che prediligono una frenata molto pronta e decisa, e il 18 per chi invece, anche in pista, preferisce la modulabilità dell’intervento, oppure utilizza la moto in strada dove un’attacco della frenata più “morbido” è preferibile. Il resto, cioè dischi, pinze e pastiglie, resta originale. Questo step prevede la posizione 20.

Rientriamo in pista a saggiare le modifiche in cinque giri del tracciato. Alla fine del rettilineo che conclude l’ultimo dei due giri che abbiamo riservato al warm-up degli pneumatici, ci prepariamo alla staccata più impegnativa del circuito. Come al solito chiudiamo il gas al cartello dei 150 metri e contestualmente cominciamo a tirare la leva del freno con la medesima forza che eravamo soliti applicare con la pompa originale. Risultato-choc: arriviamo in curva incredibilmente lenti, segno che la maggiore potenza frenante offerta dal nuovo dispositivo è notevolmente superiore e gli spazi di arresto si sono, di conseguenza, ridotti. Le notizie sono ottime anche sul fronte della costanza di rendimento: nessuna traccia di fading (decadimento delle prestazioni dell’impianto a causa dell’aumento delle temperature), la consistenza della leva rimane costante, come mai ci era capitato di provare.

Giunti alla parte opposta del tracciato, al limitare del secondo rettilineo, facciamo tesoro di quanto appena accaduto e ritardiamo di una bella manciata di metri l’avvio della staccata, provando a fare anche un’altra prova, mantenendo cioè la leva tirata quasi fino al punto di corda del tornante che fa seguito al rettilineo. Se possibile, in questo frangente lo stupore è anche superiore a quello della “prova di potenza”: a differenza di quanto eravamo soliti provare con la pompa originale, ovvero quella sorta di effetto on-off alla leva, qui è possibile accompagnare la moto fin dentro alla curva e ridurre progressivamente la pressione all’approssimarsi del punto di corda.

Il tutto si traduce in una sensazione di grande padronanza, come se la leva del freno avesse un collegamento diretto con l’azione delle pastiglie sul disco. Quantificare il tutto in termini di miglioramento sul giro? Difficile. Più facile riscontrare benefici - enormi - sulla sicurezza. Ben sapendo che sentirsi sicuri in sella, a sua volta, si ripercuote positivamente su tutto il resto, tempi compresi.

SECONDO STEP - Intanto, si è fatta l’ora del secondo capitolo del test. La temperatura adesso è arrivata a livelli ottimali e dopo una breve pausa la moto è pronta per ritornare in pista. Rispetto al precedente stadio, cambiano solo le pastiglie, nella fattispecie una coppia di RC (carbon-tech) e spostiamo il selettore della 19 RCS su 18. Prima di procedere all’installazione delle RC, i tecnici provvedono a svolgere un’altra operazione tanto importante quanto trascurata, eliminano cioè con qualche passata di carta vetro il materiale depositato sul disco dalle precedenti pastiglie per evitare che, con l’arrivo di quelle nuove, la “convivenza” tra due materiali di diversa natura possa ridurre l’efficienza della frenata.

Si tratta, qui, di un prodotto molto diverso da quello standard, capace di garantire un elevatissimo coefficiente di attrito a caldo e soprattutto un rendimento costante anche sotto sforzo. Tuttavia, per poter funzionare al meglio, necessita di qualche accortezza. Occorre, infatti, seguire con molta attenzione la procedura di rodaggio, con alcune frenate nel paddock e poi qualche giro in pista senza accentuare troppo le pinzate. A seguire, il rientro al box per lasciare raffreddare l’impianto per qualche minuto. Soltanto così si potrà avere garanzia che tutto, da quel momento in avanti, funzionerà per il meglio.

Svolgiamo l’operazione con cura e, quando a pastiglie ormai rodate, è il momento di rientrare tra i cordoli, l’ora dello stop per la pausa pranzo è ormai prossima. Le poche tornate che riusciamo a completare sono però più che sufficienti a farci capire che rispetto alle componenti di serie, così è tutto un altro mondo, e contribuisce, nel complesso, ad alzare ulteriormente (e non di poco) l’asticella delle performance del nostro impianto frenante. Volendo consigliare a chi intende avvicinarsi alla pista una dotazione d’ingresso con un rapporto qualità prezzo vantaggioso, questo tipo di configurazione (pompa 19RCS, tubazioni in treccia, fluido freni LCF 600 e pastiglie in mescola RC) è sicuramente l’ideale.

TERZO STEP - Dopo il break, è il momento dell’ultimo stint, quello che trasformerà il nostro avantreno in un’arma definitiva da frenata, grazie all’aggiunta di una spettacolare coppia di pinze GP4-RX (un capolavoro anche dal punto di vista estetico) figlie primigenie dell’esperienza di Brembo nelle competizioni, a tutti i livelli, di un set di dischi T-Drive da 320 mm, totalmente flottanti. Il tutto abbinato a una coppia di pastiglie Z04, le stesse utilizzate in Superbike, Supersport e Superstock, quindi il top che si possa pretendere per un utilizzo racing, mentre il setting della pompa freno sarà riportato al livello più aggressivo (il 20).

In questa fase, i tecnici che ci supportano effettueranno anche un nuovo test “termico” applicando anche alle pinze i cosiddetti thermo tape, particolari marcatori adesivi che permettono di verificarne la temperatura di esercizio della pinza, e segnano il profilo dei dischi con uno smalto termovirante, il cui colore varia in base alle temperature raggiunte, così da rendere più semplice e preciso capire se hanno lavorato entro il loro range termico ideale.

Contestualmente, vista l’aggiunta non indifferente di potenza frenante, il nostro sospensionista della Esserre Racing decide di intervenire al setting della forcella, chiudendo i freni idraulici sia in compressione che in estensione in modo da garantire al nostro avantreno un maggior sostegno per contrastare il maggior trasferimento di carico sull’anteriore.

Il verdetto della pista è inconfutabile: la frenata con la componentistica originale è un lontano ricordo sotto tutti i punti di vista e grazie, soprattutto, alla modalità con cui la sua incisività può essere modulata fino a farci raggiungere il punto di corda con la leva del freno ancora “in mano”, guidiamo con maggiore agio e sicurezza. E, ultimo non ultimo, i tempi - magicamente - scendono.

ALTRE INFO NELLA GALLERY ACCESSIBILE DAL LINK A INIZIO PAGINA

Ultima modifica di ilkappone il 19 Ott 2011 17:20, modificato 1 volta in totale
 
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12571276 Inviato: 19 Ott 2011 17:18
 

Ottimo report e ottime spiegazioni.
Ovviamente i costi dopo ogni step lievitavano.
Le Brembo gp4 costano in offerta 1300 €!!!!!!!

Occhio che il link al report è sbagliato.


Ecco quello corretto:
Link a pagina di Blog.panorama.it

Ciao
 
12571301
12571301 Inviato: 19 Ott 2011 17:23
 

darin75 ha scritto:
Ottimo report e ottime spiegazioni.
Ovviamente i costi dopo ogni step lievitavano.
Le Brembo gp4 costano in offerta 1300 €!!!!!!!

Occhio che il link al report è sbagliato.


Ecco quello corretto:
Link a pagina di Blog.panorama.it

Ciao


grazie della segnalazione

il link ora è quello giusto

sul resto, concordo con te, con il terzo step si esce un po' dal range di disponibilità del pilota della domenica

proprio per questo, ho voluto precisare che per il target tipo lo step consigliabile è il secondo
 
12572090
12572090 Inviato: 19 Ott 2011 19:44
 

Gran bel report, complimenti
 
12573922
12573922 Inviato: 20 Ott 2011 9:02
 

ilkappone ha scritto:
darin75 ha scritto:
Ottimo report e ottime spiegazioni.
Ovviamente i costi dopo ogni step lievitavano.
Le Brembo gp4 costano in offerta 1300 €!!!!!!!

Occhio che il link al report è sbagliato.


Ecco quello corretto:
Link a pagina di Blog.panorama.it

Ciao


grazie della segnalazione

il link ora è quello giusto

sul resto, concordo con te, con il terzo step si esce un po' dal range di disponibilità del pilota della domenica

proprio per questo, ho voluto precisare che per il target tipo lo step consigliabile è il secondo


in effetti il secondo step è perfetto.
Personalmente ho qualche dubbio (che dal tuo report mi stai togliendo) sulla Brembo 19 rcf..
Nel senso che 300 € per una pompa..
 
12573968
12573968 Inviato: 20 Ott 2011 9:18
 

certamente aver la possibilità di poter regolare anche l'azione della pompa non è cosa da poco forse proprio per chi ne fa un uso a tuttotondo potendo regolare il tipo di frenata tra strada e pista icon_rolleyes.gif
un articolo molto interessante focalizzato (mi sembra) proprio sulla differenza abissale che si ha rispetto ai prodotti di serie.
facendolo a step sicuramente si riesce a capire benissimo e questo può convincere i tanti che buttano soldi in centraline e scarichi racing per ottenere 2 cv che sui tempi influisce sicuramente molto di più un buon setting ed una buona frenata icon_wink.gif
Max lo conosco bene, sulla mia bimba gli ha fatto un pò di lavori di ciclistica icon_wink.gif
icon_arrow.gif Darin, conosco diversi amici con il gsr che l'han montata quella pompa e nessuno se ne è pentito segno che anche su naked la differenza la fa icon_wink.gif

Ultima modifica di gsrteo il 20 Ott 2011 9:28, modificato 1 volta in totale
 
12573986
12573986 Inviato: 20 Ott 2011 9:26
 

Difatti l'articolo mi ha appassionato parecchio.
Visto l'utilizzo che ne ho fatto quest'anno e che sicuramente farò l'anno prossimo della moto, ho abbandonato la concezione della "bellezza" per dedicarmi di più agli aspetti che possono essermi utili in pista.
Senza andare OT credo che, gomme a parte, interverrò sull'impianto frenante con tubi, pastiglie e olio (non credo pompa) e sulla ciclistica modificando sosp. ant. con molle, pompanti e regolazioni (credo matris).
Facendo questo step, credo di restare nel range economico e avere un mezzo discretamente competitivo.
 
12573989
12573989 Inviato: 20 Ott 2011 9:27
 

GRAZIE MILLE LUCIANO e GRAZIE anche a TEO!!!!!

Sono contento di poter lavorare cercando di dare sempre il meglio, crescendo professionalmente con le corse, le competizioni e dare il mio apporto alla mia clientela, come TEO e LUCIANo, grazie ancora! 0509_doppio_ok.gif
 
12574171
12574171 Inviato: 20 Ott 2011 10:10
 

MrLies ha scritto:
Gran bel report, complimenti


grazie1000 0509_up.gif 0509_up.gif
 
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12574178 Inviato: 20 Ott 2011 10:12
 

darin75 ha scritto:


in effetti il secondo step è perfetto.
Personalmente ho qualche dubbio (che dal tuo report mi stai togliendo) sulla Brembo 19 rcf..
Nel senso che 300 € per una pompa..


una volta che avrai deciso se privilegiare la modulabilità o la prontezza di intervento, puoi in alternativa valutare una 19x18 o una 19x20, più economiche della rcs e credo anche più semplici da trovare usate a un costo che in rapporto alla resa può rivelarsi davvero vantaggioso
 
12574187
12574187 Inviato: 20 Ott 2011 10:14
 

gsrteo ha scritto:
certamente aver la possibilità di poter regolare anche l'azione della pompa non è cosa da poco forse proprio per chi ne fa un uso a tuttotondo potendo regolare il tipo di frenata tra strada e pista icon_rolleyes.gif
un articolo molto interessante focalizzato (mi sembra) proprio sulla differenza abissale che si ha rispetto ai prodotti di serie.
facendolo a step sicuramente si riesce a capire benissimo e questo può convincere i tanti che buttano soldi in centraline e scarichi racing per ottenere 2 cv che sui tempi influisce sicuramente molto di più un buon setting ed una buona frenata icon_wink.gif
Max lo conosco bene, sulla mia bimba gli ha fatto un pò di lavori di ciclistica icon_wink.gif
icon_arrow.gif Darin, conosco diversi amici con il gsr che l'han montata quella pompa e nessuno se ne è pentito segno che anche su naked la differenza la fa icon_wink.gif


tutto vero: se freni meglio, ti senti più sicuro, più composto, più a tuo agio. che sono poi le condizioni di base per guidare sempre più velocemente no?
 
12574192
12574192 Inviato: 20 Ott 2011 10:14
 

ilkappone ha scritto:
darin75 ha scritto:


in effetti il secondo step è perfetto.
Personalmente ho qualche dubbio (che dal tuo report mi stai togliendo) sulla Brembo 19 rcf..
Nel senso che 300 € per una pompa..


una volta che avrai deciso se privilegiare la modulabilità o la prontezza di intervento, puoi in alternativa valutare una 19x18 o una 19x20, più economiche della rcs e credo anche più semplici da trovare usate a un costo che in rapporto alla resa può rivelarsi davvero vantaggioso


Sicuramente ne terrò conto.!!
Grazie mille dei consigli!!
 
12574193
12574193 Inviato: 20 Ott 2011 10:14
 

EsseErreRacing ha scritto:
GRAZIE MILLE LUCIANO e GRAZIE anche a TEO!!!!!

Sono contento di poter lavorare cercando di dare sempre il meglio, crescendo professionalmente con le corse, le competizioni e dare il mio apporto alla mia clientela, come TEO e LUCIANo, grazie ancora! 0509_doppio_ok.gif


0509_campione.gif 0509_campione.gif 0509_doppio_ok.gif 0509_doppio_ok.gif
 
12574204
12574204 Inviato: 20 Ott 2011 10:17
 

darin75 ha scritto:
Difatti l'articolo mi ha appassionato parecchio.
Visto l'utilizzo che ne ho fatto quest'anno e che sicuramente farò l'anno prossimo della moto, ho abbandonato la concezione della "bellezza" per dedicarmi di più agli aspetti che possono essermi utili in pista.
Senza andare OT credo che, gomme a parte, interverrò sull'impianto frenante con tubi, pastiglie e olio (non credo pompa) e sulla ciclistica modificando sosp. ant. con molle, pompanti e regolazioni (credo matris).
Facendo questo step, credo di restare nel range economico e avere un mezzo discretamente competitivo.



molle pompanti e magari un bel mono, anche usato, revisionato, tubi pastiglie e olio (la pompa però fa davvero la differenza, tienine conto...) e già ti ritrovi tra le gambe in gran bel mezzo
 
12580925
12580925 Inviato: 21 Ott 2011 16:56
 

Sempre bello leggere i tuoi report, ma questo devo dire che mi è piaciuto più di altri.
comunque diciamoci la verità, questi steps per la moto costicchiano e non tutti possono permettersi di fare queste spese.

comunque la penso come gsrteo, un buon assetto e dei freni così t fanno migliorare di più i tempi sul giro che a stare a pompare la moto.
 
12582424
12582424 Inviato: 21 Ott 2011 21:33
 

Sulla mia Gsx-r ho eseguito un upgrade di questo tipo.
Ho cominciato montando una pompa rcs 19 (solo per precisare, il 18 è l'interasse aggressivo ed il 20 il modulabile, non viceversa), insieme ai tubi in treccia. Poi ho preso delle pinze Brembo P4 30/34 (che ora sono state sostituite nel listino dalle Gp4).
Tutto l'upgrade mi è venuto a costare circa 1000€ prendendo tutto usato tranne i tubi (se delle pinze con 300 km certificati possono definirsi usate...).
Che dire...ho provato svariate marche e mescole di pasticche, ma l'impianto non è mai andato in crisi, nemmeno dopo innumerevoli giri consecutivi di pista.
Lo step che mi ha più impressionato è stato quello della pompa (che di serie è un po scarsina). Lo sforzo necessario per ottenere decelerazioni notevoli è ridicolo e questo aiuta molto in pista, dove avere l'avambraccio destro più rilassato, porta ad un minore affaticamento dello stesso, con conseguente aumento della precisione sul comando del gas.
Per ora continuo ad usare i dischi originali, che non se la cavano affatto male, ma "finiti" questi passerò sicuramente ai T-drive maggiorati a 320mm
Una foto a misano:

immagini visibili ai soli utenti registrati

 
12582858
12582858 Inviato: 22 Ott 2011 2:43
 

Pizio250 ha scritto:
Sulla mia Gsx-r ho eseguito un upgrade di questo tipo.
Ho cominciato montando una pompa rcs 19 (solo per precisare, il 18 è l'interasse aggressivo ed il 20 il modulabile, non viceversa), insieme ai tubi in treccia. Poi ho preso delle pinze Brembo P4 30/34 (che ora sono state sostituite nel listino dalle Gp4).
Tutto l'upgrade mi è venuto a costare circa 1000€ prendendo tutto usato tranne i tubi (se delle pinze con 300 km certificati possono definirsi usate...).
Che dire...ho provato svariate marche e mescole di pasticche, ma l'impianto non è mai andato in crisi, nemmeno dopo innumerevoli giri consecutivi di pista.
Lo step che mi ha più impressionato è stato quello della pompa (che di serie è un po scarsina). Lo sforzo necessario per ottenere decelerazioni notevoli è ridicolo e questo aiuta molto in pista, dove avere l'avambraccio destro più rilassato, porta ad un minore affaticamento dello stesso, con conseguente aumento della precisione sul comando del gas.
Per ora continuo ad usare i dischi originali, che non se la cavano affatto male, ma "finiti" questi passerò sicuramente ai T-drive maggiorati a 320mm
Una foto a misano:
Immagine: Link a pagina di Img695.imageshack.us


18 più modulabile, 20 più pronta

visto che la questione riemerge ogni volta con gli stessi dubbi, ho chiesto lumi specifici in proposito, per evitare di scrivere cose inesatte

quello che si sente dire dall'amico, che si legge in giro ecc, lascia il tempo che trova

ti riporto qui il link alla la scheda tecnica della pompa, proveniente dal sito Brembo:

Freni Brembo - Pompe

come leggerai, non parlano di maggiore potenza, ma di maggiore prontezza (la 20), e modulabilità (la 18)

e siccome non ero ancora del tutto convinto, mi sono fatto mandare un altro documento:

la pompa radiale Brembo è stato il prodotto che ha rivoluzionato ilmondo dei sistemi frenanti nell’ultimo decennio. Progettata perutilizzo Racing è diventata nel corso degli anni sempre piùapprezzata anche per le Supersportive.

Loschema costruttivo radiale, infatti, consente di progettare la pompacon l’obiettivo di ottimizzare i rapporti idraulici e meccanici,che migliorano le performance del prodotto. La 19RCS dispone di unaregolazione conla quale è possibile modificare l’interasse pompa su due valori:18 oppure 20 mm.

Questaregolazione è l’elemento che fino ad oggi mancava in un sistemafrenante per raggiungere il feeling idealetra pilota, stile di guida, moto e circuito. Il pistoncino (ø 19) ele guarnizioni sono i medesimi delle pompe utilizzate dalla quasitotalità dei piloti della MotoGP e della SBK. La leva freno snodataè realizzata attraverso forgiatura e dispone di una regolazione didistanza dal manubrio che agisce attraverso un cinematismoparticolare, in grado di garantire meno attriti ed assenza di forzedisperse.

Feelingalla leva

Ilmovimento dei pistoni delle pinze (e conseguentemente l’assorbimentodi fluido) necessario per fare appoggiare le pastiglie alla fasciafrenante è determinato dal loro “roll-back” (arretramento deipistoncini a causa dell’azione di richiamo delle guarnizionianulari), ed è una quantità fissa.

Conseguentementeanche il movimento del pistoncino della pompa è fisso, dovendospostarsi di quel tanto per muovere il fluido necessario ai pistonidelle pinze.

Peril principio della leva di secondo genere si avrà una maggiorerotazione della leva per spostare di una determinata quantità unpunto sulla leva stessa quando questo si avvicina al fulcro,viceversa quando si allontana.

Link a pagina di Img191.imageshack.us

Ciò significa che la forza della mano necessaria per produrre nelcircuito frenante la pressione voluta si distribuirà su di un arcodi rotazione maggiore in configurazione 18 mm. rispetto allaconfigurazione 20 mm. ed in ragione di quanto sopra si avrà una levapiù “modulabile” nel primo caso e più pronta nell'altro
 
12582976
12582976 Inviato: 22 Ott 2011 8:12
 

ilkappone ha scritto:


18 più modulabile, 20 più pronta

visto che la questione riemerge ogni volta con gli stessi dubbi, ho chiesto lumi specifici in proposito, per evitare di scrivere cose inesatte

quello che si sente dire dall'amico, che si legge in giro ecc, lascia il tempo che trova




Come già discusso pienamente l'altro giorno io e te, come ti dicevo, ogni volta la stessa storia, eccone la riprova delle informazioni errate che vengono divulgate in giro, proprio per questo a mio avviso bisognerebbe dare maggiore informazione, onde evitare che vengano messe in giro delle "voci" non del tutto esatte su determinati prodotti e sul comportamento degli stessi!


Ciao LUCIANO a presto! 0509_doppio_ok.gif
 
12605280
12605280 Inviato: 27 Ott 2011 16:28
 

@ il kappone
Grazie mille per la spiegazione, ma avrei un appunto-domanda da fare a riguardo:
- Tenendo presente le leggi fisiche che regolano la leva, avere un braccio di leva della resistenza più corto, ed a parità di braccio di leva della forza, porta ad una maggiore forza impressa a parità di sforzo sulla leva, o ad un minore sforzo a parità di forza impressa. Ragion per cui l'interasse 18mm dovrebbe essere più aggressivo.
Correggimi se sbaglio.

Un lampeggio
 
12605372
12605372 Inviato: 27 Ott 2011 16:53
 

Pizio250 ha scritto:
@ il kappone
Grazie mille per la spiegazione, ma avrei un appunto-domanda da fare a riguardo:
- Tenendo presente le leggi fisiche che regolano la leva, avere un braccio di leva della resistenza più corto, ed a parità di braccio di leva della forza, porta ad una maggiore forza impressa a parità di sforzo sulla leva, o ad un minore sforzo a parità di forza impressa. Ragion per cui l'interasse 18mm dovrebbe essere più aggressivo.
Correggimi se sbaglio.

Un lampeggio


Ti riporto una spiegazione che ho fatto anche su un altro forum, sempre in collaborazione con Luciano ed i tecnici BREMBO, perchè come dicevo poco più sopra, quando si tocca questo discorso, ogni volta ci sono gli stessi dubbi e problematiche.


PompaFreno Radiale



Lapompa radiale Brembo è stato il prodotto che ha rivoluzionato ilmondo dei sistemi frenanti nell’ultimo decennio. Progettata perutilizzo Racing è diventata nel corso degli anni sempre piùapprezzata anche per le Supersportive.



Loschema costruttivo radiale, infatti, consente di progettare la pompacon l’obiettivo di ottimizzare i rapporti idraulici e meccanici,che migliorano le performance del prodotto. La 19RCS dispone di unaregolazione conla quale è possibile modificare l’interasse pompa su due valori:18 oppure 20 mm.



Questaregolazione è l’elemento che fino ad oggi mancava in un sistemafrenante per raggiungere il feeling idealetra pilota, stile di guida, moto e circuito. Il pistoncino (ø 19) ele guarnizioni sono i medesimi delle pompe utilizzate dalla quasitotalità dei piloti della MotoGP e della SBK. La leva freno snodataè realizzata attraverso forgiatura e dispone di una regolazione didistanza dal manubrio che agisce attraverso un cinematismoparticolare, in grado di garantire meno attriti ed assenza di forzedisperse.



Feeling alla leva



Ilmovimento dei pistoni delle pinze (e conseguentemente l’assorbimentodi fluido) necessario per fare appoggiare le pastiglie alla fasciafrenante è determinato dal loro “roll-back” (arretramento deipistoncini a causa dell’azione di richiamo delle guarnizionianulari), ed è una quantità fissa.



Conseguentementeanche il movimento del pistoncino della pompa è fisso, dovendospostarsi di quel tanto per muovere il fluido necessario ai pistonidelle pinze.



Per il principio della leva di secondo genere si avrà una maggiorerotazione della leva per spostare di una determinata quantità unpunto sulla leva stessa quando questo si avvicina al fulcro,viceversa quando si allontana.


immagini visibili ai soli utenti registrati



immagini visibili ai soli utenti registrati




Ciò significa che la forza della mano necessaria per produrre nelcircuito frenante la pressione voluta si distribuirà su di un arcodi rotazione maggiore in configurazione 18 mm. rispetto allaconfigurazione 20 mm. ed in ragione di quanto sopra si avrà una levapiù “modulabile” nel primo caso e più “pronta” nel secondo.





SPERO CHE COSI' SIA SCIOLTO OGNI DUBBIO
 
12605599
12605599 Inviato: 27 Ott 2011 17:40
 

EsseErreRacing ha scritto:


Ti riporto una spiegazione che ho fatto anche su un altro forum, sempre in collaborazione con Luciano ed i tecnici BREMBO, perchè come dicevo poco più sopra, quando si tocca questo discorso, ogni volta ci sono gli stessi dubbi e problematiche.


PompaFreno Radiale



Lapompa radiale Brembo è stato il prodotto che ha rivoluzionato ilmondo dei sistemi frenanti nell’ultimo decennio. Progettata perutilizzo Racing è diventata nel corso degli anni sempre piùapprezzata anche per le Supersportive.



Loschema costruttivo radiale, infatti, consente di progettare la pompacon l’obiettivo di ottimizzare i rapporti idraulici e meccanici,che migliorano le performance del prodotto. La 19RCS dispone di unaregolazione conla quale è possibile modificare l’interasse pompa su due valori:18 oppure 20 mm.



Questaregolazione è l’elemento che fino ad oggi mancava in un sistemafrenante per raggiungere il feeling idealetra pilota, stile di guida, moto e circuito. Il pistoncino (ø 19) ele guarnizioni sono i medesimi delle pompe utilizzate dalla quasitotalità dei piloti della MotoGP e della SBK. La leva freno snodataè realizzata attraverso forgiatura e dispone di una regolazione didistanza dal manubrio che agisce attraverso un cinematismoparticolare, in grado di garantire meno attriti ed assenza di forzedisperse.



Feeling alla leva



Ilmovimento dei pistoni delle pinze (e conseguentemente l’assorbimentodi fluido) necessario per fare appoggiare le pastiglie alla fasciafrenante è determinato dal loro “roll-back” (arretramento deipistoncini a causa dell’azione di richiamo delle guarnizionianulari), ed è una quantità fissa.



Conseguentementeanche il movimento del pistoncino della pompa è fisso, dovendospostarsi di quel tanto per muovere il fluido necessario ai pistonidelle pinze.



Per il principio della leva di secondo genere si avrà una maggiorerotazione della leva per spostare di una determinata quantità unpunto sulla leva stessa quando questo si avvicina al fulcro,viceversa quando si allontana.


Immagine: Link a pagina di Img696.imageshack.us

Immagine: Link a pagina di Img542.imageshack.us


Ciò significa che la forza della mano necessaria per produrre nelcircuito frenante la pressione voluta si distribuirà su di un arcodi rotazione maggiore in configurazione 18 mm. rispetto allaconfigurazione 20 mm. ed in ragione di quanto sopra si avrà una levapiù “modulabile” nel primo caso e più “pronta” nel secondo.





SPERO CHE COSI' SIA SCIOLTO OGNI DUBBIO

EsseErreRacing
Spiegazione esaustiva e cortese nei modi.
I dubbi sulla modulabilità e la corsa della leva sono sciolti, ma la mia domanda non verteva su questo.
La mia riflessione era solo sulla forza impressa sul pistoncino a parità di sforzo sulla leva, cambiando interasse. Secondo le mie reminiscenze di liceo scientifico (abbastanza fresche visto che ho 21 anni), in una leva di secondo genere, spostando la resistenza più vicino al fulcro si ha un guadagno meccanico maggiore.
Per portare un esempio differente, pensate ad uno schiaccianoci, se mettete la noce vicino al fulcro dovrete imprimere pochissima forza per romperla, mentre se la posizionerete più vicino alla mano, dovrete imprimere moltissima forza per romperla.

Quindi a rigor di logica, l'interasse 18mm è si più modulabile, ma anche più "potente".

Un lampeggio.
 
12607916
12607916 Inviato: 28 Ott 2011 9:17
 

Pizio250 ha scritto:



Quindi a rigor di logica, l'interasse 18mm è si più modulabile, ma anche più "potente".

Un lampeggio.


Su quello nessun dubbio, vedo che hai centrato il succo del discorso, infatti qui si parla di interasse 20 = + Pronto (non + potente) interasse 18= + Modulabile ( non meno potente) poi ci sono diversi modi di interpretare la cosa, 1 come hai detto tu, 2 si può anche dire che a parità di sforzo sulla leva si riesce a spostare una maggior quantità di olio, pertanto si riesce ad imprimere una forza maggiore ai pistoncini delle pinze freno, tradotto maggior "potenza" frenante, o ancora con la 19X18 la leva deve fare un escursione maggiore rispetto alla 19x20, quindi la 19x18 risulterà essere più modulabile di una 19x20.

0509_doppio_ok.gif 0510_saluto.gif
 
12610016
12610016 Inviato: 28 Ott 2011 18:19
 

EsseErreRacing ha scritto:


Su quello nessun dubbio, vedo che hai centrato il succo del discorso, infatti qui si parla di interasse 20 = + Pronto (non + potente) interasse 18= + Modulabile ( non meno potente) poi ci sono diversi modi di interpretare la cosa, 1 come hai detto tu, 2 si può anche dire che a parità di sforzo sulla leva si riesce a spostare una maggior quantità di olio, pertanto si riesce ad imprimere una forza maggiore ai pistoncini delle pinze freno, tradotto maggior "potenza" frenante, o ancora con la 19X18 la leva deve fare un escursione maggiore rispetto alla 19x20, quindi la 19x18 risulterà essere più modulabile di una 19x20.

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Grazie mille EsseErreRacing.
Effettivamente mi stavo scervellando...Iniziavo a pensare di andare meglio con l'interasse 18mm per una sorta di "Effetto Placebo"!!! Invece trovo riscontro nelle mie sensazioni...ovvero più facilità nell'ottenere grosse decelerazioni con minore sforzo della mano.

Un lampeggio 0510_five.gif
 
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