Martedì 9 agosto – 2 giorno
Scendiamo dalle nostre stanze verso le 8.30 e con sorpresa scopriamo che compresi nei 25 euro del prezzo della camera c’è anche la prima colazione, per sfortuna del povero gestore dato che Syd si mangia (come al solito) una quantità di cibo del valore di almeno 50 euro....
Il tempo è splendido e il diluvio, la grandine e la nebbia (per ora...
) sono solo un ricordo
Il freddo invece c’è ancora, c’è una bella arietta gelida, infatti io e Syd indossiamo la cerata antipioggia che ti tiene caldo, Bisiak invece ha l’imbottitura nella sua tuta da motogp
Scaliamo lo spettacolare passo Giovo che fa anche da valico e entriamo in Austria
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Con nostra sorpresa troviamo subito un “casello” dove dobbiamo pagare un pedaggio di 12 euro!!!
Sticazz… pensiamo, ma siamo già arrivati alla strada per il ghiacciaio di Solden??
No ovviamente, infatti dopo circa 20 o 30 km finalmente arriviamo a Solden e da li prendiamo la salita per il famoso ghiacciaio da nome impronunciabile
Ovviamente qualche km dopo, ci troviamo davanti un nuovo “casello” con un altro pedaggio da pagare..... 5,5 euro (se non ricordo male).
Azz, in Austria si paga anche l’aria!
Saliamo la strada e dopo solo qualche km arriviamo sul piazzale principale dove ci sono tutte le infrastrutture degli impianti sciistici, con il ghiacciaio sullo sfondo, noi però prendiamo subito la strada che sale ancora e che ci porta ancora più su.
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Fa un freddo cane, gran pipi per tutti, foto di rito e….inizia a nevicare!!
Vabbè, sono fiocchi piccoli e innocui, il freddo invece è letale per cui facciamo una fuga strategica, io mentre scendo la strada per tornare a Solden battendo i denti mi chiedo se non era il caso di portare il giubbotto in cordura invece di quello traforato
Ok, rifacciamo a ritroso tutta la strada (passo Giovo compreso fino a dove abbiamo dormito, cioè S. Leonardo in Passiria) e iniziamo la piacevole strada verso Merano durante la quale schiattiamo letteralmente di caldo…anche togliendoci tutto quello che possiamo (cerate, imbottiture, ecc)
Attraversata Merano (bellissima cittadina ma un gran casino da girare per via del traffico) aggirandola grazie alla tangenziale ci dirigiamo verso lo Stelvio attraversando la Val Venosta e tutti i suoi meleti (si chiamano così?).
La strada è molto trafficata e dobbiamo sorpassare senza sosta per tutto il tratto il serpentone di centinaia di auto e camper che ci troviamo davanti, beh, o si fa così o tanto vale andare in auto, no?
Ne approfittiamo per mangiare qualcosa, pizza per Biasiak e Syd e piatto di affettati tirolesi per me
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Finalmente iniziamo a scalare lo Stelvio e sulla famigerata spettacolare salita troviamo il solito (per chi ci è già stato) circo: un camper incastrato su un tornante, un’auto idem, i tornanti che non finiscono mai, le auto che tagliano anche le curve cieche che se non stai attendo ti spazzolano…e l’odore delle pastiglie dei freni delle auto.
Arrivati sotto gli ultimo tornanti il solito spettacolo paesaggistico, lo Stelvio è sempre lo Stelvio
Arrivati in cima foto di rito davanti al solito cartello, altre foto per Bisiak e Syd che non ci erano mai stati e.......
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......inizia a nevicare!!!
Anzi a cadere neve ghiacciata!
Sembra quasi grandine solo che è più volatile, più leggera, ma fa impressione anche perché pare attaccarsi bene al terreno
Nel giro di due minuti si scatena una mini bufera, dobbiamo tagliare la corda e in fretta e i nuvoloni che vediamo in direzione Bormio (dove dobbiamo scendere..) non mentono: là sta diluviando!
Infiliamo al volo (si fa per dire…quando si ha fretta si incastra sempre tutto..) l’antipioggia e via, per qualche km guidiamo sotto la nevicata (per fortuna però si attacca al suolo molto meno di quanto sembrava) e poi diluvio a tratti per tutta la discesa fino quasi a Bormio, dove però rispunta addirittura il sole a sprazzi.
Il tempo è migliorato, arriviamo in Valdidentro e ci fermiamo a bere un caffè.
Siamo a circa 20 km da Livigno, sono le 17.30 e preferiamo cercare da dormire sul posto piuttosto che farlo a Livigno (che non costerà certo poco) o peggio dalle parti del Bernina (in svizzera…)
Troviamo quindi un albergo in centro, 3 belle stanze singole (in realtà sono piccoli appartamenti con cucina e stanze varie) a 40 euro a testa con prima colazione! Non male.
Mettiamo a nanna le moto, poi un bella doccia e siamo pronti per la cena, la signora dell’albergo ci dice di andare al locale davanti al campo sportivo in fondo al paese, dove grazie all’ottima intuizione di Bisiak (che insiste per entrare e cenare lì) mangiamo una delle migliori tagliate di manzo della storia, patate fritte a bizzeffe, e soprattutto beviamo come alpini, birra...whisky...amari… (tanto ci siamo venuti a piedi)!
Giornata top, siamo soddisfatti
Segue....