Vorrei sapere cosa ne pensate sulla possibilità di dimostrare che un incidente è avvenuto diversamente da come hanno dedotto i vigili.
L'incidente è avvenuto su un tratto di strada di circa 5 metri di larghezza, senza segnaletica orizzontale, in curva e in pendenza.
Mio papà stava viaggiando sulla sua moto, un Tmax, a destra della carreggiata e stava affrontando la curva leggermente in discesa verso destra, quando un'auto proveniente dalla direzione opposta gli ha tagliato la strada e lo ha urtato, facendolo cadere sul lato strada.
La moto è distrutta, e mio padre è stato portato al pronto soccorso.
Il conducente dell'automobile afferma che mio papà sia caduto per conto suo e abbia urtato lui la macchina nella caduta.
Purtroppo i vigile, nel rilevare i segni hanno dato particolare rilevanza a un incisione sull'asfalto di un incidente precedente (ce ne sono molti in quel punto) che si trovava molto più avanti e sulla carreggiata opposta, da cui si dedurrebbe che mio padre cadendo abbia fatto leva sul pedale e la moto sia volata all'indietro in salita per cadere dove è caduta e dove erano presenti tutti i pezzi.
Come possiamo dimostrare che la ricostruzione del vigile ha qualcosa di fantascientifico?
Prendendo atto che l'auto faceva la curva girando a sinistra e in salita, la dinamica più probabile non è quella che vede che l'auto abbia tagliato la strada?
Grazie per la collaborazione!
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