brasko ha scritto:
a me capita dalla folle alla 1°
pensavo fosse la frizione ma a quanto leggo è un piccolo difettuccio kawa!!!
La frizione influisce eccome, ovviamente se e quando non è ben regolata, ed un relativo cattivo funzionamento (incollaggio o slittamento) a volte può manifestarsi in seguito al cambio di tipologia di olio lubrificante a seguito del quale i residui di quello vecchio creano problemi con quello nuovo alterando il film depositato tra i dischi della frizione.
La "difficoltà" (relativa) nell'inserimento di una marcia, non è un difetto del cambio ma è una sua caratteristica ed è legata a come è strutturato (e quindi a come funziona) il meccanismo di comando e di blocco del selettore del cambio.
La spiegazione del suo funzionamento aiuta a comprendere perchè si tratti di una caratteristica e non di un difetto; per questo in precedenza ho parlato, evidenziando il termine con un virgolettato, di "problemini" e non di difetti/guasti.
Il meccanismo in questione è formato da:
- una "forchetta" o meglio, un piccolo braccio (foto 1 A) con due denti posti posteriormente (foto 3), solidale all'alberino di comando (quello dove è attaccato il rinvio del pedale del cambio, per intenderci - foto 1 B, foto 3 A) che viene azionata ogni qualvolta si agisce sul pedale.
- una camma circolare che aziona il tamburo del cambio (seconda foto, particolare "1");
- una levetta, dotata di un rullino e di un doppio sistema di ritorno a molla (foto 1 C e foto 2 part. 2).
Come funziona:
- quando si agisce sul pedale del cambio, la forchetta muove la camma (o meglio, i suoi due denti agiscono sui perni presenti sulla sua faccia esterna, visibili nella seconda foto) costringendo il tamburo, solidale alla camma, a ruotare (in un senso in salita e nel senso opposto in scalata) a passi di 60° (l'innesto dei sei rapporti è equamente distribuito sull'arco completo di rotazione del tamburo quindi 360/6 = 60: sono facilmente visibili nella foto 2 i sei corrispondenti scassi di forma semicircolare);
- la levetta con il rullino (foto 1 e 2) una volta raggiunta la posizione di innesto del rapporto selezionato, fa in modo di fissarne la posizione evitando che il tamburo possa ruotare accidentalmente, neanche se si esercita una lieve pressione/trazione sul pedale del cambio durante la guida e maggiormente a moto ferma, grazie anche ad un sistema di molle presente sulla forchetta che assorbono le piccole rotazioni.
E' per questo motivo che l'azionamento del cambio risulta, se vogliamo, un po' macchinoso (quello che io definisco "legnoso") e necessita di una certa decisione.
Aggiungiamo che la lieve difficoltà a mettere il folle risiede nel fatto che il rullino della levetta di blocco deve "salire" e fermarsi su una posizione supplementare intermedia tra la prima e la seconda (come si vede nella foto 2 nella quale il cambio è proprio in folle) e quindi richiede una rotazione di soli 15° da una marcia o dall'altra.
Foto 1
A = forchetta (braccio che comanda la camma)
B = albero di comando della forchetta
C = rullino della leva di blocco
D = perno della leva di blocco
la doppia freccia rossa indica il movimento che esegue la forchetta
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Foto 2
1 = camma di comando del tamburo
2 = rullino della leva di blocco
3 = perno su cui innesta la molla di richiamo della forchetta
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Foto 3
A = albero di comando della forchetta
B = molla di richiamo forchetta
C = (sul lato opposto) molla di assorbimento
D = braccio della forchetta (alla sinistra si vedono chiaramente i due denti)
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Dunque in buona sostanza il "problema" (che, ribadisco, problema non è) è che l'azionamento richiede una certa decisione ed anche una certa "fermezza", da questo derivano quelli che vengono, a mio modo di vedere erroneamente, interpretati come impuntamenti (per questo ho anche specificato, in precedenza, che occorre una diversa predisposizione mentale ed un diverso approccio con queste moto).
Tutto ciò è riferito ad un cambio sottoposto a cicli d'uso e con una vita media normali e non contempla, mi sembra ovvio, quei casi di consumo eccessivo/deterioramento di altri componenti (ingranaggi/tamburo/forchette) che conducono ad anomalie per certi versi simili ma non uguali.
Giusto per una "forma di equità", ricordo per esempio che il sistema presente nei motori Honda è in linea di principio molto simile a quello presente nei motori Kawasaki (non stiamo adesso a sindacare su chi possa averlo inventato e chi eventualmente averlo "copiato"). Considerato che ho posseduto per venti anni solo Honda e possiedo Kawasaki "solo" da dodici e ritengo di conoscere abbastanzaentrambi i sistemi, mi perdonerete se ritengo più efficace ed affidabile il Kawasaki (l'Honda è... "moscio").
SmO ha scritto:
Alla mia bimba alcune volte, in città, non entra bene la seconda in scalata dalla terza. Ciò però avviene solo da fermo.
SmO
Il ragionamento fatto qui sopra vale anche per il tuo caso, non c'è nulla di strano.