Ciao ragazzi,
oggi è la prima volta che scrivo nel forum della sicurezza, ma dopo l'incidente che ho avuto Domenica 17 non riesco più a trattenermi.
Tutto accadde in un paese della provincia di Piacenza, San Nicolò, quando il mio amico al momento della svolta(segnalata con un po di ritardo) e io complice di non rispettare la distanza di sicurezza di pochi metri, a 20/30 kmh gli finisco contro nella ruota posteriore... Subito capisco che sarei volato per terra... e cosi fu. BAM! Rotolo per terra a qualche metro dalla Vespa, ma mi rialzo subito, con grande stupore degli automobilisti vicini.
"Sisi sto bene, sto bene..!"
Anche se sinceramente non sarà stato il mio genere di moto, corro incontro alla signora Vespa di 28 anni in mezzo alla strada... IL DISASTRO... sterzo piegato, parafango rotto, faro anteriore andato, cambio incastrato nel manubrio con la 4 inserita (non sapete che fatica ho fatto a mettere la N) e una "carena" disfatta più di quanto non fosse giò rovinata.
Il mio amico è disperato pure lui, ma io gli dico di stare tranquillo, si prende una parte di colpa e io la mia, poi visto che erano già le 7.00, lui torna a casa appena prima che arrivi mio papà con la macchina, carichiamo il defunto, e andiamo a casa. Durante il viaggio penso se mi sono fatto qualcosa, ma controllo, NIENTE. 2, e dico 2 graffi sul gomito e sul ginocchio destri. So di essere stato fortunato perchè ne sono uscito incolume, ma il "sogno" che si era realizzato non senza difficolta l'ho visto sbriciolarsi dietro di me, nella caduta.
Veramente, vestiti, casco (ha solo 2 graffi, è intatto), guanti da moto, TUTTO INTERO SENZA UN TAGLIO.
Ma la Vespa non c'è più.
È anche vero che si potrebbe dire "Dai prendi una moto nuova più bella!" ma il legame con la prima moto è difficile da sciogliere, e solo dopo 2 mesi di utilizzo, se ne è andata.