urano88 ha scritto:
1) Direi di no, non è tanto la miscela a discriminare, quanto la cilindrata, il regime e le tolleranze. Tieni conto che in un motore nuovo non riesci a far girare l'albero a mano in quanto il pistone si incastra letteralmente nella camicia conica andando verso il PMS. Ti lascio immaginare quanto sia importante il rodaggio! Pensare di costruire un motore anche solo di 50cc in questo modo mi pare un po' assurdo, come minimo sbielli al primo avviamento!
Per garantire la compressione occorrono regimi di rotazione davvero alti e non si esagera quando si sparano cifre come 40~50mila giri, impensabili su motori di cilindrata superiore. Questi regimi fanno sì che il motore debba necessariamente lavorare in autocombustione. Esiste una candela (che in realtà è una serpentina che si arroventa con una normale batteria) ma viene utilizzata solo per l'avviamento.
Fissati questi parametri ottieni anche delle richieste specifiche per il combustibile: credo che la componente di nitrometano serva proprio a permettere combustioni rapidissime oltre che a facilitare l'accensione.
Una curiosità: l'età di questi motori si misura in litri di miscela che hanno bevuto. 10 litri sono un traguardo importante, a 20 sono prossimi alla pensione e ben pochi raggiungono i 30!
2) Il lubrificante è olio di ricino o comunque ricinato. Tu hai idea del fatto che l'acido ricinoleico sia o meno polare?
Per tutti i motori più grossi ed in particolar modo i 4T, le fasce sono fondamentali e non so di motori che non le possiedono.
Grazie.
Ottima spiegazione