Deutsche Alpenstrasse agosto 2010

7 Agosto 2010
Ci svegliamo con calma verso le 8.30: dobbiamo finire di preparare le borse laterali e poi è tutto pronto per la partenza. Decidiamo di lasciare tenda e sacchi a pelo a casa. Per un giro itinerante di pochi giorni avevamo già scelto di trovare alloggi per la notte di volta in volta.
Una volta terminate le valige, insacchettato e legato le tute da pioggia, controllato nuovamente che la moto fosse tutta a posto, fatti i doverosi saluti a tutti quanti rimanevano a casa, alle 11 circa “partiamo per le ferie”, direzione Germania e Austria.
Data l’ora un po’ tarda e la voglia di uscire dai confini italiani scegliamo di non fare la SS Abetone-Brennero, ma di optare per l’autostrada. Il percorso diventa quindi: Monghidoro, Monzuno, Sasso Marconi, ingresso A1 direzione Modena, svincolo A22 direzione Brennero e a Mantova nord iniziano le code dei vacanzieri del Garda. Il traffico è sempre più intenso, rallentato e addirittura fermo. Decidiamo di abbandonare in fretta la A22, non apprezziamo la possibilità di rimanere fermi sotto il cocente sole agostano. A Verona nord usciamo dalla A22 (pedaggio=8.90€) e imbocchiamo la SS12 Abetone-Brennero. Torniamo quindi alle nostre idee iniziali prima della partenza e ci dirigiamo verso nord. Alle 13.30 veloce pausa in un bar ad Avio (BarBacco, via Morielle 25, 38063 Avio, TN, ITA), dove prendiamo 2 toast grandi con speck e fontina, dell’acqua naturale e un caffé. Con 5.90€ pranziamo!
Ripartiamo quindi verso Rovereto, poi Trento e a Trento nord riproviamo a prendere la A22. Code fino a Ora (ma andavano tutti in Val di Fassa??), ma poi la strada torna ad essere scorrevole. Usciamo a Vipiteno (pedaggio=8.20€) e ci dirigiamo verso l’Austria: passo di Monte Giovo o Jaufenpaß, (2.094 m), S.Leonardo in Passiria, passo del Rombo o Timmelsjoch, (2509 m, pedaggio 12€) fino all’arrivo a Solden, in Austria. Nota: al passo del Rombo il vento è abbastanza sostenuto, le nuvole si susseguono veloci e la temperatura è “quasi gelida”: i 6°C ci fanno sostare volentieri nel rifugio che c’è in cima al passo e ci convincono a ripartire velocemente una volta acquistato l’adesivo!
Le strade sono magnifiche, pulite e ben tenute, le salite, le curve e i tornanti ci accompagnano in posti meravigliosi, il sole ci ha accompagnato per tutta la giornata, i boschi, i prati e le cime innevate che si sono visti dopo Vipiteno sembravano quasi finti, la vista dell’Otztal è stupenda, ma un po’ di stanchezza si inizia a sentire.
Dopo 475 km dalla partenza, decidiamo quindi di cercare un posto per la notte e la scelta cade su Gasthof Zwieselstein‎, Zwieselstein 3, 6450 Sölden, Österreich. Lì, per 106€ totali per 2 persone, ci offrono una camera doppia matrimoniale con cena (buffet di insalate, brodo di carne con l’uovo, bistecca di maiale con salsa al pepe e roesti, gelato) e colazione. Ovviamente, anche la moto ha il suo posticino per fare la nanna al coperto!
Con il morale alto, contenti della giornata e soddisfatti dei posti visti

8 Agosto 2010
Dopo la colazione a buffet (pane, affettati, formaggi, verdure fresche e frutta fresca,yogurt, cereali, caffè) e dopo aver salutato i gestori della Gasthof, ripartiamo alla volta del lago di Costanza. Il cielo è nuvoloso e dopo neanche 5 km inizia una sottile pioggerella, che a volte si trasformerà in nebbia, in temporale, in pioggia intensa sotto la nebbia, in diluvio. Nulla di piacevole, insomma!
Il tragitto prevede: strada 186 fino a Imst, Landeck, S. Christoph a A., Arlbergpass (dove inizia a diluviare e ci infiliamo la tuta da pioggia), Lech, Hochtannpass, Au, strada 193, Thuringen, Feldkirch, Liechtenstein (vedi foto davanti alla Hilti), Feldkirch, Hohenems, Bregenz, Lochau. Il maltempo non ci permette di apprezzare il paesaggio, tante volte ci accorgiamo solo che siamo in alta montagna perché davanti a noi la strada è un susseguirsi di salite e discese. Il vento e il freddo non aiutano certamente a migliorare la situazione.
Arrivati a Lochau, finalmente incontriamo il sole. Saranno forse l’aria e il clima più mite dati dal lago di Costanza a migliorare la situazione! Felici dell’improvviso sole alle 5 del pomeriggio ci fermiamo lungo la strada in un imbiss lungo la strada, dove finalmente possiamo toglierci le tute da pioggia (e pranzare con wurstel, patate fritte e 1 pretzel…anche se sono le 5!).
Dopo un paio di km di marcia ci imbattiamo in un negozio di Louis (http://www.louis.de); vorremmo fare un giro per vedere cosa offre, ma essendo domenica è chiuso. Di fronte, però, troviamo anche il nostro “hotel” per la notte. Una piccola locanda a gestione famigliare: Hermanns Gästehaus, Am Ruggbach 14, 6911 Lochau, Link a pagina di Hermanns-gaestehaus.at Il proprietario, il signor Hermann ci accoglie con il suo gatto Tiger in braccio, dicendoci che è rimasta soltanto una piccola stanzetta con 2 letti separati e il bagno nel corridoio, fuori dalla stanza. Dato il prezzo (40€ totali per pernottamento e 2 colazioni), visto che la stanzetta era comunque pulita e a noi bastava un letto per la notte, dato che non ne potevamo più di vedere la pioggia, e visto anche che la moto sarebbe stata al coperto anche quella notte, abbiamo accettato. Una volta messa la moto al coperto e fatta la doccia, è ricominciato il diluvio universale. Fortunatamente, quella volta l’abbiamo visto dalla porta della casa. I 265 km di montagna percorsi oggi sotto la pioggia battente erano abbastanza per 1 giorno solo! Dopo un breve giretto a piedi in riva al lago, siamo andati in centro a Lochau per la cena, prendendo con noi un ombrello della Gastehaus. Fortunatamente, da Messmer (Landstrasse 3, 6911 Lochau, Wirtshaus-messmer.at) ci hanno proposto di offrirci la cena nonostante fossero le 8 già passate. Andrea ordina gli spatole al formaggio, io il pollo arrosto, tutto contornato da 2 weiss. Ci vengono così servite 2 insalate miste, un piatto di spatole che in Italia sarebbe la porzione adatta per 3 persone e un enorme mezzo pollo tagliato a pezzetti e poi impanato e fritto. Insomma, ci portano così tanto buon cibo che, anche a causa della merenda a tarda ora, non riusciamo a finirlo (totale cena: 33€)! Tornati da Hermann, ricomincia la pioggia e noi ci addormentiamo in fretta incuranti di quello che accade fuori.

9 Agosto 2010
Alla mattina, dopo un’abbondante e varia colazione in veranda, ci dirigiamo da Louis, per vedere l’assortimento di un negozio di cose da moto non italiano. Personalmente sono rimasta impressionata dal quantitativo di abbigliamento, protezioni, caschi, guanti e gadget per bimbi; impressionante. Andrea, vista anche la pioggia del giorno appena passato, si compera un paio di sopraguanti da pioggia visto che quelli che ha sono ormai agli sgoccioli. Tornati da Hermann impostiamo il navigatore per iniziare la percorrenza della Deutsche Alpenstrasse, che inizia a Lindau, proprio a pochi km da dove ci troviamo in quel momento. Comincia così la nostra avventura in Germania, visto che dopo 1 km siamo in terra tedesca. Il percorso (oggi sotto un sole splendente, con il cielo cosparso qua e là di nuvolette bianche) è un susseguirsi di dolci colline con sterminati campi invasi da vacche da latte e fitti boschi. Il panorama è stupendo, tutto è in ordine e ben tenuto. Sarà magari anche il sole che rischiara ogni cosa, ma vivere da quelle parti non deve essere davvero niente male. L’itinerario, partendo da Lochau, ci porta a Lindau, Simmerberg, Oberstaufen, Immenstadt, Blaichach, Sonthofen, Bad Hindelang, Wertach, Nesselwang, Fussen, Schwangau (dove l’enorme traffico e quantitativo di turisti che si accalca da ogni parte fa passare qualunque voglia di visitare i castelli di Neuschwangau e di Hoheschwangau; ci limitiamo a vederli da strada), Halblech, Steingaden, Oberammergau. Nei dintorni di questo paese ci fermiamo in un forno/pasticceria, dove verso mezzogiorno facciamo uno spuntino con torta e bicchiere di latte. Riprendiamo poi il cammino, ma dopo poco ci fermiamo per vedere meglio il ponte di Echelsbacher. La strada procede larga e totalmente diversa da quanto la immaginavo: pensavo di trovare salite tortuose e strettoie, ma la realtà è totalmente differente, con ampie curve, dolci salite e paesaggi più “toscani” che “alpini”. Ci dirigiamo quindi a Krun, Tegernsee, Gmund, fino ad arrivare a Schilersee. Lì, alle 5 del pomeriggio, vorremmo cercare un posto per la notte, così da goderci anche un bel giretto in riva al lago. Questo risulta però essere impossibile: tutti gli hotel e le gasthof presso cui abbiamo chiesto ospitalità (circa 10, la totalità di tutto il paese) sono al completo! Nei dintorni cerchiamo alloggio in un’altra decina abbondante di posti, ma non c’è nulla da fare Troviamo eventualmente disponibilità in un hotel, che ci chiede però 110€ per la camera e la colazione, senza posto per la moto per la notte; ci sembra un po’ troppo visto quanto abbiamo pagato nei giorni precedenti. Decidiamo quindi di proseguire sulla Deutsche Alpenstrasse, prima o poi troveremo qualcuno con un posticino anche per noi! Arrivati a Fischbachau, scendo a chiedere in una Gasthaus lungo la strada. Ad Andrea non ispira molto, ma per me è davvero carina e, oltretutto, scopro che hanno posto. Per 75€ ci offrono la colazione della mattina successiva e una enorme camera matrimoniale appena rinnovata, con bagno dalle dimensioni spropositate, ma ovviamente senza bidet. Vista la stanza, anche Andrea si ricrede. Gasthaus Marbach, Leitzachtalstraße 39, 83730 Fischbachau, Link a pagina di Gasthaus-marbach.de Si tratta di un vecchio casello della posta, trasformato in locanda con biergarten, cucina, macello e rivendita del macellaio. Per cena scendiamo nella stanza della stube che è presente al pianterreno e chiediamo dei wurstel di vari tipi da loro prodotti, con contorno di insalata mista, crauti e patate fritte (e ovviamente una birretta a testa….). Totale cena: 19€. Dopo cena andiamo a fare un giretto nel garage dove ci hanno permesso di mettere la moto per la notte: è un rimessaggio di vecchie carrozze per i cavalli, tuttora utilizzabili e in buono stato di conservazione. Km percorsi: 298
Nota: Andrea, visto che il caricacellulare non funziona bene, inventa un nuovo modo per ricaricare la batteria del telefono: porta la televisione in bagno, così da non aver problemi a lasciarla accesa durante la notte, collega alla porta usb della tv il cavetto della macchina fotografica e dall’altra parte del cavo attacca il telefono. Incredibile ma vero, funziona! Peccato solo che la televisione sia impostata con il risparmio energetico e quindi, non avendo l’antenna collegata, dopo poco si spenga automaticamente.

10 Agosto 2010
Alla mattina, dopo un’abbondante colazione a buffet, carichiamo la moto, sotto il sole caldo e cocente che riesce a farsi sentire per bene anche in Germania. La giornata si preannuncia soleggiata e non varierà. Partiamo quindi alla volta di Nussdorf, Frasdorf, Grassau, fino ad arrivare verso le 12.30 a Berchtesgaden, dove termina la Deutsche Alpenstrasse. Mai avrei pensato che fosse possibile percorrere un itinerario turistico alpino in solo 1 giorno e mezzo!!
Decidiamo di trascurare la visita alle rovine bombardate del Nido d’Aquila di Hitler a Berchtesgaden e decidiamo di riprendere la strada in direzione Grossglockner. Il navigatore ci fa ripercorrere qualche km di Deutsche Alpenstrasse fino a Schneizlreuth, per poi puntare verso sud e quindi verso l’Austria e il Tirolo, passando per Unken, Lofer, Saalfelden am Steinemen Meer, dove alle 14.30 facciamo una sosta per pranzare. Andrea prende wurstel e patate, io un pane con speck e un’insalata mista. Da bere, 2 bicchieri d’acqua grandi e un caffè. Il totale è di 8.80€.
Nota: Se gli svizzeri sapessero che in Austria e Germania l’acqua del rubinetto è gratis, si offenderebbero, visto che l’anno scorso ci hanno fatto pagare 1 caraffa da 1 litro l’equivalente di 6 CFH (circa 4€).
Il cielo comincia a rannuvolarsi, ma da lontano vediamo la nostra meta. Il gestore della gasthaus ci conferma poi che per oggi il tempo sul Grossglockner resta “gut!”, quindi ripartiamo! Dopo 20 minuti circa siamo al pedaggio della strada: 18€ per comperare il permesso di transito e avere in dono l’ “agognato” adesivo. Più che altro, siamo contenti del fatto che non abbiamo trovato chiuso e che la strada sia garantita transitabile fino alle 20.45 se il meteo resta favorevole. La strada è larga, bella e ben tenuta. Ci fermiamo qua e là per delle foto e rimaniamo impressionati dalle dimensioni delle turbine per togliere la neve dalla strada: davvero mastodontiche! In cima, all’Edelweissspitze, Andrea compera la toppa, si scattano le foto di rito e si riparte in frettissima: comincia a piovere e il cielo sta diventando davvero nero. Nella discesa proviamo a fare qualche km verso il belvedere, ma la nebbia e la pioggia ci fanno pensare al “cosa vedremmo?” e quindi puntiamo fermamente verso valle. Nella discesa il tempo migliora leggermente, ma non riusciamo ad abbandonare la sottile pioggerella che abbiamo trovato in cima alla montagna. Fortunatamente, però, evitiamo piogge forti e maltempo che altri hanno invece incrociato. Al passaggio dal casello d’uscita, i cartelli indicano che quel giorno il traffico sarebbe stato interrotto per maltempo. Noi abbiamo trovato aperto e siamo stati davvero fortunati!
Alla fine della discesa, a Grosskirchheim, dopo295 km di strada dalla partenza della mattina, troviamo una Gasthaus che ci ospita per la notte. Cornelis e Janke, con il loro cagnone Spyke, della Gasthaus Untersagritz Haak Og (Untersagritz 23, 9843 Grosskirchheim) ci offrono una camera per la notte, con colazione e posto per la moto a 54€. La camera è grande e ha addirittura anche un letto a castello e un divano letto oltre al letto matrimoniale. Visto che fuori fa freddo e anche in camera non c’è assolutamente caldo, Andrea decide di prendere in prestito la stufetta elettrica che c’è nel corridoio. L’atmosfera cambia decisamente! Dopo la doccia, alle 7, scendiamo al pianterreno. Andrea avrebbe voglia di una birra e anche a me l’idea piace. Chiediamo quindi alla padrona di casa, che ci dice di si, ci fa accomodare al tavolo e ci porta anche i menu per la cena. Quindi…ordiniamo anche la cena! Il vocabolario di tedesco questa volta aiuta poco, così io mi ritrovo a ordinare alla cieca. Andrea sceglie un hamburger della casa, con formaggio e speck, accompagnato da patate fritte. Io avevo voglia di zuppa e ordino una knodelsuppe e un kasesmarre. La signora mi guarda un po’ male quando ordino…chissà cosa avrò chiesto! Mi vedo arrivare una zuppa con brodo di carne, verdure e pezzetti di carne, come mi immaginavo. Poi, intanto che Andrea chiede 1 altro panino, mi arriva quel piatto che io pensavo essere a base di formaggio. Si trattava invece di una frittella morbida all’uvetta, tagliata in tanti pezzetti e cosparsa di zucchero a velo, accompagnata da una purea di mele. Buonissima! (ho poi scoperto su internet che il nome vero del dolcetto è kaiserschmarren..) Costo cena: 31.75€
Dopo cena giochiamo un po’ con il cane e un po’ con un gioco di società che troviamo sul bancone del bar. Poi a nanna nella nostra stanzetta che nel frattempo era diventata bella calda. Nel frattempo è arrivato anche un temporale, che però non ci infastidisce troppo, essendo noi sotto al piumone.

11 Agosto 2010
Alla mattina partiamo con estrema calma dalla Gasthaus, dopo un’abbondante colazione con affettati, uova sode, formaggi, pane caldo buonissimo, the e caffè. La signora imposta la tv sul canale del meteo austriaco, dove scopriamo che tutti i paesini hanno una webcam a 360° che trasmette in diretta 24 h il tempo che fa. In Austria il tempo peggiora, sembra che pioverà, ma noi andiamo verso sud e verso l’Italia sembra migliorare. Le tute da pioggia sono poi legate fuori dai bauletti, pronte per essere usate. Fortunatamente rimarranno insacchettate fino a casa.
Impostiamo il navigatore verso casa, chiedendo di passare per Lienz, lago Misurina, passo Foscagno, Cortina d’Ampezzo, Rossano Veneto. Ci ricordiamo che nelle vicinanze dovrebbe esserci la buonissima gelateria del caseificio del Brenta (Mungi e Bevi, via Valsugana 195, S.Giorgio in Bosco, PD). Ci informiamo telefonicamente, ma il mercoledì è chiuso per turno. Il nostro super gelato che speravamo di avere per pranzo era sparito. Ci consoliamo allora con un cono da Mc Donald’s sulla tangenziale di Padova. Da Padova autostrada fino a Bologna (pedaggio 6.50€), poi strada normale fino a Monghidoro, passando per Idice, Monterenzio e l’obbligatoria tappa di ogni viaggio di rientro: passo Raticosa. Km totali della giornata: 530km

Km totali viaggio: 1863 km
Consumo l/km medio viaggio: 19km/l
Litri carburante viaggio: 98 l

Presunto costo totale carburante per il viaggio (approssimando 1l=1.35€): 130€
Totale costo pedaggi autostradali: 23.60€
Totale costo hotel+cene+colazioni: 358.75€
Aggiungendo spuntini, adesivi, altro ai 512€ fino ad ora accumulati, si presume che il costo totale, usura moto esclusa, sia di 550€ circa per 2 persone per 5 giorni

Comandina & Scargalesen

Qui le foto del viaggetto….
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