grigiona ha scritto:
io come in altri post mi dichiaro un talebano ducatista, uno di quelli che gli piace la guida alla vecchia maniera, negli ultimi 6 anni sono passato da una ss 900fe ad una bmw rockster1150 poi il richiamo ducati mi ha portato a prendere una 748r per poi tornare alla vecchia ss 900fe, non è stato emmeno facile riuscire a ricomprare la "mia" vecchia moto, l'ho ripresa perchè mi mancavano i carburatori, quella risposta nervosa nonostante di serie avesse 73cv, adesso il motore ha varie elaborazioni fra cui i valvloni che la rendono più nervosa alla vecchia maniera diciamo, il fatto è che mi piace quel tipo di motore che negli odierni ad iniezione non trovo, anche la 748 filava come un missile ma sotto era più moscia di un novantenne, eppure andava il doppio, io la nuova produzione non la schifo del tutto anche se un pò di plasica se la potrebbero evitare, la ducati è sportiva come immagine, che senso ha fare una semi_strana_custom?
c'è forse da sfidare al semaforo una v-max?
mi dà fastidio vedere una piccola casa sfornare di tutto vendendosi come una prostituta, era meglio quando alla raticosa si vedevano 1/2 888 in mezzo ad una mare di jappo, era più bello sognare una ducati!
Purtroppo quella Ducati lì non esiste più. Sarà la durezza del mercato attuale (se sei troppo piccolo rischi di cadere da un giorno all'altro), sarà che la gestione, soprattutto quella attuale (che a me esalta poco), è diversa da quella a carattere più tecnico di un tempo (Massimo Bordi) . . .
Il grande cambiamento l'ha portato, a mio avviso, Minoli, colui che si è reso conto che Ducati è un valore simbolico, non solo una moto e per questo può generare un mercato diverso (da quello che c'era prima). Solo che sotto la gestione di Minoli ho visto una Ducati dotata di grande coraggio, con un Centro di Design di grande fama, capace di diseganre moto innovative e lontane dai canoni stilistici della conocorrenza.
Quello manca oggi, visto che la Ducati sembra l'ennesima copia stilistica di qualcosa.
Il problema è che gli azzardi stilistici di Terblanche hanno inorridito i tanti ducatistidepositari del verbo primordiale, le "copiette" attuali, fatte per piacere e disegnate con un manuale di marketing tra le mani . . . piacciono molto.
L'orientamento di un'azienda lo decidono anche e soprattutto i clienti