Che centra, finché sei su sterrato te ne freghi. Quando torni in strada pulisci la targa.
Comunque, riporto da Motociclismo.it
Citazione:
78 euro di multa e fermo amministrativo della moto per 3 mesi: nascondere la targa all’occhio degli autovelox inclinandola eccessivamente ora costerà molto caro. Se non altro peserà il fatto di restare senza la propria moto per 3 mesi, mentre la sanzione pecuniaria resta tutto sommato irrisoria. La nuova sanzione prevista nelle recenti modifiche al Codice della strada (L. 120/10) è stata introdotta nell’ambito dell’articolo 100 che stabilisce le tappe per il passaggio dal sistema di targatura attuale alla targa personale.
La norma contenuta nell’articolo 259 del Cds prevede che la targa sia verticale o “sensibilmente verticale”, questo per evitare i furbi che la piazzano troppo orizzontale tanto da renderla invisibile agli autovelox e ai controllo delle Forze dell’ordine. Per la precisione, la targa deve essere installata simmetricamente rispetto alla linea longitudinale del veicolo, deve essere posta verticalmente con un margine di 5° e, solo qualora la conformazione lo richiedesse, non deve comunque superare i 30° (art. 100 del Codice della strada e art. 250 del Regolamento del Cds). Peraltro va segnalato che, a differenza della confisca, si incorre nel fermo amministrativo anche se il guidatore al momento in cui viene contestata l’infrazione non sia l’intestatario del mezzo. Quindi: nessuna scappatoia.
Questa norma nasce a causa del malcostume di molti motociclisti che tengono la targa talmente inclinata da diventare invisibile ma anche per il proliferare di accessori come porta targa che diventano orizzontali alla bisogna.
Notare che viene affermato una volta per tutte che la targa deve stare verticale con un margine di 5°. Il margine di 30° è ammesso solo qualora la conformazione della moto lo richieda.