La qualità delle immagini è scarsa ma sicuramente sufficiente per farsi un'idea.
Nella prima foto è visibile l'accricco in generale con 2 delle 6 bobine di cui è fornito (3 polo + e 3 polo -); le bobine hanno un inserto inferiore da inserire nelle piste del piatto distributore; lungo la circonferenza interna del piatto distributore corre un filo di rame di grossa sezione (a memoria sarà almeno da 5mm) che alimenta, attraverso le prese che si vedono sulla circonferenza esterna, le bobine che si vogliono utilizzare attraverso il proprio cavetto. Il predetto cavo di rame è collegato al cavo da carica batteria che va al positivo di una delle due batterie 12V collegate in serie; dal negativo di una delle batterie parte altro cavo da agganciare sulla massa del piatto, che è nascosta sotto la cassetta.
Per comodità ho appunto fissato il piatto sulla predetta cassetta di legno e ho intervallato l'alimentazione con un interruttore staccabatteria per eseguire la manovra.
Nella seconda foto si vede la foggia trapezioidale dell'inserto che va ad inserirsi sul piatto e nella terza si vede la particolare forma del puntale su cui va calato il volano, con superficie di contatto più ampia nel caso di volani a 4 collettori e più piccola nel caso di quelli a 6 (credo di aver capito che è importante anche l'esatta conformazione ed ampiezza di queste superfici).
In passato ho provato ad adoperarlo ma non sono certo del reale funzionamento perché avendo fatto la prova su un vecchio volano, peraltro ancora magnetizzato, non sono stato in grado di verificare gli eventuali incrementi (o addirittura decrementi ???) della forza,
che andrebbe misurata un pò più precisamente che nei modi empirici che spesso si adoperano (come ad esempio sospensione di mazzette da mezzo chilo e così via...)
Il "gaussmetro" però, che dovrebbe quantificare questa forza, è uno strumento fuori della portata di un hobbista come me......
Altra cosa importante che credo si dovrebbe fare prima della ricarica è la smagnetizzazione.
Se non la si fa bisognerebbe rispettare almeno l'esatto accoppiamento delle polarizzazioni (bobina nord con collettore sud) in modo da non variare la polarizzazione originale del volano.
Queste ultime considerazioni sono peraltro tutte da verificare e passibili di smentita in quanto non sono riuscito ad avere informazioni più precise al riguardo.
Misurare la forza di un magnete è possibile con il Gaussometro,strumento che puoi trovare ad un prezzo accessibile in kit con Nuova Elettronica,oppure,con una sonda per cancelli elettrici(per intenderci quelle con un LED che si accende quando si avvicina la parte metallica del cancello).
Questi sensori si accendono con precisione appena sentono un flusso magnetico e la distanza a cui intervengono danno la misura dello stato del magnete prima e dopo la cura.
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