Scusa Andrea, volevo risponderti ma mi dimenticavo sempre...
AndreaNSR125 ha scritto:
In ogni caso, non sono più molto aggiornato, ma perchè su un euro 4 non dovrebbe portare a miglioramenti (parlando naturalmente di un buon impianto)?
Non conosco i valori, ma le emissioni inquinanti del gas sono nettamente inferiori rispetto al benzina, e i consumi dovrebbero migliorare in virtù di un maggior rapporto di compressione (barometrico)
Questo discorso era vero per motori di qualche generazione fa, tipo quelli a carburatori (euro0) od i primi sistemi ad iniezione poco sofisticati e soprattutto dotati di poche (o nulle) diagnosi legate all'inquinamento (EOBD). Tanto è vero che su quei sistemi gli impianti after-market se la cavano ancora con venturimetri et similia. Parlando dei sistemi attuali, gli after-market sono dotati di centraline di gestione degli iniettori, delle sorte di "powercommander" che rilevano il tempo di iniezione calcolato dalla ECU di sistema e lo correggono per far sì che il motore funzioni decentemente a GPL. Ma questo porta solamente a sistemi che tengono acceso il motore (lavorando il più possibile attorno allo stechiometrico od in generale all'obiettivo di lambda del tal punto motore), che evitano che la guidabilità ne risenta in maniera eccessiva e punto. Tutto il discorso legato alle diagnosi EOBD, per esempio, se ne va un attimo a remengo. Così come il controllo effettivo del titolo, in relazione alle emissioni, in tutti i punti di funzionamento del motore. Il tutto per il semplice fatto che un sistema di questo tipo è "trasparente" alla ECU di sistema, che non sa della sua presenza e che quindi magari attua determinate strategie dei controlli perchè stima un certo funzionamento del motore, quando in realtà c'è qualcun'altro che gli cambia le carte in tavola... Una centralina "slave" alla ECU non ne potrà mai avere la stessa autorità, quindi il controllo del motore ne uscirà per forza di cose sempre indebolito.
Poi per carità, le vetture trasformate GPL ci sono, funzionano, alcune vanno anche discretamente. Però, parlando delle euro4, sono vetture che non rispettano le normative di inquinamento nemmeno da nuove, proprio per quanto detto. Inoltre va sommato il fatto che il GPL non ha il potere "lubrificante" che ha la benzina e questo porta a danni notevoli e livello di sedi valvole in tempi nemmeno così lunghi (qualche decina di migliaia di km...), ripeto sempre parlando delle ultime realizzazioni. Qualcosa di meglio si vedrà senza dubbio con gli Euro5, molti finalmente realizzati dalle Case al proprio interno.
A livello di consumi il GPL consuma di più perchè il potere calorifico di un l di GPL è uinferiore a quello di uno di benzina. A conti fatti una vettura a benzina trasformata a GPL, facendo un bilancio globale dei costi equivale ad un moderno diesel (di quelli che consumano poco).
La trasformazione a GPL ha perso via via convenienza (in rapporto alla reale efficienza del motore) all'aumentare della complessità del motore. Se con i carburatori o le prime iniezioni la gestione del titolo era ancora grossolana e facilmente replicabile anche con questo combustibile che ha comportamenti simili alla benzina, con l'aumentare della complessità dei SW in ECU, delle strategie necessarie, delle attività di messa a punto dei motori, riuscire a fare altrettanto bene con questi sistemi che di fatto "mettono una pezza" al sistema a benzina per adattare il nuovo combustibile, è diventato sempre più arduo se non impossibile.
AndreaNSR125 ha scritto:
1) si può realizzare una serpentina che giri tutto intorno all'airbox e ai condotti, in questo modo il gas si riscalda con la temperatura esterna (quindi non si riscalda troppo) e nel contempo si raffredda l'aria in ingresso nel motore, aumentandone la densità.
2)L'alternativa è riscaldare il gas con il radiatore della moto ( o i tubi di scarico), cosa comunque semplice, con un radiatorino posto dietro al radiatore del motore.
Le cose sono un pelo più complicate di così.
Sulle vetture esiste un vaporizzatore nel quale avviene il passaggio di stato da liquido a gassoso. Questo viene riscaldato dall'acqua di raffreddamenteo del motore, tanto che l'avviamento avviene sempre a benzina proprio perchè se in estate forse si potrebbe pensare di partire a GPL, in inverno è del tutto escluso (contando che a pochi °C sotto lo zero e pressione atmosferica, il GPL è liquido...). Generalmente si attende che l'acqua arrivi almeno a 40°, anche perchè va considerato che il passaggio di stato sottrae calore per cui farlo a temeprature troppo basse potrebbe portare a condensazioni locali sui condotti e quindi misfiring o spegnimenti. L'avviamento a GPL sarebbe possibile iniettando direttamente GPL liquido, ma attualmente non esiste alcuna applicazione che lo fa, anche perchè entrano in gioco altri problemi difficilmente risolvibili (a costi industriali convenienti, sia chiaro...).