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Report 54° Elefantentreffen Gennaio 2010
9267403
9267403 Inviato: 3 Feb 2010 21:44
 

FilippoCaliari ha scritto:

Caro Ilar... ehm, Giuliano! Grazie a te per avermi accompagnato nel viaggio di ritorno. 0509_doppio_ok.gif
Ma soprattutto, grazie per avermi rivelato l'esistenza di questo fantastico oggetto: icon_asd.gif

Immagine: Link a pagina di Campingaz.com
Appena possibile me ne procurerò una, anche senza averla provata, ad occhio mi pare sia molto più efficace del riscaldamento a biogas che utilizzo io all'interno del sacco a pelo... eusa_think.gif


Non è detto che funzioni meglio del biogas... 0509_si_picchiano.gif
Il Butano ghiaccia a -0.4° e in molti casi quindi è inservibile! 0510_help.gif
L'alternativa sarebbe il propano, ma da solo fa fatica a bruciare e quindi viene mescolato al butano.
Il risultato è quindi una miscela che sotto i 3-4° crea problemi! (Al treffen ho rovesciato in terra una lampada che ha iniziato a gocciolare gas liquido!!!)

Chi ha consigli, per il prox anno??
 
9267558
9267558 Inviato: 3 Feb 2010 22:02
 

kawafede ha scritto:
Il Butano ghiaccia a -0.4° e in molti casi quindi è inservibile!

Beh, non esageriamo... casomai condensa! Per "ghiacciare" dovrebbe arrivare a circa 140 sotto zero... icon_wink.gif
In ogni caso, come dici tu, il butano non va bene a quelle temperature, in quanto diventa liquido (e non solido eusa_doh.gif ).
Tuttavia la bombola utilizzata dalla stufetta Campingaz è difatti una miscela di propano e butano. Ammetto di non conoscere il punto di ebollizione di questa miscela, ma mi pare molto strano ed improbabile che sia intorno ai -4... sei sicuro che quella che hai rovesciato non fosse una semplice bombola di butano? eusa_think.gif
 
9267605
9267605 Inviato: 3 Feb 2010 22:06
 

Ciao ragazzi,
io sonopartita venerdi e tornata domenica è stata una figata ...... da rifare 0509_banana.gif 0509_banana.gif 0509_banana.gif
sono nuova qui dentro mi sono appena iscritta ciao a tutti
 
9267670
9267670 Inviato: 3 Feb 2010 22:15
 

FilippoCaliari ha scritto:

Beh, non esageriamo... casomai condensa! Per "ghiacciare" dovrebbe arrivare a circa 140 sotto zero... icon_wink.gif
In ogni caso, come dici tu, il butano non va bene a quelle temperature, in quanto diventa liquido (e non solido eusa_doh.gif ).
Tuttavia la bombola utilizzata dalla stufetta Campingaz è difatti una miscela di propano e butano. Ammetto di non conoscere il punto di ebollizione di questa miscela, ma mi pare molto strano ed improbabile che sia intorno ai -4... sei sicuro che quella che hai rovesciato non fosse una semplice bombola di butano? eusa_think.gif


Ovviamente non ghiaccia.. mi sono espresso male. (in romagnolo il termine "e giàza" si usa per qualsiasi cosa che perde le proprietà in seguito al calo della temperatura) icon_asd.gif
Il propano a quel che mi risulta ritorna allo stato liquido intorno ai -13°. Ne deriva che a seconda delle percentuali si ha una miscela più o meno adatta alle basse temperature.
La mia bombola era una miscela di gas propano e butano, garantito al limone... quest'altranno mi porto l'acetilene!! 0509_mitra.gif ah ah
 
9267699
9267699 Inviato: 3 Feb 2010 22:18
 

laSignora ha scritto:
Ciao ragazzi,
io sonopartita venerdi e tornata domenica è stata una figata ...... da rifare 0509_banana.gif 0509_banana.gif 0509_banana.gif
sono nuova qui dentro mi sono appena iscritta ciao a tutti


che bello, un'Elefantessa! doppio_lamp_naked.gif doppio_lamp_naked.gif doppio_lamp_naked.gif
prima o poi ce la farò anch'io 0510_saluto.gif
 
9267751
9267751 Inviato: 3 Feb 2010 22:25
 

kawafede ha scritto:
in romagnolo il termine "e giàza" si usa per qualsiasi cosa che perde le proprietà in seguito al calo della temperatura

Osti, allora in Romagna pure il mio pisello giàza quando fa freddo... eusa_shifty.gif Che impressione, ora che lo so non vengo più al Winter Bikers! eusa_doh.gif icon_asd.gif

Scherzi a parte, era solo per puntualizzare (sono pignolo di natura icon_asd.gif ), ma il concetto non cambia. Sarei curioso anche io di sapere fino a che temperatura funzionano quelle bombole... il propano bolle a -42, il butano a -0,4... la miscela sarà a qualche temperatura intermedia, ma non è detto che sia lineare. Chiederò a Campingaz, sul sito non riportano il punto di ebollizione delle miscele nelle bombole. Beh, Fede, al massimo l'anno prossimo faremo una fagiolata globale in stile Terence Hill prima di entrare in tenda... sperando però di non raggiungere il punto in cui anche quel gas passa allo stato liquido!! icon_eek.gif icon_mrgreen.gif
 
9267914
9267914 Inviato: 3 Feb 2010 22:45
 

eusa_think.gif

Fil, al limite liquefa, non bolle ...
 
9267961
9267961 Inviato: 3 Feb 2010 22:51
 

frankie-zzr1400 ha scritto:
eusa_think.gif

Fil, al limite liquefa, non bolle ...

Ciao Frankuzzo... icon_biggrin.gif
E' ovvio che a quella temperatura si liquefa se ci arriva da sopra oppure bolle se ci arriva da sotto... non mi stavo riferendo a quello che può succedere portando la bombola da casa all'Elefanten, ma alle proprietà del gas! La temperatura in cui liquefa è la stessa in cui bolle, ovviamente! icon_lol.gif
 
9268051
9268051 Inviato: 3 Feb 2010 23:01
 

FilippoCaliari ha scritto:

Ciao Frankuzzo... icon_biggrin.gif
E' ovvio che a quella temperatura si liquefa se ci arriva da sopra oppure bolle se ci arriva da sotto... non mi stavo riferendo a quello che può succedere portando la bombola da casa all'Elefanten, ma alle proprietà del gas! La temperatura in cui liquefa è la stessa in cui bolle, ovviamente! icon_lol.gif


Ah ah.. comunque il concetto è chiaro: diventa inservibile se è freddo. Proprio come il mio pisello! Ah ah ah! 0509_si_picchiano.gif
 
9268301
9268301 Inviato: 3 Feb 2010 23:39
 

FilippoCaliari ha scritto:
kawafede ha scritto:
in romagnolo il termine "e giàza" si usa per qualsiasi cosa che perde le proprietà in seguito al calo della temperatura

Osti, allora in Romagna pure il mio pisello giàza quando fa freddo... eusa_shifty.gif Che impressione, ora che lo so non vengo più al Winter Bikers! eusa_doh.gif icon_asd.gif

Scherzi a parte, era solo per puntualizzare (sono pignolo di natura icon_asd.gif ), ma il concetto non cambia. Sarei curioso anche io di sapere fino a che temperatura funzionano quelle bombole... il propano bolle a -42, il butano a -0,4... la miscela sarà a qualche temperatura intermedia, ma non è detto che sia lineare. Chiederò a Campingaz, sul sito non riportano il punto di ebollizione delle miscele nelle bombole. Beh, Fede, al massimo l'anno prossimo faremo una fagiolata globale in stile Terence Hill prima di entrare in tenda... sperando però di non raggiungere il punto in cui anche quel gas passa allo stato liquido!! icon_eek.gif icon_mrgreen.gif


Confermo che l'aggeggio funziona perfettamente perchè è una miscela butano-propano.
Nelle due notti passate in tenda ho visto che una cartuccia arriva a mattina, poi ne mettevo una nuova al massimo per scaldare l'abbigliamento prima di vestirmi (penso con grande invidia dei presenti). Molto utile per asciugare stivali e abbigliamento bagnato. Alla notte ho lasciato la cerniera un pò aperta perchè non ho idea di quanto ossigeno le occorra. Insomma, dopo anni di tentativi tipo bombole GPL da 4,0 Kg ora sono sulla buona strada.
Y.



 
9268822
9268822 Inviato: 4 Feb 2010 7:58
 

laSignora ha scritto:
Ciao ragazzi,
io sonopartita venerdi e tornata domenica è stata una figata ...... da rifare 0509_banana.gif 0509_banana.gif 0509_banana.gif
sono nuova qui dentro mi sono appena iscritta ciao a tutti


Complimenti... con che mezzo ?
 
9269246
9269246 Inviato: 4 Feb 2010 10:31
 

Yasunari ha scritto:




grandi questi due!!!!!!!!!!!!! 0509_doppio_ok.gif 0509_doppio_ok.gif
 
9269325
9269325 Inviato: 4 Feb 2010 10:56
 

ZzetaA ha scritto:
Yasunari ha scritto:




grandi questi due!!!!!!!!!!!!! 0509_doppio_ok.gif 0509_doppio_ok.gif


Sono gli amici Michele e Max, due veterani del raduno
 
9269408
9269408 Inviato: 4 Feb 2010 11:21
 

Yasunari ha scritto:


Sono gli amici Michele e Max, due veterani del raduno


sisi!!li ho conosciuti l'anno scorso, per questo ho detto che sono dei grandi!! (e non di corporatura icon_asd.gif icon_asd.gif )
 
9273783
9273783 Inviato: 4 Feb 2010 22:54
 

Yasunari ha scritto:
ZzetaA ha scritto:
Yasunari ha scritto:




grandi questi due!!!!!!!!!!!!! 0509_doppio_ok.gif 0509_doppio_ok.gif


Sono gli amici Michele e Max, due veterani del raduno


Mi pareva infatti di averli già visti da qualche parte icon_wink.gif
 
9273842
9273842 Inviato: 4 Feb 2010 23:01
Oggetto: Elefantentreffen 2010. parte 1
 

Volevo buttare giù due righe di report su questo Elefantentreffen, poca roba per non stancare nessuno. Poi mi sono accorto che ne sta venendo fuori un romanzo.... icon_eek.gif
Quindi l'ho spezzato in più parti per non appesantire troppo la lettura.
Attenzione: può avere effetti soporiferi e risultare curativo nei disturbi di insonnia icon_wink.gif icon_lol.gif

Buona lettura!


Venerdì 29 gennaio

La sveglia suona alle 4 e 10, oggi è il gran giorno, inizia l’Operazione Elefante 2010. Mentre mi vesto però, mi accorgo di non essere al 100% della forma, e percepisco una sorta di…disagio intestinale. Cerco di ignorare la cosa, ma quando sono pronto il disagio si acuisce. Morale della favola: mi tocca correre in bagno, già vestito e bardato di tutto punto. Porcocane, vuoi vedere che mi tocca rinunciare per colpa dello squaraus? La situazione sembra risolversi, il disagio cessa quasi completamente…che faccio? Mi metto in tasca un blister di Imodium, saluto la moglie e scendo in garage. Partirò comunque, poi si vedrà lungo la strada.
Entro in autostrada ad Affi, seguirò il percorso fatto nei miei precedenti Elefanti, facendo tutta autostrada ed uscendo ad Hengersberg o a Iggensbach, quando mancano ormai una 30ina di km a Solla: in inverno, con le condizioni meteo-climatiche che presumibilmente si possono facilmente incontrare, mi sembra la soluzione più sicura e meno rischiosa.
Il cielo è sereno e non fa molto freddo solo -2°C, il traffico è relativamente scarso e composto perlopiù da mezzi pesanti. Stranamento non vedo motociclisti, forse sarà per l’ora (sono le 5 e 30).
Contrariamente alla maggioranza dei motociclisti, non mi dispiace affatto percorrere l’autostrada (beh, dipende quale autostrada e a che ora….), mi sembra di guidare più tranquillo senza dovermi preoccupare troppo di certi strani personaggi che popolano le statali e le provinciali. Lasciando ben vigile la parte razionale del cervello, con l’altra parte posso immergermi nei miei pensieri e il tempo e i km passano senza quasi che me ne accorga. Viaggiare di notte, poi,con qualunque mezzo, ha sempre avuto su di me un certo fascino, e mi riporta alla mente un libro che amo molto: il bellissimo “Straniero alla terra” di Richard Bach.
Poi, considerando che sto viaggiando tranquillo, appena oltre i 100 all’ora, con una moto che era moderna 30 anni fa, ma che ora i motociclisti più giovani guardano con disprezzo o con commiserazione da bordo delle loro supertecnologiche moto, mi viene quasi da riconoscermi in Richard Bach nell’altro suo bellissimo libro “Biplano”.
Un pensiero tira l’altro e mi ritrovo quasi a Bressanone, è ora di fare rifornimento, entro nel piazzale dell’autogrill e…la moto si spegne! Porcocane, cosa succede? Pedalo un po’, si riaccende poi muore di nuovo. Prima cosa istintiva che faccio (oltre a profferire qualche improperio): giro il rubinetto su “riserva”, ripedalo e la moto si accende regolarmente. Sollievo mio, era solo finita la benzina…però,che tempismo! Faccio il pieno, compro la vignetta per l’autostrada austriaca (fino all’anno scorso, le potevi prendere solo in Austria, qui in Italia se le chiedevi ti rispondevano guardandoti storto dicendo “kaine vignetten!”…..boh!)
Contatto Leonardo/Falanto, che ha dormito a Bolzano, per accordarci su dove trovarsi. Sta facendo colazione, poi deve fare benzina. Restiamo d’accordo che lo aspetterò all’autogrill di Matrei, una 10ina di km oltre il Brennero, e da li proseguiremo insieme. Fumo un’altra sigaretta, poi riparto in direzione nord. Ormai è giorno, il cielo è sempre sereno, le montagne intorno sono coperte di neve e, man mano che si sale, anche nella valle intorno la neve aumenta. L’autostrada comunque rimane pulitissima e viaggio senza problemi. La temperatura scende inesorabilmente e progressivamente, al Brennero il punto più freddo con -9°C. Superato il valico e l’ex-dogana, ora abbattuta e in fase di “riqualificazione”, inizio la discesa verso Innsbruck. Il cielo si fa grigio e tira un po’ di vento, arrivo a Matrei e, fin che aspetto Leonardo, bevo un caffè e ne approfitto per dare una controllata alla moto che sembra avere qualche problemino di carburazione, denotato dal minimo stranamente basso e incerto. Beh, se fossi un carburatore, a -5°C e 1000 metri di altitudine qualche problema l’avrei anch’io! Armeggio un po’ con le viti di regolazione e il problema si risolve,lascio il minimo un po’ alto, si rivelerà utile qualche ora dopo, anche se non lo so ancora.
Il tempo passa e Leonardo non si sente, sono le 9 passate, tento di chiamarlo un paio di volte, poi riesco a beccarlo: ha un problema alla moto (moto tecnologiche….), deve uscire e cercare un’officina. Restiamo d’accordo che io proseguo, lui mi raggiungerà una volta risolto il problema.
Riprendo la mia marcia, passo la barriera dell’Europabrucke, pago il relativo pedaggio, poi riprende la discesa verso Innsbruck, imboccando quel curvone secco e in discesa che mi inquieta sempre quando lo percorro, anche in estate!Il traffico si fa via via più sostenuto, anche i limiti di velocità (che in Austria sono segnalati da portali luminosi) si abbassano, da 100 a 80 km/ora, gli altri veicoli sembrano adattarvisi e anch’io di conseguenza mi adeguo: già è poco simpatico prendersi una foto in Italia, figuriamoci all’estero! Supero uscite che conducono a posti dai nomi buffi e a volte impronunciabili: Igls, Vomp, Schwaz, Worgl……
A pochi km dal confine con la Germania mi si affianca un GS, il guidatore si gira verso di me e sorride dietro la visiera del casco. Lo riconosco: è Lele, e dietro di lui i miei amici del Motoclub dell’Orso che, partiti come previsto 2 ore dopo di me mi hanno agganciato. Per un po’ proseguiamo insieme (il limite è tornato a 100 km/ora), poi non appena la segnaletica permette di andare di più, accelerano e vanno via. Pochi km dopo vedo Lele fermo davanti all’ingresso di un’area di sosta che mi indica a gesti di entrare e fermarmi. Sono tutti li: Lele, Fede, Mirco, Simone, Steven ed Enri. Organizzatissimi: dalle valigie laterali delle loro grosse bicilindriche tedesche (l'unica cosa che invidio a quelle moto è proprio l'enorme capacità di carico rapportata alla relativa compattezza del mezzo) spuntano fuori fornelletti, tegami, bicchieri e posate, è l’ora della colazione! E per finire pure il caffè con la moka!
Rifocillati, riparto prima di loro, che mi riprenderanno più avanti: essendo più lento non voglio essere loro d’impiccio e nemmeno io stressarmi troppo a tirare il collo alla mia vecchietta per stargli dietro, tantopiù che la mia moto, oltre ad avere metà cilindri, metà cilindrata e un terzo dei cavalli delle loro, più dei 110 con i tassellati non riesce a fare, restando in sicurezza.
E così, a 105 all’ora e 4800 giri, riprendo a macinare km su km, ora il problema è trovare un’area di servizio per fare il pieno. Giungo ad Hirschberg, a qualche decina di km da Monaco, mi fermo per il rifornimento e inizia a nevicare. Prudentemente infilo l’antipioggia, la neve nel frattempo si intensifica, ma il fondo stradale sembra rimanere percorribile con sicurezza quindi rallento solo un po’ e vado avanti. Ricevo la telefonata di Gimmi, presidente del motoclub (il bluetooth nel casco è una figata e funziona a meraviglia!), che è già a Solla da ieri sera insieme a Gianmaria, e mi informa che sta nevicando da ore….la cosa mi preoccupa, ma non più di tanto, hanno già allestito il campo base e mi stanno aspettando. Mi chiede degli altri, rispondo che ci siamo trovati e sono poco dietro di me.
Supero Monaco e la nevicata finisce, il cielo resta grigio scuro, ma almeno la visibilità è buona e la strada è pulita. Poco dopo Landshut mi superano di nuovo i miei amici, ci salutiamo e dico loro di tenermi un posticino nel tendone.

Continua....
 
9273859
9273859 Inviato: 4 Feb 2010 23:03
Oggetto: Elefantentreffen 2010. parte2
 

Il tempo e i chilometri sembrano scorrere in fretta, mi accorgo di essere già a Deggendorf quando monto sul moderno e avveniristico ponte sul Danubio: ormai mancano poche decine di km alla destinazione. Esco ad Hengersberg e faccio benzina, una chiamata a mia moglie per dirle che sono quasi arrivato, ormai mancheranno 25 km e non sembrano esserci difficoltà particolari. Accendo il gps, imposto la navigazione e riparto. Questa è la mia terza partecipazione all'Elefante, ma il percorso dall'autostrada a Solla proprio non vuole entrarmi in testa! Mi impongo però una regola: non devo fissare lo sguardo sullo schermo del gps. Una volta che questo mi ha indicato la distanza dalla prossima svolta, è inutile guardarlo, basta memorizzarsi la distanza e guardare il contachilometri di tanto in tanto, seguendo la strada principale e controllare solo in prossimità della svolta.....e la prossima svolta sarà fra 19 km. Man mano che avanzo, però, ricomincia a nevicare, prima debolmente, poi più intensamente e anche la strada inizia ad imbiancare. Scalo di marcia, rallento, ora procedo in seconda, a poco più di 30 all’ora, meglio non rischiare, cerco di scordarmi del freno davanti e di usare quello dietro il meno possibile, affidandomi al freno motore offerto dal monocilindrico e comunque scalando il più dolcemente possibile. Passo Innernzell poi, dopo pochi km che sembrano essere lunghi un’eternità, finalmente, Solla e la transenna della strada che conduce a Loh. Molte moto sono parcheggiate qui, già ricoperte da parecchia neve, decido di proseguire e cercare di arrivare il più possibile vicino all’ingresso del raduno. Piedi a terra, in prima e lavorando di frizione, senza accelerare, mi ringrazio per aver regolato il minimo un po’ alto, che mi da una mano. Lentamente, a passo d’uomo, ci metto quasi 20 minuti, passando su uno strato di parecchi centimetri di neve farinosissima che a pestarla pare sabbia, i tassellati sembrano fare un minimo di presa, ma non mi sogno nemmeno di verificarne l’effettiva tenuta. Finalmente, alle 14 e 50, arrivo davanti all’ingresso del raduno: ce l’ho fatta! Sono arrivato! Benvenuto al 54° Elefantentreffen!
Parcheggio la moto, inizio a scaricare i miei bagagli quando vedo un tedesco in difficoltà nello spostare la sua KTM e gli do una mano. Lui mi ringrazia con un cenno, poi poco dopo mi batte sulla spalla e, con un sorriso, mi porge una fiaschetta dicendo “Irish whiskey!”. Bevo un sorso alla sua salute e, con una pacca sulle spalle, ci complimentiamo a vicenda per essere arrivati fin li.
Ringrazio mentalmente anche la mia vecchietta per avercela fatta ancora una volta e la saluto mentre mi incammino verso l’ingresso.
Varco la soglia del recinto con un po' di emozione....ci sono proprio!
Telefono a Gimmi, mi spiega come fare a raggiungere il loro tendone, è abbastanza vicino all’ingresso e lo raggiungo in pochi minuti. Mi accolgono con calore, offrendomi subito un bicchiere di grappa.
Hanno messo in piedi un bivacco, con teloni e tubi metallici, di circa 5 metri per 5, per terra la paglia, al centro una stufa con sopra una piastra metallica su cui stanno arrostendo dei pezzi di polenta. Un lato del telone è fissato al retro dell’Elefant Camper: un Piaggio Ape furgonato con il quale sono arrivati, dal Lago di Iseo in 26 ore di viaggio Anthony e Howie, due simpaticissimi e barbuti bresciani.
Nevica discretamente, devo piantare la tenda e sistemare le mie cose.
Luca, un ragazzo toscano, mi da una mano a scavare una buca e a spianare un po’ la superficie del fondo, io vado a prendere una balla di paglia che poi spargo per terra, come isolamento termico supplementare, poi rizzo la tenda. Anche questa incombenza è fatta, ora ho l’alloggio pronto!
Rientro a “Campo Orso”, mi offrono un piattone di squisito e fumante minestrone, che mangio volentieri e accompagno con del buon vino rosso, Bardolino ovviamente!
Degli altri nessuna notizia…arriveranno alle 19, piuttosto provati ma soddisfatti. Sono caduti tutti, qualcuno anche un paio di volte, nessuno per fortuna si è fatto male, ma Steven ha rotto la leva della frizione ed ha dovuto abbandonare la moto in paese a Solla. Lo rincuoro dicendogli che gli presterò volentieri quella di scorta che mi sono portato dietro; effettivamente, oltre ad una candela, gli unici ricambi che mi sono portato appresso sono appunto la leva della frizione e quella del freno anteriore, oltre ad un paio di cavi per la frizione e l’acceleratore.
Esco a fare un giro, nevica sempre, lo spettacolo è però unico: un via vai di persone e moto, moto e tende ovunque semisepolte dalla neve, qua e là i bagliori arancioni dei fuochi, ogni tanto il fischio di un razzo e l'esplosione di scintille colorate di un fuoco d'artificio.
Riesco a contattare Filippo Caliari, anche lui è qui al raduno. Pochi minuti e mi raggiunge, in compagnia di Fabio/diecia nove. Scambiamo 4 chiacchiere poi ci diamo appuntamento per l'indomani e rientro dai miei amici.
La serata va avanti all’insegna del più puro e divertente cazzeggio, fuori nevica sempre, dentro la stufa a momenti fa di quelle fumate che quasi non ci si vede, l’umidità è elevatissima e la condensa goccia giù dal telo copiosamente.
Alla compagnia si aggiungono Amedeo, motociclista milanese co-realizzatore del bivacco, Anna e Silvia, due motocicliste veramente toste, Holler di Cremona e Danielone, biker toscano del Motoclub gemellato con il mio.
Le ore passano piacevoli, saremo una dozzina di persone ammassate in pochi metri quadrati, al centro la stufa che ogni tanto emette dense volute di fumo che fanno lacrimare gli occhi e impregnano i vestiti con quell'odore di legna bruciata che li appesterà ancora per molto tempo (e che, quando lo percepirò ogni volta che indosserò la giacca, mi farà tornare alla mente questi momenti...). Il gusto della polenta semi bruciacchiata e del Bardolino che, prima di berlo, è meglio scaldarlo un paio di minuti sulla stufa sennò non sa da niente perché è freddo gelato, e le risate, le storie (non si sa quanto ci sia di vero e quanto sia inventato in esse, ma si sta lo stesso ad ascoltarle volentieri...facendo finta di crederci!) e gli aneddoti, le frecciatine lanciate fra di noi, i frizzi e i lazzi, l'umidità che si condensa sul telone in mille gocce che poi cascano a terra infilandosi puntualmente dietro al colletto del pile......questo è l'Elefantentreffen!!!!
E' mezzanotte e mi sento un po' stanco, a pensarci bene è 20 ore che sono in piedi e circa la metà le ho passate in sella alla moto, meglio andare a dormire.
Saluto gli altri, al momento impegnati nel tentativo, apparentemente infruttuoso, di far bollire l'acqua per una pastasciutta
e vado in tenda. Riesco a sistemarmi, dopo non poche contorsioni, dentro alla mia cuccia composta da sacco a pelo + soprasacco termico + saccolenzuolo (naturalmente nessuno dei 3 elementi ha la lampo dallo stesso lato e, soprattutto, della stessa lunghezza!) quando mi accorgo che, porcocane, la luce è rimasta accesa! Non disponendo di un'arma da fuoco per spegnerla alla maniera di Mr. Bean, mi tocca contorcermi per uscire, spegnere, poi ricontorcermi per rientrare nel sacco a pelo...quantomeno mi sono scaldato ben bene. Poi, finalmente, mi addormento.

Continua...
 
9274232
9274232 Inviato: 5 Feb 2010 0:09
Oggetto: Re: Elefantentreffen 2010. parte 1
 

bluetiger ha scritto:


Venerdì 29 gennaio

La sveglia suona alle 4 e 10...
Contatto Leonardo/Falanto, che ha dormito a Bolzano, per accordarci su dove trovarsi... Il tempo passa e Leonardo non si sente, sono le 9 passate, tento di chiamarlo un paio di volte, poi riesco a beccarlo: ha un problema alla moto (moto tecnologiche….), deve uscire e cercare un’officina. Restiamo d’accordo che io proseguo, lui mi raggiungerà una volta risolto il problema.... Il traffico si fa via via più sostenuto, anche i limiti di velocità (che in Austria sono segnalati da portali luminosi) si abbassano, da 100 a 80 km/ora, gli altri veicoli sembrano adattarvisi e anch’io di conseguenza mi adeguo: già è poco simpatico prendersi una foto in Italia, figuriamoci all’estero! ... Continua....


La natura del problema che mi ha afflitto per tutto il viaggio resta ancora da svelare, benché mi sia venuto in mente che possa essersi trattato di un fatto episodico legato all'altitudine in quanto si è manifestato proprio a Bressanone... purtroppo però l'ECU memorizza l'errore e se non vado in rconcessionaria a farla resettare continuerà a segnalarmi un problema al sistema FI vita "natural durante"... però... adesso leggendo il tuo report mi sono reso conto di aver completamente ignorato i limiti di velocità... eusa_wall.gif eusa_wall.gif eusa_wall.gif
 
9274387
9274387 Inviato: 5 Feb 2010 0:53
 

bluetiger ha scritto:
Volevo buttare giù due righe di report su questo Elefantentreffen, poca roba per non stancare nessuno. Poi mi sono accorto che ne sta venendo fuori un romanzo.... icon_eek.gif
Quindi l'ho spezzato in più parti per non appesantire troppo la lettura.
Attenzione: può avere effetti soporiferi e risultare curativo nei disturbi di insonnia icon_wink.gif icon_lol.gif

Buona lettura!




A quanto pare qualcuno è stato contagiato (o forse più semplicemente ha la mia stessa attitudine)... icon_biggrin.gif
L'ho letto d'un fiato (come meritano certe buone letture), mollemente adagiato (e incimurritissimo come se fossi stato lì con voi...) in una poltrona e devo dire che tutto è fuorchè soporifero (per quel che riguarda l'insonnia... non c'è problema, io dormo mediamente tre/quattro ore a notte...), anzi, ha stuzzicato i miei neuroni catalizzandone l'attenzione verso quel qualcosa che è questa fantastica esperienza e facendomela rivivere e sognare.
Ora attendo, pieno di curiosità, la prossima parte (o le prossime) e poi l'epilogo.
Vorrei esprimerlo con mille parole ma non voglio sottrarre spazio a voi, è il vostro (meritatissimo) momento, quindi soltanto... grazie!
 
9274399
9274399 Inviato: 5 Feb 2010 0:56
Oggetto: Re: Elefantentreffen 2010. parte 1
 

falanto ha scritto:
bluetiger ha scritto:


Venerdì 29 gennaio

La sveglia suona alle 4 e 10...
Contatto Leonardo/Falanto, che ha dormito a Bolzano, per accordarci su dove trovarsi... Il tempo passa e Leonardo non si sente, sono le 9 passate, tento di chiamarlo un paio di volte, poi riesco a beccarlo: ha un problema alla moto (moto tecnologiche….), deve uscire e cercare un’officina. Restiamo d’accordo che io proseguo, lui mi raggiungerà una volta risolto il problema.... Il traffico si fa via via più sostenuto, anche i limiti di velocità (che in Austria sono segnalati da portali luminosi) si abbassano, da 100 a 80 km/ora, gli altri veicoli sembrano adattarvisi e anch’io di conseguenza mi adeguo: già è poco simpatico prendersi una foto in Italia, figuriamoci all’estero! ... Continua....


La natura del problema che mi ha afflitto per tutto il viaggio resta ancora da svelare, benché mi sia venuto in mente che possa essersi trattato di un fatto episodico legato all'altitudine in quanto si è manifestato proprio a Bressanone... purtroppo però l'ECU memorizza l'errore e se non vado in rconcessionaria a farla resettare continuerà a segnalarmi un problema al sistema FI vita "natural durante"... eusa_wall.gif eusa_wall.gif


Prova a vedere sulla sezione tecnica del forum se trovi qualche soluzione "faidate".
In alternativa prova a staccare la batteria e lasciarla staccata per qualche ora.
 
9274427
9274427 Inviato: 5 Feb 2010 1:06
Oggetto: Re: Elefantentreffen 2010. parte 1
 

innanzitutto i più grandi complimenti agli Elefanti di quest'anno. 0509_up.gif Con un pò di invidia a dire il vero: spero di riuscire al più presto a cimentarmi in questa esperienza così unica e particolare..


bluetiger ha scritto:
[. Viaggiare di notte, poi,con qualunque mezzo, ha sempre avuto su di me un certo fascino


come non quotarti in questa frase..il viaggio di notte e di mattina presto è il più bello che ci sia. 0509_up.gif
 
9274542
9274542 Inviato: 5 Feb 2010 2:26
Oggetto: Re: Elefantentreffen 2010. parte 1
 

falanto ha scritto:


La natura del problema che mi ha afflitto per tutto il viaggio resta ancora da svelare, benché mi sia venuto in mente che possa essersi trattato di un fatto episodico legato all'altitudine in quanto si è manifestato proprio a Bressanone... purtroppo però l'ECU memorizza l'errore e se non vado in rconcessionaria a farla resettare continuerà a segnalarmi un problema al sistema FI vita "natural durante"... però... adesso leggendo il tuo report mi sono reso conto di aver completamente ignorato i limiti di velocità... eusa_wall.gif eusa_wall.gif eusa_wall.gif

Si può individuare il guasto effettuando autonomamente la diagnosi, seguendo una procedura che è indicata nel manuale d'officina; si tratta di individuare un cavo apposito che è posto sotto la sella; accendendo il quadro e mettendolo a massa per almeno due secondi e mantenendolo poi a massa, il led FI lampeggerà in una sequenza che indica il tipo di guasto (basterà contare le accensioni e le relative pause tra di esse: ad esempio 1 accensione - pausa - 2 accensioni indicano il codice 12 che individua il guasto nel sensore della pressione dell'aria aspirata che è difettoso o nel suo cablaggio che è interrotto o in cortocircuito); questa procedura in fondo è facile ma ovviamente non ti risolve il problema. Visto che ci hai camminato senza problemi apparenti non dovrebbe essere comunque un guasto grave, infatti in molti casi la centralina in caso di guasto imposta dei valori standard per consentire il funzionamento della moto (temperatura aria aspirata, pressione aria aspirata...).
Puoi fare qualche tentativo (un filo staccato o che fa falso contatto è abbastanza comune) però portarla in una officina autorizzata non guasta mai.

Ah, per inciso è inutile staccare la batteria per azzerare la centralina (ed i codici d'errore), va fatto con una procedura simile a quella della diagnosi.
 
9275238
9275238 Inviato: 5 Feb 2010 10:59
Oggetto: Re: Elefantentreffen 2010. parte 1
 

frozenfrog ha scritto:

Si può individuare il guasto effettuando autonomamente la diagnosi, seguendo una procedura che è indicata nel manuale d'officina; ...
Ah, per inciso è inutile staccare la batteria per azzerare la centralina (ed i codici d'errore), va fatto con una procedura simile a quella della diagnosi.


Mi sono procurato il manuale d'officina (563 pagg.!!!!) e gli ho dato una rapida occhiata... appena ho 5 minuti di tempo individuo la procedura ma al momento il problema sembra scomparso... vedremo più avanti se si ripresenta.

Lampssss
 
9280514
9280514 Inviato: 6 Feb 2010 1:27
 

Un plauso a tutti i cavalieri erranti che hanno partecipato al 54° Elefantentreffen, la mia invidia nei vostri confronti è infinita, ma è meglio che io faccia ancora un po' di pratica sulle strade asciutte prima di cimentarmi in imprese del genere.
 
9280562
9280562 Inviato: 6 Feb 2010 1:56
Oggetto: Report Elefanten '10
 

Il mio Elefanten Treffen 2010 è iniziato a marzo 2009.
A marzo infatti dopo la mia iscrizione al Tinga, ho partecipato ad un uscita dei Garda Lake, dove uno dei ragazzi presenti era reduce dall'ultima edizione.
Da quel racconto, ho capito che l'anno successivo ci sarebbe stato un elefante in più. 0509_up.gif

Ho rotto l'anima ad un veterano pluridecorato, che non praticava da 12 anni.. convincendolo ad affrontare questa nuova avventura.

A novembre, poi ho trovato il vostro (beh ormai "nostro" icon_xd_2.gif ) forum sul treffen.. e mano a mano le mie notti si sono allungate sempre più.. l'ultima settimana la media di ore di sonno si è spaventosamente abbassata ancora.. fino all'ultima notte, passata totalmente insonne!

Eccomi così arrivato a quel mercoledì mattina di gennaio..

"Mentre alzo la saracinesca del box, guardo le nuvole rade che sembrano promettermi un viaggio bagnato.. sono le 8.30, non ho fretta perchè ho intenzione di prendermela comoda. Io ed il mio socio, nonchè Balia, abbiamo appuntamento con i WInter Bikers a Passau per la sera successiva, sicchè.. vada come vada.. dovremmo farcela in scioltezza, penso (verginello che non sono altro!).
Controllo la lista del necessaire e accarezzo sul muso la mia ninjona. CI SEI FEDE.
Chiave on. Run On. Aria. Start.
INIZIA L'AVVENTURA.


Non ho intenzione di annoiarvi raccontandovi il viaggio, standard direi, che ho percorso fino al confine con la germania.. tutto liscio come l'olio. Una nota però la devo spendere sul fatto che il mio compagno di viaggio alla partenza si definisce vecchio, salvo poi sfoderare un passo autostradale degno del suo suzuki GSX F 1100 anno '90 ai tempi d'oro. Poi seconda cosa, curiosa, è che fino a Trento non avevo nemmeno l'impressione di dirigermi verso la meta che tanto tempo avevo sognato. Poi un BMW RT con due passeggeri ci ricorda che non siamo gli unici fulminati in giro a fine gennaio in moto.. ci saluta vistosamente, io suono.. gli occhi mi si inumidiscono. E già sogno lo striscione Blu dell'ingresso.

Sosta in Austria e ripartenza con direzione Passau.. Passiamo dentro Rosenheim e iniziamo a fare i primi conti con il fondo innevato e viscido. In più la visiera mi si appanna di brutto.. devo sistemare il sotto casco in modo che il naso non soffi aria direttamente sulla visiera! Intanto cala il crepuscolo.. fuori dalla città ci infiliamo in una autobahn.. quella senza distributori tanto citata nel forum.
Dopo pochi km ci becchiamo un incidente, con conseguente blocco totale del traffico. Piano piano raggiungiamo la testa della fila, il poliziotto ci guarda e fa segno con il dito che siamo bacati nella testa. Per terra è tutto una coltre di ghiaccio, causa dell'incidente sopra citato! Alla ripartenza le gomme scivolano vistosamente.. si procede con i piedi giù. Mi rendo conto che fa veramente freddo!!
Fortunatamente la benza scarseggia e di conseguenza si deve lasciare la strada principale per trovare un distributore. Mancano 90 km alla splendida cittadina sul Danubio Blu.. La colonnina del mercurio della stazione di servizio segna -7°, la commessa più che sorridere ci ride letteralmente in faccia.. la gente che probabilmente rientra dal lavoro e affolla il distributore parla rumorosamente di noi, chi ci saluta, chi abbozza qualche frase in italiano.. Sono tutti divertiti. Io un po' meno.. Cerco il casco e il mio socio mi ricorda che ce l'ho in testa. Forse è ora di cercare da dormire!! 0509_si_picchiano.gif
Siamo a Muldorf (o una roba del genere) e troviamo una Gesthaus o comecacc si chiamano queste bettole teutoniche! La tipa sorride e non è niente male.. le camere sono economiche.. il cibo dall'odore si direbbe ottimo. Non hanno il box per le moto ma otteniamo un buco in uno scantinato pieno di gabbie per conigli vuote.. che però è bello caldo! La batteria della kawa ringrazia!
Cena abbondante annaffiata da litri e litri di birra! Singolare il west highland white terrier della locandiera che ha una storia d'amore con un peluche gigante con il quale intraprende interminabili sessioni di sesso spinto!!! A nanna dopo la grappa offerta dalla sorridente e matura padrona che non fa altro che intonare un mieloso "jawohl" ogni qualvolta le rivolgiamo la parola.. sogni d'oro!

Alla mattina sorpresona! Coltre di neve alta una ventina di cm.. dopo la sostanziosa colazione a base di patè di fegato e altre robe che in italia non avvicinerei nemmeno con la frusta.. monto le fascette e si parte, non dopo la foto di rito! La strada si dimostra subito un incubo.. tanto che ad un certo punto risulta spazzata da una neve orizzontale che copre completamente tutto il tracciato.. LA STRADA NON SI VEDE PIU'!!! Rotonda in derapage ai 2km/h con piede giù tipo motard e riusciamo ad infilare quella che sembra una rampa autostradale.. ora via a 70/80 all'ora; il sale tedesco fa miracoli!!!
Zero problemi o quasi fino alla tanta agognata Patavia. La splendida città ci appare totalmente innevata.. la bufera non accenna a calare. Ogni scalata si trasforma in una giocata alla lotteria, i semafori rossi implicano lunghe strisciate dei piedi in terra per arrestare la moto senza scivolare. Ogni minimo dislivello diventa quasi insormontabile, i ragazzi che escono da scuola ci fischiano e ridono sguaiati! Che figura!! Chiedo indicazioni per il viale della stazione ad una teenager imbarazzata (avrà pensato: "ma con le centinaia di persone che ci sono qua e che li guardano doveva rivolgermi la parola proprio a me sto power ranger?") In ogni caso maschera bene il disagio e mi indica la strada.. ultimi km in mezzo al traffico dell'ora di punta sotto una nevicata cattiva.
Alla fine parcheggiamo le moto all'erdegen hotel. Io bacio la mia docile e sovrappeso 4 in line! Sono soddisfatto ed ebbro di motociclismo estremo!
Verso sera arrivano i wollas, partiti al martedì con 2 vespe, un rx 50 e un mr. college prototipo. Le motorette sono tutte inservibili tranne il prototipino, stoico. Tuttavia hanno optato per la soluzione più indolore, ovvero caricare tutto sul carretto del van di appoggio. A ora di cena sono nella hall.. quando un rombo cupo mi avverte dell'arrivo dei ragazzi di Faenza! Ora siamo al completo.

Serata in birreria e a letto presto.. ma non dormo.

Mattina successiva ultimi 50 km e poi sarò un elefante anche io..
Si parte imbrancati con i winter bikers.

A 8 km da Solla la neve aumenta e le strade diventano bianche. Chi scivola, chi cade.. ci fermiamo a montare fascette, corde e robe varie. Il più carico di tutti i winter ha montato un sistema di sci con sospensioni sul suo gsx f 750!! Coadiuvato da un paio di catene.. trasforma il suo sport tourer praticamente in un gatto delle nevi!! SPETTACOLO
Un amichevole v********o al tizio di Bo in sidecar che mi ha urlato letteralmente che le fascette non servono ad un caxxx. Sono arrivato su senza appoggiare la moto in terra, grazie a loro!
Ci fermiamo in attesa che tutti riescano ad avanzare fino al nostro punto... poi si riparte e in poco più di 3 ore x 50 km siamo a Solla. L'unica nota negativa, sta nel fatto che il mio socio, Gianni, chiama e dice che torna indietro per fare compagnia ad un ragazzo che ha problemi a stare in piedi con la sua BMW. Mi lascia in ottime mani.. (e anche molto grandi) Giannone dei Winter,con la sua pacatezza ed esperienza (22 treffen all'attivo) ci porta tutti quanti sani e salvi in cima al paesino.
Alla sera i due disertori saranno già A DIVERSE CENTINAIA DI KM SULLA STRADA DI CASA.

Beh.. poi che dire.. il Treffen è il Treffen.. nulla di meno di ciò che mi immaginavo. Al mio arrivo ho piagnucolato un po'.. abbracciavo tutti.. mi sentivo come un bambino alla prima gita in cui si dorme fuori. Montare le tende sotto la neve, con le sirene antiaeree di quegli sconvolti dei tedeschi, con il paiolo colmo di vin brulè 24 ore su 24,, beh è una figata che non ha prezzo! E la sera al mattaoio il concerto dei ZAWAY..

Ritornerò? Certo che sì.
Un signore che conosco ha sintetizzato tutto l'ambaradan con una frase magnifica: " L'Elefanten Treffen è il palcoscenico dove ognuno viene a recitare il ruolo di se stesso"
Io le luci di questa ribalta le ho assaggiate.. e non credo che potrò mai dimenticarle.

Ritorno tuttaunatirata alla domenica mattina.
Arrivo al bar della stazione di Voltana RA alle 18.. consegno l'adesivo al nostro barman ufficiale che provvederà a porgerla alla storia."

Grazie al mio socio Gianni che mi ha letteralmente guidato fino a sotto al raduno.
Grazie ai Winterbikers, e alla loro esperienza.. in certe situazioni è fondamentale sapere che c'è chi c'è già stato. Grazie ai Wollas.. al loro bissò. Grazie a tutti i miei splendidi compagni di viaggio.

Grazie a chi mi ha detto che il mio Treffen me lo sono proprio guadagnato. Era l'unica cosa che mi interessava sentire da un veterano!! E Grazie a tutti voi Tinga. Frozen, quest'altr'anno spero di beccarti!
Grazie alla Robi che mi ha sopportato nelle decine di notti insonni passate a rigirarmi sotto le coperte.

E, ovviamente, un GRAZIE IMMENSO alla mia KAWASAKI ZX12R.
 
9280666
9280666 Inviato: 6 Feb 2010 6:48
 

...che racconti "ragazzi".... sembrava proprio di esserci 0509_up.gif 0509_up.gif 0509_up.gif
 
9281487
9281487 Inviato: 6 Feb 2010 12:22
 

veramente 0509_up.gif , letto tutto di un fiato e come dice paSo59 sembra che il protagonista sia stato io, veramente grande esperienza,peccato non esserlo 0510_sad.gif 0509_welcome.gif doppio_lamp_naked.gif doppio_lamp_naked.gif eusa_clap.gif eusa_clap.gif
 
9281835
9281835 Inviato: 6 Feb 2010 13:38
 

icon_arrow.gif Fede...alla fine ce l'hai fatta!!! maledetto... icon_asd.gif icon_asd.gif icon_asd.gif io spero di avere tempo e "coraggio" per il prossimo anno..
chissà!!! icon_rolleyes.gif icon_rolleyes.gif



Saluti Desmo icon_biggrin.gif
 
9281901
9281901 Inviato: 6 Feb 2010 13:50
 

sarrusoia- ha scritto:
icon_arrow.gif Fede...alla fine ce l'hai fatta!!! maledetto... icon_asd.gif icon_asd.gif icon_asd.gif io spero di avere tempo e "coraggio" per il prossimo anno..
chissà!!! icon_rolleyes.gif icon_rolleyes.gif



Saluti Desmo icon_biggrin.gif


Ma Ciao! Ehi quand'è che vi beccate per una delle voste serate?!!
L'ultima volta ero in condizioni tali che al ritorno ho chiuso il pc portatile con il tappo della chiave usb dentro... disintegrando il monitor!! (risultato.. 1 mese senza pc)
 
9283419
9283419 Inviato: 6 Feb 2010 19:05
Oggetto: Elefantentreffen 2010. parte 3
 

Sabato 30 gennaio

La notte passa abbastanza tranquilla, ogni tanto mi sveglio sentendo il lieve picchiettio dei fiocchi di neve gelata che battono sul telo della tenda, tiro fuori un braccio e scrollo la neve accumulata fuori. Il fatto è che ho la tenda dentro una specie di buca, la neve scende dai lati e, in pratica, non fa altro che restringere sempre più la buca e, di conseguenza, anche la tenda, che non mi pareva in effetti fosse mai stata così piccola!
Alle 9 mi alzo, non nevica più e caccio fuori la testa. Mi guardo intorno ed è uno spettacolo, tende multicolori semisepolte dalla neve e moto, anch'esse semisepolte, che sembrano sculture astratte. In cielo ampi sprazzi di sereno e la temperatura che non è poi tanto rigida, saranno solo un paio di gradi sotto lo zero.
Un po' alla volta si alzano anche gli altri, ci consultiamo e decidiamo che ci conviene ripartire già oggi, nel timore di un nuovo, atteso peggioramento del tempo. Arriveremo fin dove potremo, poi cercheremo un posto per dormire, quindi domani rientreremo definitivamente a casa.
Voglio però assolutamente farmi un giro alla buca, non posso non andarci! Mi armo di macchina fotografica e mi incammino.
Ritrovo Fil, anche lui sta andando alla buca.
Camminiamo insieme, in mezzo a tutta la varietà umana e motoristica che popola l'Elefantentreffen.
La prima impressione, per uno che arrivasse qui senza sapere cosa sta succedendo, sarebbe quella di essere in un campo profughi. Tende e bivacchi dai più tecnologici ai più improvvisati, fuochi accesi, pentole, fumo che si alza qua e la, persone e personaggi vari che si aggirano tutto intorno abbigliati e agghindati in un'infinità di modi, che parlano le lingue più diverse: italiano, tedesco, francese, inglese, e lingue sconosciute ma dall'inconfondibile radice slava.
Poi però, ad uno sguardo più attento, si chiederebbe come mai ci sono così tante moto e sidecar, ma si.....questo è l'Elefantentreffen!!!
I mezzi, anche loro delle forme e dei tipi più disparati: 2 e 4 tempi, 2 o 3 ruote, dai cinquantini alle grosse pluricilindriche, dall'umile Ciao alle possenti Goldwing, dalle supertecnologiche bicilindriche bavaresi alle rugginose e fumiganti moto dell'ex blocco orientale. Uno spettacolo nello spettacolo poi è osservare come i proprietari hanno attrezzato i loro mezzi per questo viaggio, dalle manopole riscaldate ai paragambe fatti ritagliando taniche di plastica e fissate col fil di ferro, dall'Hi-tech al super-low-cost. Questa è una cosa da tenere bene in conto: qui le modifiche non sono fatte per l'estetica, ma per pura e semplice funzionalità. Non importa se sono orrende a vedersi (e alcune anche decisamente pericolose), basta che assolvano al loro scopo e basta!
C'è un continuo via vai di gente a piedi e moto che sfrecciano su e giù per la stradina che porta alla buca, si creano ingorghi, moto che slittano, sidecar che si intraversano e gente che spinge.
Giungiamo alla buca, qui c'è poca gente, meno di quella che mi aspettavo. Effettivamente, parlando con altri, sembra che quest'anno le presenze siano meno rispetto all'anno scorso......
Compro un paio di adesivi da mettere sulla moto (quello sul libretto che mi hanno dato all'ingresso, invece, non si tocca! Il libretto dovrà rimanere intatto, andando a fare compagnia agli altri due nell'angolo di casa mia riservato ai souvenir dei viaggi più belli), ma rinuncio a comprare altro: troppo cari a mio giudizio, anche se si tratta di merchandising ufficiale.
Acquisto invece, da un venditore di oggetti militari sempre presente qui all'Elefante, un berretto norvegese; mi serve, visto che il mio berretto è ancora fradicio da ieri e non sono riuscito ad asciugarlo, ed ho freddo alla testa essendosi diradata già da tempo la copertura di cui l'aveva originariamente dotata Madre Natura.
Girando con Fil incrociamo di nuovo Fabio, anche lui sta scendendo alla buca, in compagnia di Enrico/jacktornese, giunto fin qui in compagnia della figlia, che si sta guardando intorno con aria decisamente divertita.
Scambio due chiacchiere anche con loro, onorato di aver finalmente conosciuto il grande jacktornese di cui ho sempre letto con interesse i report, poi li lascio e torno al mio campo base per sentire gli altri.

Continua....
 
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