Caro direttore, buongiorno,
sono il signor Riccardo di Agrigento.
Dopo l’ennesima tragedia sul Viadotto Morandi, che ha lasciato tutti noi increduli e senza parole, sia per la enorme ed incolmabile perdita di una vita umana così giovane che per la dinamica con la quale si è verificata, sto organizzando una marcia di protesta IN MOTO sul ponte Morandi. Già questa estate era accaduto ad una giovane mamma in auto con a bordo i figli di morire lassù, ed altri gravi episodi hanno fatto da protagonisti nei discorsi di noi agrigentini sbigottiti e delusi oltre che tristi nel dover affrontare certi argomenti.
Dunque stanco di assistere impotente e, convinto fermamente ad agire contro il menefreghismo di chi amministra questa città, ho deciso di muovermi assieme ad un gruppo che diventa sempre più numeroso su facebook e che sta coinvolgendo diversi gruppi di motociclisti della provincia. La manifestazione avverrà il 6 gennaio 2010 e consisterà nell’effettuare un giro del viadotto in entrambi i sensi di marcia in sella al proprio mezzo a due ruote e proseguendo a passo d’uomo. Si partirà dal campo sportivo e giunti a Villaseta si ritornerà dalla carreggiata opposta, proprio dove sono avvenuti gli ultimi orrendi episodi. In prossimità della tristemente nota curva è previsto un saluto dei motociclisti alle vite che ci hanno lasciato e dopo aver percorso tutto il ponte si proseguirà simbolicamente verso gli uffici delle autorità che dovrebbero amministrare la città. E’ una PROTESTA PACIFICA che non prevede alcuna azione che possa arrecare pericolo o danno, ma che sicuramente sarà di elevato impatto visivo e attirerà l’attenzione di chi fino ad ora ha fatto orecchio da mercante. Ci riuniremo numerosi PER ORA SIAMO CIRCA 3OO MOTOCICLISTI per richiedere la messa in sicurezza del ponte sia sistemando il manto stradale che aumentando le protezione ai bordi dello stesso… oltre alla sistemazione della segnaletica verticale ed orizzontale agli ingressi.
Se solo un motociclista perdesse il controllo, anche se la resistenza delle barriere dovesse frenare l’inerzia del veicolo, il centauro non avrebbe scampo e verrebbe sbalzato fuori dalla carreggiata, quindi giù dal ponte. Non si dica che in quel caso sarebbe colpa della velocità o dell’imprudenza. In moto basta una foratura, un tamponamento o un malore per perdere il controllo del mezzo e cambiare traiettoria.
Grazie.
Riccardo M.
Fonte:
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