Salve mi chiamo Leonardo, sono nuovo di questa sezione ma non del forum, sono amante delle veterane ma anche di viaggi e tutto quanto ruota intorno al mototurismo, vedo che in tanti hanno visitato l'Europa del Nord, mi piacerebbe condividere con voi il mio contributo a questi stupendi luoghi, visitati in agosto di tre anni fà, per l'esattezza parte della Francia, un pò di Irlanda e di Inghilterra e l'isola di Mann, apice del nostro viaggio.
Europa 2006
Solitamente in casa nostra quando si arriva verso giugno l’idea di evadere incomincia ad incalzare e arrivano i primi pruriti da vacanze, che quest’anno erano particolarmente stimolati dall’idea di fare un viaggio un po’ più importante dei soliti nostri giri italiani (nulla togliendo al bel paese ovviamente…). Fruga e rifruga nei meandri dei nostri sogni più reconditi una sera di luglio è sbucato fuori quasi per caso questo nome: Mann.
L’idea ci ha subito entusiasmato e impaurito al tempo stesso. Subito è partita la maratona su Internet e tra i nostri amici mototuristi per accumulare notizie sul luogo, anche se è apparsa immediatamente la necessità di un viaggio che non fosse mirato unicamente all’obiettivo finale, ma che facesse del percorso l’obiettivo stesso. Ecco allora che saltano fuori le gole del Verdon, la Gran Route des Alpes, la Normandia, la Bretagna, l’Inghilterra e l’Irlanda, tutti paesi che piano piano ci avrebbero traghettato sull’isola di Mann. Simultaneamente ci siamo resi conto che avremmo dovuto tagliar fuori qualche luogo, visto che il tempo a disposizione era all’incirca di due settimane (e mezzo in caso d’imprevisti).
Sistemati gli ultimi dettagli sulla moto e fatti gli ultimi acquisti tecnici (tute e guanti antiacqua rivelatisi indispensabili nei paesi del nord e non solo) abbiamo fissato la data di partenza per l’8 di agosto, con l’idea di partire più per vivere il viaggio senza paletti o forzature che non per arrivare a tutti i costi alla meta sacrificando così il nostro piacere turistico durante il tragitto.
Devo dire che questa scelta ci ha pagato in termini di godibilità dei luoghi nei tempi che noi stessi abbiamo deciso passo per passo, però ci è costata di più in termini economici, è innegabile che partire da casa con un viaggio già prestabilito e con alberghi e traghetti fissati da tempo sia più conveniente, ma non era quello che cercavamo, almeno questa volta.
Partiti di mattina presto con la Multi bella carica ci dirigiamo subito diritti verso Mentone, dove tramite la città dei profumi di Grasse (ce ne accorgiamo subito dalle fragranze che ti assalgono le narici appena arrivati nei pressi del paese!) arriviamo nelle rigogliose terre del Verdon, percorrendo la strada nazionale N85, tracciato che ci ha pagato sia in termini di guidabilità sia paesaggistici.


Arrivati nell’incantevole paesino di Comps sur Artuby decidiamo di affrontare le gole dal lato sinistro del fiume, ad occhio sulla carta la strada sembra più interessante… Senza sapere bene cosa aspettarci da questo luogo ci siamo ritrovati davanti agli occhi canion profondissimi scavati dalla millenaria opera delle acque del fiume Verdon, coronate da guglie taglienti e spettacolari, soprattutto se illuminate dalla luce calda del tramonto.