Ducati1098 ha scritto:
vedo che non avete idea se la batteria sia in garanzia o meno..............
comunque, ho da farvi un'altra domanda.........
ascoltate bene, mettiamo che quando arrivano dovro montare i tubi con cambio olio, spurgo ect..............
ma, perche quando la moto riscalda, o meglio, l'impianto frenante dopo un tot di km la leva del freno cala di piu di quando e freddo, cioe diventa meno sensibile e ha bisogno che freni piu forte..........
mi spiego meglio, come mai la leva del freno anteriore, a caldo cala di piu di quando l'impianto e freddo????????
capite cosa intendo, se mi sono spiegato male ditemelo............
Purtroppo sì, la batteria, salvo particolarissimi casi, non rientra praticamente mai in garanzia, non solo per Kawasaki ma anche per la quasi totalità delle case produttrici.
Discorso freni: visto che hai ancora l'impianto originale, quindi tubi in gomma, ma soprattutto ancora il liquido di serie, è abbastanza normale che accada. Il liquido dei freni andrebbe sostituito ogni 24.000 Km oppure ogni 2 anni (a seconda della condizione che si verifichi per prima). Perchè? Come saprai il liquido dei freni è igroscopico, ovvero ha la capacità di assorbire acqua (questa caratteristica è importantissima nei climi molto freddi nei quali l'acqua, che può penetrare nel circuito, in certe condizioni ghiaccia ostruendo i passaggi e rendendo di fatto il circuito del tutto inefficiente, il componente a base del liquido invece la trattiene non permettendole di ghiacciare); l'acqua viene assorbita sotto forma di umidità (quindi particelle minuscole che non possiamo vedere/rilevare). Il liquido dei freni in più tende (molto alla lunga) a deteriorasi a causa dei continui cambi di temperatura a cui viene sottoposto.
Dunque dove sta il problema?
L'acqua come tutti i fluidi è incomprimibile, quindi in linea del tutto teorica potrebbe essere usata per trasmettere la forza frenante dalla pompa alle pinze/pasticche (l'incomprimibilità permette la trasmissione della forza praticamente istantaneamente). Il problema, oltre quello accennato qui sopra, risiede nel fatto che negli impianti frenanti si raggiungono temperature piuttosto elevate che rendono di fatto l'acqua incompatibile a causa della relativamente bassa temperatura di ebollizione. Qui sta il nocciolo della questione (un po' di fisica spicciola...): quando avviene l'ebollizione si ha un passaggio di stato da fluido a gassoso; i gas, al contrario dei liquidi, sono comprimibili, ecco che questo diventa un problema poichè i gas non sono in grado di trasmettere la forza frenante perchè assorbono la relativa energia per comprimersi (e poi riespandersi).
Di conseguenza gli impianti frenanti richiedono dei fluidi che mantengano anche ad alte temperature le caratteristiche di incomprimibilità, quindi non devono bollire (cambiando stato). Come dicevo, il liquido dei freni assorbe acqua; quando la temperatura del liquido viene portata oltre certi livelli e per lunghi periodi di tempo (e quindi non riesce a raffreddarsi velocemente) come quando si pone l'impianto sotto stress con un uso eccessivo, accade che l'umidità presente all'interno del liquido vaporizzi formando delle micro sacche di vapore (quindi un gas) che condiziona, diminuendola, l'efficacia della forza frenante.
Accade tuttavia che in particolari condizioni si riescano a raggiugere temperature elevate che portano in ebollizione il liquido dei freni stesso, anche se questo è ancora dotato delle sue caratteristiche fondamentali (non deteriorato). Nel primo caso la corsa della leva si allunga perchè essendo le sacche di gas interposte nel liquido piuttosto minuscole, si comprimono per prime assorbendo energia ma poi permettono alle altre parti del liquido di tornare in contatto e di espletare comunque la sua funzione; nel secondo caso la leva va completamente a vuoto perchè il liquido bolle in proporzione maggiore (anche tutto) e, cambiando di stato, si comprime e non è in grado di espletare la propria funzione di trasmettere energia.
Quando l'impianto è freddo questo fenomeno ovviamente non si presenta (e questo da risposta alla tua domanda): l'acqua eventualmente presente non si comprime e trasmette essa stessa l'energia frenante al pari del liquido.
In buona sostanza tutto questo parlare (non me ne vogliate...) è per dire che al raggiungimento di certe particolari condizioni: chilometraggio = frequenza d'uso oppure invecchiamento = max due anni (che tendono a diminuire all'aumentare del numero DOT) oppure deterioramento, dovuto alla presenza di impurità/umidità, (dimostrato tra l'altro dal fatto che il liquido della tua moto è di colore scuro) è fondamentale la completa sostituzione del liquido per ripristinare l'efficienza dell'impianto frenante.
Una raccomandazione scontata; è mia opinione personale che, a meno di non fare un particolare uso della moto (come uso sportivo o molto frequente in pista), sia del tutto inutile l'adozione di un liquido con un DOT superiore (5.1 - 6.1) a quello consigliato dalla casa (4); questo perchè l'unica caratteristica superiore è il punto di ebollizione più elevato ma si hanno di contro caratteristiche di igroscopicità maggiori e tendenza a deteriorare molto più rapidamente, richiedendo quindi maggior attenzione e controlli molto più frequenti rispetto ad altri (Kawasaki consiglia per il DOT4 ogni 6000 Km o ogni 6 mesi), al massimo è consigliabile adottare un Super DOT4 che ha caratteristiche leggermente migliorate di tenuta termica.