Spesso ci si lamenta (giustamente) della inadeguatezza delle strade italiane, della cattiva manutenzione delle infrastrutture inadeguate, ma meno spesso si parla dei cattivi comportamenti che alcuni “centauri” adottano alla guida della loro moto. Velocità di parecchio superiore al C.d.S., sorpassi azzardati, al semaforo quando neanche è scattato il verde, violente partenze con staccate da Valentino Rossi alla prima curva, facendo il “pelo” all’asfalto. Nel week-end flotte di “smanettoni” vanno a caccia di belle strade collinari, meglio se con tante curve, scambiandole per le varie Vallelunga, Monza, Imola e via dicendo, mettendo a rischio la propria e altrui incolumità.

Meno grave, ma non meno dolente, è constatare come certe buone abitudini stiano scomparendo. Mi riferisco allo scambio di lampeggio in segno di saluto quando si incontra un altro motociclista, sempre più spesso quando incrocio un altro motociclista il mio saluto finisce snobbato.

Volevo esporvi una pensiero che ogni tanto mi gira per la testa. Capita spesso nelle uscite di trovarsi faccia a faccia con un altro motociclista.... lo vedi negli occhi, ma tu cavolo sei nella tua corsia...oppure non hai bisogno di voltarti, senti che arriva da dietro, senti la pressione e vedi un'ombra quasi impercettibile che ti passa talmente vicino da farti sentire il fruscio delle tute che quasi si sfiorano.

Gente che ti sorpassa in posti impensabili, gente che sorpassa in posti impossibili e costringe te a bruschi movimenti per evitare la collisione... ma cavolo... io sarò impedita, avrò uno "stile di guida" da neo patentata, ma almeno la mia corsia la mantengo, se non vedo non azzardo sorpassi, non metto a rischio la mia e l'altrui vita.... già ci dobbiamo preoccupare di 1000 pericoli sulle strade, possibile che dobbiamo preoccuparci anche di chi condivide la nostra stessa passione????

Possibile che questi individui una volta in sella non pensano alle conseguenza delle loro gesta?? L'errore ci stà, ma tra errore ed incoscenza c'è un abisso!! Penso alla storia raccontataci da 23, agli articoli di cronaca dove sono morte persone a causa di frontali tra moto, ai giri della domenica dove almeno una volta hai rischiato di unire due moto in una, non capisco perchè cercare a tutti i costi il limite per strada..... ci definiamo "fratelli" bè forse si, lo siamo, Caino e Abele erano i primi fratelli della storia e si sa come la storia finì

io dcredo che orammai, la cultura della moto, per tanti si sta via via estinguendo. io organizzo spesso giri, e ci conosicamo quasi tutti quelli che usciamo la domenica. e' capitato di avere persone nuove spesso, nei giri. ma il divertimento e' lo stare in armonia col gruppo e non mettere in pericolo la vita di nessuno penso che sia la pima cosa fondamentale.

creo che nesuno debba dimostrare quello che non e'. purtroppo a volte e spesso non e cos'i

Ecco il mio pensiero....
mi arrivi a manetta da dietro, mi fai il pelo sorpassandomi in una curva strettissima mettendo a rischio la mia incolumità e quella della mia fidanzata ( sappi che della tua non me ne frega nulla ) io ti mostro il dito medio in segno di elevata stima nei tuoi confronti e tu addirittura mi fai un cenno con la mano per dirmi cosa vuoi?

Moto troppo potenti imho...bisognerebbe tenere i motori di una volta, e la ciclistica di oggi

ci sono persone che quando le vedo andare resto a bocca aperta, sono belli da vedere (per quel poco che gli riesco a stare dietro) fluidi nei movimenti, anche se sono ad una velocità non da "codice".... c'è altro oltre al gas per essere definiti bravi condottieri di moto

....
Chiudo con una provocazione:
come mai, quando ci si incrocia tra moto, ci si saluta come appartenenti ad una grande tribù con la stessa passione da condividere, tanto da essere sfiniti dai saluti al rientro dal giro domenicale, tanto da aver male al polso sinistro a forza di ruotarlo per salutare...
e come mai, quando vieni sorpassato (più o meno bene), sembra che chi ti supera provi un gran godimento nel farlo e non ti saluta mai?
Come mai, quando si è ai semafori, sembra sempre la partenza del gran premio di casa e non ci si saluta mai, nemmeno, con un cenno del casco o con una strizzata d'occhio, pronti a scattare al verde?
Perchè, se ti incrocio, sei mio fratello, mentre se procediamo nella stessa direzione tu mi devi essere per forza superiore, più figo di me e io lo sfigato che ti subisce?
Ciao a tutti

entrati in Milano al secondo semaforo ci siamo "verbalmente" salutati.......ci siamo sempre rispettati per i pochi Km percorsi lungo la Valtidone che ci portava alle porte di Milano, quindi, rispetto e saluto sono nati spontanei.....da veri esseri umani!
Questo mi ha dato più soddisfazione di un sorpasso esterno in piega....ho assaporato il rispetto reciproco!